se non fittizi.
Il primo baratto, fu un fenomeno economico?...
La proprietà privata è nata molto prima dell'uomo quindi non conta parlarne.
Ce intendi per Istituzione del Governo?... che c'è uno che comanda e gli altri obbediscono?
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Lucio Musto ha scritto:
L'umanità dunque, nel suo complesso, sta progredendo verso la socialità, verso il rispetto reciproco, verso la convivenza, verso il sostegno al più debole... verso una mentalità di tipo "anarchico", questa volta inteso in senso vero, cioè della consapevolezza personale di essere uno fra tanti e di non potere e dovere accaparrare per sé stesso tutto quanto accaparrabile ed un qualcosina in più.
Questo guardando in grande; a tutta l'Umanità ed al corso della sua storia.
PorceDi ha scritto:
Il denaro altro non è che un titolo di debito della banca centrale nei confronti del suo portatore.
Se la banca centrale è espressione dello stato, lo è anche il denaro.
La proprietà privata è garantita e tutelata dallo stato, e non esisteva prima di esso, perché non c'era niente da rubare.
Ti dirò una cosa sconvolgente: il genere umano è vissuto senza stato per la stragrande maggioranza della sua esistenza.
Non vuoi lo stato?
Allora rassegnati a non avere né il denaro, né la proprietà privata.
shoofly ha scritto:Ma certo che non lo era, la mia era soltanto una (bonaria, s'intende) punzecchiatura per attirare l'attenzione su un altro aspetto del problema.
Quando, infatti, per fare l'esempio a Lucio hai scelto quello della profezia, volontariamente o inconsciamente hai evocato una motivazione che sembra stare sopra tutte le altre, che fa appello ad un senso profondo di "credenza" in un dato (le profezie in questo caso) che si suppone - seppur scherzosamente - abbastanza radicata e presente nella coscienza del proprio interlocutore.
Da qui l'implicazione che quando si crede in qualcosa è molto difficile cambiare idea ed è su questo meccanismo delicato che i potenti di ogni epoca han fatto leva per la propria affermazione personale.
shoofly ha scritto:Secondo me sì.
Per fare qualcosa che cambi le cose bisogna credere in ciò che si fa (io ho usato il termine "fede" non in senso religioso, ché sarebbe stato parziale). Prima di credere bisogna capire a cosa si crede, poi se ne sposano gli ideali. In assenza di chiarezza su ideali, obbiettivi e mezzi non si può andare lontano. Ma a maggior ragione non si parte nemmeno se quel pubblico potenzialmente interessato a cambiare le cose non inizi a credere che questa prospettiva sia possibile.
Lucio Musto ha scritto:scusa, ma cosa hanno di "anarchico" le autogestioni scolastiche?...
semplicemente che al posto dei "Capi" tradizionali, presidi, professori e bidelli.
abbiamo altri "Capi" che si chiamano leader, sostenitori, organizzatori eccetera?...
Cleden ha scritto:@ Purplebunny , mio marito, che non vedevo da un mese ed al quale ho raccontato sinteticamente le discussioni sull'anarchia, ha detto che è impossibile che io sia anarchica!
Cmq, anarchica o no, nel frattempo ho pensato che per migliorare le cose bisogna cambiare il modo di rappresentare il popolo.
Come si può fare affinché tutti siano meglio rappresentati, ma la cosa sia gestibile? Io ho qualche idea, ma credo di aver scritto fin troppe scempiaggini, così intanto lo chiedo a te che hai le idee chiare sull'anarchia
lorenzasaita52 ha scritto:Mi scuso subito ma ho dato solo un'occhiata superficiale agl'interventi ma mi kiedo: è così impossibile pensare ad uan società dove se una fabbrica fallisce i suoi lavoratori la prelevano x gestirla insieme? Così impossibile pensare a un modello educativo che si occupi di formare personalità solidali? Così incredibile sognare uan società libera dai vincoli del profitto? Dove qs è sorpassato dalla cooperazione x raggiungere un benessere comune?
Credo ke tutto questo sarebbe attuabile solo se si riuscisse a mettere a tacere il super io dell'umanità, quel Ns meccanismo interno che Ci obbliga a predominare su ciò che ci circonda...ma è pura utopia: nn si può travestire un lupo d'agnello, perchè gratta gratta sotto c'è sempre il pelo del lupo
Lucio Musto ha scritto:Ma allargando l'angolo della nostra visuale sulla storia dell'umanità, notiamo senz'altro
la tendenza evolutiva della specie nella direzione di una maggiore solidarietà, si una socialità
più equa, una migliore distribuzione delle risorse.
Ogni risultato va conquistato, ogni difficoltà patita e superata, ogni asperità spianata son sudore e sangue.
Saltare direttamente a Bengodi, è pura utopia!
Cleden ha scritto:DAto che sono un'ignorante in materia vorrei chiedere, sperando che qualcuno abbia voglia di rispondermi, come mai si faccia coincidere la nascita dell'economia e della proprietà privata con l'istituzione del governo, qualsiasi esso sia.
Come si fa ad esserne sicuri?
Ci sono prove che i nostri antenati, ad esempio l'homo erectus che fabbricava utensili ed usava il fuoco, una volta costruito uno strumento non lo considerassero proprio?
BIGbossSTIGAZZI ha scritto:sai purple credo che il titolo sia sbagliato, o meglio a me interesserebbe questo gioco se si chiamasse "costruisci la tua società migliore" il fatto che sia per forza anarchica lo trovo una forzatura, ossia chi non apprezza l'anarchia non può che esprimersi negativamente, invece parlando di come evolvere la società attuale ognuno nella direzione che trova migliore, forse sarebbe più possibile un confronto sui punti di contatto e sulle differenze, così è fare un'altra tela di ragno come altre qui nella valle in cui gli altri sono sempre "fuori casa"
purplebunny ha scritto:lorenzasaita52 ha scritto:Mi scuso subito ma ho dato solo un'occhiata superficiale agl'interventi ma mi kiedo: è così impossibile pensare ad uan società dove se una fabbrica fallisce i suoi lavoratori la prelevano x gestirla insieme? Così impossibile pensare a un modello educativo che si occupi di formare personalità solidali? Così incredibile sognare uan società libera dai vincoli del profitto? Dove qs è sorpassato dalla cooperazione x raggiungere un benessere comune?
Pensare e sognare cose di questo genere non è affatto impossibile, né particolarmente difficile, l'uomo lo fa da sempre.
Il punto era come si potrebbe costruire concretamente, questi o altri punti, secondo le idee di tutti (ovvero come le singole idee potessero integrarsi tra loro per ampliare la visione), abbandonando utopia e ideali astratti e "sporcando" i pensieri con la pratica.
Credo ke tutto questo sarebbe attuabile solo se si riuscisse a mettere a tacere il super io dell'umanità, quel Ns meccanismo interno che Ci obbliga a predominare su ciò che ci circonda...ma è pura utopia: nn si può travestire un lupo d'agnello, perchè gratta gratta sotto c'è sempre il pelo del lupo
Appunto. E' bello ed edificante immaginare una società in cui tutti siano buoni e solidali. Ma partendo dal dato reale che non tutti sono "buoni" e "solidali" (posto che sia possibile definire chi lo è o non lo è, cosa che io non credo) cosa si fa?
lorenzasaita52 ha scritto:Penso sia possibile una cosa sola: educare l'umanità a tenere a freno gl'istinti e le paure...Certo Ci vorranno secoli, ma se pensi ad principio educativo mondiale ke in tt le nazioni educhi sin dai primissimi anni di vita a concetti di coraggio e solidarietà, Forse Ti troveresti in un mondo autogestito senza accorgertene...morti tutti coloro ke nelle attuali società sono stati educati all'egoismo e al possesso...
purplebunny ha scritto:Questo credo rientri nel discorso se per iniziare un cambiamento sia necessario che TUTTI siano in quel dato modo x.
Se sì allora certo ci vorrebbero secoli, o meglio un tempo tendente a infinito.
Se no il cambiamento potrebbe essere realizzabile anche in tempi relativamente più brevi, credo.
lorenzasaita52 ha scritto:
Mah son sempre molto perplessa sulla funzione leaderistica, certo le avanguardie sono fondamentali; ma poi ci dev'essere una consapevolezza collettiva di ciò ke si sta' cambiando altrimenti passate di moda le avanguardie ricade tt nel solito grigiore burocratico...Vedi la fine ke hanno fatto le " grandi rivoluzioni"del xx secolo. Ci vuole l'eternità? Ebbene da lì veniamo e lì andrà l'umanita...Al momento, per creare una coscienza mondiale ci vuol tempo...Un domani kissà, magari basterà infilarsi un casco x fare una pulizia totale di tt il Ns super io
Perche a quanto pare vi sono dei tratti comuni all'evoluzione sociale delle culture di tutto il mondo.Cleden ha scritto:DAto che sono un'ignorante in materia vorrei chiedere, sperando che qualcuno abbia voglia di rispondermi, come mai si faccia coincidere la nascita dell'economia e della proprietà privata con l'istituzione del governo, qualsiasi esso sia.
Come si fa ad esserne sicuri?
Tanto quanto un neanderthal poteva considerare proprio un mammuth appena catturato con la collaborazione dei maschi abili della tribù, e destinato all'alimentazione di tutti.Ci sono prove che i nostri antenati, ad esempio l'homo erectus che fabbricava utensili ed usava il fuoco, una volta costruito uno strumento non lo considerassero proprio?
lorenzasaita52 ha scritto:Mah son sempre molto perplessa sulla funzione leaderistica, certo le avanguardie sono fondamentali; ma poi ci dev'essere una consapevolezza collettiva di ciò ke si sta' cambiando altrimenti passate di moda le avanguardie ricade tt nel solito grigiore burocratico...Vedi la fine ke hanno fatto le " grandi rivoluzioni"del xx secolo. Ci vuole l'eternità? Ebbene da lì veniamo e lì andrà l'umanita...Al momento, per creare una coscienza mondiale ci vuol tempo...Un domani kissà, magari basterà infilarsi un casco x fare una pulizia totale di tt il Ns super io
lorenzasaita52 ha scritto:Quanto dici mi fa' venire in mente la grande rivoluzione sociale di costume che ha riguardato le donne; infatti è partita da un gruppuscolo di donne americane del secolo scorso per trasformarsi poi verso la fine in un movimento che ha riguardato tutte le componenti sociali. A riprova che si è un processo lungo una " rivoluzione di cultura, ma quando si radica nella coscienza globale cambia regole e modifica realtà...almeno nella cultura occidentale...Le altre Le aspettiamo a breve
purplebunny ha scritto:lorenzasaita52 ha scritto:Quanto dici mi fa' venire in mente la grande rivoluzione sociale di costume che ha riguardato le donne; infatti è partita da un gruppuscolo di donne americane del secolo scorso per trasformarsi poi verso la fine in un movimento che ha riguardato tutte le componenti sociali. A riprova che si è un processo lungo una " rivoluzione di cultura, ma quando si radica nella coscienza globale cambia regole e modifica realtà...almeno nella cultura occidentale...Le altre Le aspettiamo a breve
Il movimento delle donne, o anche il movimento per i diritti civili negli anni '60, o il movimento postcoloniale, o il movimento queer negli ultimi anni.
(tutti movimenti che a pensarci bene hanno un fondo comune con le istanze anarchiche, nel gesto di decentralizzazione da un'unica norma dominante...)
lorenzasaita52 ha scritto:Ecco basterebbe allargare queste esperienze per arrivare ad avere una coscienza solidale che permetta di ipotizzare società anarchiche...secoli
purplebunny ha scritto:lorenzasaita52 ha scritto:Ecco basterebbe allargare queste esperienze per arrivare ad avere una coscienza solidale che permetta di ipotizzare società anarchiche...secoli
O anche meno di secoli.
Il che non lo rende automaticamente possibile nel giro di una generazione, per dire - al contrario. Però potenzialmente sarebbe pensabile.
Ho insomma l'impressione che quel "secoli", che poi spesso si traduce in "un tempo sostanzialmente infinito", sia la scusa che ci si dà per non far nulla.
Le femministe, come gli altri gruppi, agivano per cambiare il loro "qui e ora", non in vista della società dei loro pro-pro-nipoti (o meglio: probabilmente anche in vista di quello, ma restava comunque l'impegno per modificare il loro presente).
BIGbossSTIGAZZI ha scritto:è lo stesso discorso per il velo,spesso sono le donne a difenderlo...ma questa, scusate,non è una novità, io dovrei star zitto in quanto uomo, ma avendo studiato in storia dei paesi afroasiatici la storia dell'India vorrei far notare che molte giovani spose sono state bruciate in "incidenti casalinghi" da quando è stata rimodernata la legge che prevedeva la sposa bruciata viva nella pira funebre del marito..e chi gli dava fuoco erano le suocere...donne che uccidevano altre donne per mantenere le tradizioni....potremmo parlare anche del perchè la dc vinse nel 46 subito dopo il suffragio universale...ma potrei essere tacciato di antifemminismo, mentre si tratta solo di spunti su cui ragionare, visto comunque che le madri educano i figli maschi, forse bisognerebbe ragionare sull'educazione e su donne che educano non seguendo le tradizioni!
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