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Stregoneria e Femminilità

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NinfaEco
NinfaEco
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
Il mito della stregoneria ha una storia lunga e tutt’altro che facile da ricostruire.
Ho letto parecchie cose a riguardo perché la cosa mi ha sempre affascinato e qualcosa riporterò qui, per chi vorrà leggerlo.
Quello su cui però mi interessa soffermarmi e discutere è soltanto un aspetto, ovvero il nesso tra stregoneria e femminilità.
Si tratta infatti di un elemento costante, anche a livello trans culturale.
Non manca anche il filone della stregoneria maschile, ma le caratteristiche delle attività stregonesche sono molto differenti. E’ la stregoneria femminile ad essere associata a fenomeni di devianza morale e sessulae, ad assumere i connotato più oscuri e demoniaci. La stregoneria maschile pur essendo caratterizzata da una prossimità al mistero, al proibito e all’intoccabile, invece si caratterizza come sapere segreto, vicino all’alchimia. Si potrebbe dire che la stregoneria femminile appare più corrotta per il fatto di manipolare elementi pre-logici di carattere pulsionale e quindi più anarchici e deformi.
Questo è un primo elemento.
La seconda osservazione riguarda le caratteristiche delle attività stregonesche femminili e la qualità di tali pratiche. Si tratta sempre di pratiche che “manipolano la vita” attraverso l’esercizio di compiti che nella società diurna, quella dell’ordine, vengono riconosciuti come femminili. Delle streghe si sottolinea con dovizia di particolari la vita sessuale, e le donne nella società diurna sono oggetti sessuali ( cioè quanto, come e con chi trombano riguarda tutti). Questa attività però viene esercitata in modo sregolato, con chiunque e la scelta matrimoniale ricade sul diavolo ( specularmente alla figura della moglie, o a quella della suora che sceglie Dio). Anche la strega poi genera, e ovviamente dal marito (il Diavolo) ed ha a che fare con l’infanzia. La strega agisce sui bambini, traviandoli, rubandoli o cibandosene, più spesso però dandoli in pasto al padre ( anche nella logica della follia il potere deve essere maschile). La strega infine cucina e prepara pozioni, ovvero si dedica in senso inverso e manipolatorio ad attività di accudimento.
La terza osservazione concerne l’attribuzione dell’accusa di stregoneria. Essa colpiva per lo più certi soggetti sociali: donne sole, vedove o zitelle che non erano più nel fiore degli anni, che lavoravano e se la cavavano da sole e risultavano ancora avvenenti. Tutto ciò era probabilmente sconcertante in una società maschilista: come fa questa a cavarsela da sola? Come fa ad essere seducente se non è di primo pelo?
La quarta osservazione riguarda infine il fatto che l’immagine particolare di strega a cui mi sto riferendo, e che è la prima che vi viene in mente per intenderci, è un prodotto della Contro Riforma. Sfruttando tutta una mitologia stregonesca precedente, la teologia cristiana che stava reagendo alla Riforma, Cristianizza ( cioè demonizza) i miti antichi. Le forze oscure diventano il diavolo e la sessualità della strega diviene centrale. L’elemento femmineo e la sua pericolosità, già presenti, vengono risistemati e accentuati.

Da un punto di vista storico, ma anche e soprattutto da un punto di vista profondo ed inconscio, perché questo nesso è così forte? Perché la strega, la donna pericolosa e deviata lo è in certi campi? Non è forse la strega l’incarnazione di timori condensati intorno alla donna, quale soggetto di desiderio e quale madre?
Non lo so, se vi interessa ce n’è di ipotesi da fare. Non serve avere letto o sapere cose.

2
Massimo Vaj
Massimo Vaj
Viandante Storico
Viandante Storico
La differenza in realtà non sussiste, se non nella diversità di natura, maschile e femminile, che divide le due modalità nel loro approccio alla magia, che altro non è che l'applicazione rituale dell'analogia che lega microcosmo e macrocosmo. Uomini e donne hanno la stessa e identica dignità nei confronti del Mistero, quando nutrono intenzioni analoghe. La differenza non è nella qualità più o meno pregiata di interpretazione, perché la magia non si appoggia a un interpretare, ma esclusivamente a un applicare le stesse conoscenze sovra- individuali. Un mago e una maga conoscono la stessa realtà e gli stessi princìpi che quella realtà muovono. Se così non fosse sarebbe necessario dover dire che o l'uomo è peggiore o migliore della donna oppure il contrario. Cosa priva di alcun senso. L'intenzione sola qualifica gli atti, anche nella magia. Resta di aggiungere che le pratiche magiche sono schivate come la peste dai Maghi e dalle Maghe che sono prima di ogni altra cosa persone di conoscenza. Conoscenza che quando è rivolta agli interessi di parte o personali non è più una conoscenza reale.

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xmanx
xmanx
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
E' un mito alimentato ancora oggi da alcune donne.
Parlo di mito non per negare che storicamente c'è stata la "caccia alle streghe". Ma per dire che nella società occidentale moderna è ora semplicemente un mito.
Che ruota attorno al sesso. (verrebbe da chiedersi che cosa non ruota attorno al sesso e ai suoi richiami....ben poco).
Potresti chiederti - infatti - a cosa alludono le stesse donne che oggi si definiscono "streghe".
Ho conosciuto una donna che si autodefiniva "strega" per giocare con la sua sensualità e il suo erotismo.
Contenta lei...contenti tutti. Me compreso. Stregoneria e Femminilità 73990920

Guarda ninfa....a me con chi scopa una donna non me ne può fregare di meno.
A meno che non sia la "mia" donna.
Per il semplice fatto che non vorrei essere l'unico a non saperlo...o l'ultimo a saperlo. Sai com'è...lo sai che su certe cose sono un inguaribile tradizionalista. Stregoneria e Femminilità 73990920

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NinfaEco
NinfaEco
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
Massimo Vaj ha scritto: L'intenzione sola qualifica gli atti, anche nella magia.

Proprio l'intenzione a loro attribuita nella tradizione sembra essere diversa.

xmanx ha scritto:
Potresti chiederti - infatti - a cosa alludono le stesse donne che oggi si definiscono "streghe".
Ho conosciuto una donna che si autodefiniva "strega" per giocare con la sua sensualità e il suo erotismo.
Contenta lei...contenti tutti. Me compreso. Stregoneria e Femminilità 73990920

Verissimo.
Ma forse così è perchè si è formata una tale immagine di strega... o no?

Guarda ninfa....a me con chi scopa una donna non me ne può fregare di meno.
sei un demonio Sorriso Scemo

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Ospite
Anonymous
Ospite
Il tutto, magari dico una cavolata, secondo me si riconduce ad Adamo ed Eva ed al peccato originale. Rimanderei, ad esempio a Lilith di cui mi sto interessando ultimamente per un mio racconto, e proprio cercando spunti per questo e nozioni su questo démone ho visto che la sua caratteristica si riconduce proprio ad Adamo ed Eva. La donna è la tentatrice, la donna porta al peccato. Nella storia pare che fra le varie versioni Lilith, presente prima di Eva, si rifiutò di giacere con Adamo come lui voleva:
"Altre fonti sostengono ancora che per un periodo Lilith ed Adamo vissero nel giardino dell'Eden, fin quando non si scontrarono in un furioso litigio, causato dal comportamento tutt'altro che remissivo della donna: essi si accoppiarono ma poi essa si sarebbe infatti rifiutata di soddisfare le richieste sessuali del suo compagno che volle giacere sopra lei che però rifiutò. A seguito del litigio, Lilith sarebbe salita al cielo[senza fonte], trasformandosi in un demone in incessante ricerca di infanti e di seme maschile".
http://it.wikipedia.org/wiki/Lilith

6
Massimo Vaj
Massimo Vaj
Viandante Storico
Viandante Storico
C'è una simbologia dietro a tutto questo. Il ruolo del femminile e del maschile ha valenza sacra. Non si tratta di superiorità o inferiorità che si scontrano, ma di ruoli necessari alla complementarità funzionale all'unità del principio dal quale il maschile e il femminile sono irradiati. La tentazione passa attraverso il femminile perché è il femminile a costituire l'energia usata per manifestare le potenzialità del principio.

7
NinfaEco
NinfaEco
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
Massimo Vaj ha scritto:C'è una simbologia dietro a tutto questo. Il ruolo del femminile e del maschile ha valenza sacra. Non si tratta di superiorità o inferiorità che si scontrano, ma di ruoli necessari alla complementarità funzionale all'unità del principio dal quale il maschile e il femminile sono irradiati. La tentazione passa attraverso il femminile perché è il femminile a costituire l'energia usata per manifestare le potenzialità del principio.

E chi ha parlato di inferiorità?
ho soltanto parlato di gerarchie e ruoli
(voi ometti siete così attaccati al potere da fraintendere sempre)
E' parlando di ruoli invece che ci si avvicina al nocciolo, per me.
Il ruolo femminile sembra circoscritto a cio che concerne la vita ( generazione, Cura, Gestione e i loro demoniaci contrari) e le pulsioni.
Quello maschile al contrario si situa a livello logico e razionale.
Eppure questo ruolo, trasferito in forma demoniaca alla figura della strega, è attribuito alla donna proprio dall'uomo in virtù del suo desiderio sessuale, che viene scisso e proiettato su di lei.
Almeno è un ipotesi.

CignoNero ha scritto:Il tutto, magari dico una cavolata, secondo me si riconduce ad Adamo ed Eva ed al peccato originale. Rimanderei, ad esempio a Lilith di cui mi sto interessando ultimamente per un mio racconto, e proprio cercando spunti per questo e nozioni su questo démone ho visto che la sua caratteristica si riconduce proprio ad Adamo ed Eva. La donna è la tentatrice, la donna porta al peccato. Nella storia pare che fra le varie versioni Lilith, presente prima di Eva, si rifiutò di giacere con Adamo come lui voleva:
"Altre fonti sostengono ancora che per un periodo Lilith ed Adamo vissero nel giardino dell'Eden, fin quando non si scontrarono in un furioso litigio, causato dal comportamento tutt'altro che remissivo della donna: essi si accoppiarono ma poi essa si sarebbe infatti rifiutata di soddisfare le richieste sessuali del suo compagno che volle giacere sopra lei che però rifiutò. A seguito del litigio, Lilith sarebbe salita al cielo[senza fonte], trasformandosi in un demone in incessante ricerca di infanti e di seme maschile".
http://it.wikipedia.org/wiki/Lilith
Non so niente di Lilith e se ne vorrai parlare qui mi sbafo tutto.
Da quello che mi dici qui credo però tu abbia centrato un punto.
Se l'uomo crea la donna attraverso il suo ruolo ( tutti noi siamo riconosciuti in base ad un ruolo. Ogni ruolo è un insieme di attività codificate dalla cultura in modo da essere comprensibili dagli altri. Agendole facciamo cose che hanno un senso che può essere capito e riceviamo così un identità), e anche vero che la distrugge se non lo incarna. Se cioè la donna si sottrae ad essere oggetto di creazione maschile viene eliminata e ciò avviene attraverso il ruolo, il sesso o la morte. Può cioè attribuire alla donna un ruolo negativo ( la strega ad esempio), può denigrarla in chiave sessuale ( lo stupro è la denigrazione estrema, ma denigrazione è anche la desesualizzazione) o ucciderla (moralmente o fisicamente). A mio avviso il sesso è l'elemento centrale in tutte e tre le attribuzioni reattive. I generi si comprendono attraverso il sesso: io donna comprendo l'uomo attraverso il sesso e lui pure. La donna però attraverso la generazione dispone di una maggior trasvbersalità nella comprensione del suo e dell'altri sesso. Inoltre l'orgasmo femminile è complessissimo e tutrt'altro che automatico. Sentirlo per la donna implica la comprensione del piacere dell'uomo. Noi in altre parole siamo COSTRETTE a capire se vogliamo vivere, l'uomo no. Al contrario anzi l'uomo beneficia dell'illusione del possesso totale della donna stessa: lui entra nel corpo, lui ci lascia dentro qualcosa, lui può quindi non distinguere tra se e l'altro. Noi donne dopo essere accolte dobbiamo imparare ad accogliere a nostra volta, l'uomo non è obbligato dal corpo a farlo.
Per questo l'uomo ci inventa e lo fa tramite attribuzioni di ruolo che concernono il sesso per me. Per questo l'immagine di una donna che dice no è quella di Lilith. Lei si sottrae alla significazione del maschio attraverso un rifiuto sessuale ed incarna così il 2 di picche, figura terrificante per i fallo dotati e facendo questo si rende comprensibile sono come figura portatrice di un ruolo negativo.

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Massimo Vaj
Massimo Vaj
Viandante Storico
Viandante Storico
Che bisogno hai di interpretare il mio dire come se questi dovesse essere in opposizione al tuo? Ho semplicemente fatto una considerazione che non coinvolge ciò che hai detto e scritto. In ogni polarità c'è una opposizione e una complementarità. Ogni polo dell'opposizione considerata ha in sé il germe del suo contrario che può svilupparsi anche in modo considerevole arrivando all'inversione della polarità, per questo ci sono donne che sembrano uomini e uomini che sembrano donne. La stregoneria a questa legge non può sfuggire.

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Ospite
Anonymous
Ospite
Con calma cerco di risponderti, intanto documentandomi un po' meglio sulla figura di Lilith, ma anche per non cadere in discorsi che potrebbero incriminare il genere maschile o femminile, inquinando la discussione. Io sono particolarmente interessata al primo intervento di Massimo, intanto, sul discorso della simbologia e dei ruoli. Essendo molto ignorante in materia, sono sempre ben disposta a cercare di capire e conoscere.

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Massimo Vaj
Massimo Vaj
Viandante Storico
Viandante Storico
Sono cose metafisiche che la religione utilizza capendone proprio poco. Nulla di inventato o supposto da me, io sono solo... come si chiamano quelli che portano notizie nefaste e non vengono torturati per quello, ma per altro?

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