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Don Chisciotte: l'idealista allo specchio

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galadriel
galadriel
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
"Non andava per il mondo ad applicare ordinamenti tracciati in anticipo, ma a vivere conforme al modo in cui erano vissuti i cavalieri erranti: il suo modello erano vite create e narrate dall'arte, non già sistemi montati e spiegati da una qualsiasi scienza. E a questo conviene anche aggiungere, per di più, che a quei tempi non esisteva ancora quella faccenda che si suol chiamare "sociologia", tanto per chiamarla con un qualche nome. (...) Non sceglieva lui , da superbo, le avventure, nè si accingeva a far questo o quello, ma solamente ad affrontare quel che gli metteva innanzi la sorte delle strade; e poichè l'istinto delle bestie dipende dalla volontà divina in maniera più diretta che il nostro libero arbitrio, si lasciava guidare dal cavallo "


Don Chisciotte di Cervantes costituisce la risposta dello scrittore ai parrucconi del suo tempo che millantavano massimi sistemi incuranti del loro crollare tutt'intorno. Ma quello che arriva a noi è molto di più.
Don Chisciotte incarna l'idealista che crede nelle sue idee fino infondo e se ci appare ridicolo è soltanto per le caratteristiche con cui viene descritto. La sostanza dell'idealista però è la medesima, anche se agita bandiere sopra una barricata.
La fede negli ideali è intrisecamente ridicola: è cieca e non porta a nulla, tutto travolge senza vedere ciò che ha sotto il naso.
L'idealismo è folle e può far male.
Eppure si guardato nella sua miseria, tradisce una sete di giustizia commovente.

Cosa intravedete voi in questo personaggio?
Chi riconoscete in lui?
Che rapporto avete con gli ideali?
L'idealismo vi appartiene?



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marimba
marimba
Direttore del Corriere della Pera
Direttore del Corriere della Pera
DC è pazzo. E solo la pazzia è compatibile con l'idealismo. DC è rivoluzionario, perchè rompe gli schemi. E solo un pazzo può essere rivoluzionario.
Gli ideali indicano una strada, ma chi si identifica totalmente in essi la strada la perde.
Perchè il nostro mondo non è fatto di idee, è fatto di materia.

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LieveMente
LieveMente
Viandante Storico
Viandante Storico
marimba ha scritto:...
Perchè il nostro mondo non è fatto di idee, è fatto di materia.

Dici?

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marimba
marimba
Direttore del Corriere della Pera
Direttore del Corriere della Pera
LieveMente ha scritto:
marimba ha scritto:...
Perchè il nostro mondo non è fatto di idee, è fatto di materia.
Dici?
La sintesi forse nuoce alla chiarezza. Da Platone in poi tutti i pensatori più o meno convengono sul fatto che la nostra vita è guidata dalle idee ma si svolge a contatto con la nuda terra. L'ideale sarebbe viaggiare a mezz'aria, senza rischiare di restare senza ossigeno perchè si è volato troppo in alto, e senza sporcarci continuamente di fango.
Purtroppo però non abbiamo le ali.
E ci tocca il fango.

5
BigBossStigazzi
BigBossStigazzi
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
porci senza ali?

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NinfaEco
NinfaEco
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
marimba ha scritto:
Gli ideali indicano una strada, ma chi si identifica totalmente in essi la strada la perde.
Perchè il nostro mondo non è fatto di idee, è fatto di materia.

Don Chisciotte mi fa pietà e in questa parola metteteci tutto: metteteci la pena per il perseverare in un errore di cui si conosce sulla propria pelle e metteteci il disprezzo che può provocarti solo chi pecca di peccati che conosci.
Gli ideali indicano la strada e solo identificandosi con essi si perde la strada? Ancora peggio.
Gli ideali sono qualcosa che troviamo sulla nostra strada, astrendo dal generale e raffinandolo all'infinito, con un gesto paragonabile a quello masturbatorio. L'ideale sta alla verità della vita come la masturbazione sta al sesso e gli assomiglia nella stessa misura.
Non è un caso se è chi ragiona meno in termini ideali a fare le cose più pregevoli, che ruminate poi da altri restano nella memoria di tutti in una veste astrusa che le rende dissimili da se stesse.
Non solo. Nemmeno le strade esistono.
Le ritagliano nel mondo gli uomini per i loro bisogni, tra cui quello che la propria vita abbia una direzione che in termini di significato, soignifica nutrire l'esigenza che essa abbia un senso. In questi termini, l'ideale è il cartello svolta a destra o a sinistra.
Non esistono strade o cartelli senza uomini che li mettono.

Per imparare nella vita dobbiamo dimenticarci di noi e non confondere il mondo con noi stessi.

7
Aleister
Aleister
Viandante Storico
Viandante Storico
Se la felicità è la coincidenza perfetta del mondo esterno col mondo interno dei nostri (vostri) desideri, sarà sempre un'utopia. Ma se si provasse a ribaltare il nostro (il vostro, scusate) funzionamento e far coincidere per sempre il "vostro" mondo col mondo, avrete la garanzia della felicità perfetta e definitiva..

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lupo
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Viandante Storico
Viandante Storico
viva i visionari

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Zingara
Zingara
Viandante Residente
Viandante Residente
Purchè condividano le loro visioni

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lupo
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Viandante Storico
Viandante Storico
solo con visionari-indovini

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lisandro
lisandro
Viandante Storico
Viandante Storico
NinfaEco ha scritto:Per imparare nella vita dobbiamo dimenticarci di noi e non confondere il mondo con noi stessi.

Quindi dovremmo dimenticare di essere pòrci senza ali, che grufolano nella melma. O tentare goffi voli, volando come vola il tacchino.
L'aspetto etologico della questione comporta che per orientarsi in un territorio occorra conoscerne i confini.
Ponendoci senza ali, ovvero consapevoli per quel che siamo, e non sprofondare nel liquame, imbrattando tutto intorno nel divincolarci.

E chi crede in un mondo come qualcosa d'incredibile, è per sostenere che quei confini in realtà non sono mai esistiti.

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