Dato che qui ci sono psicologi vari, vorrei chiedere un po' cosa ne pensate.
Per chi non lo conosce assolutamente, i fondamenti teorici sono nei principi del condizionamento classico e operante ( Pavlov, Skinner & friends).
Parte dal presupposto che ogni comportamento è innescato da un antecedente e si ripete con maggiore o minor frequenza a seconda delle sue conseguenze.
Manipolando l'antecedente o la conseguenza si altera il comportamento.
Ogni comportamento può essere rinforzato o no. Per rinforzarlo occorre far coincidere il suo manifestarsi con la comparsa di fattori motivanti per il soggetto. Se ad un fattore motivante usato come rinforzo se ne accosta un secondo, è possibile trasporre la valenza motivazionale al nuovo fattore prima neutro.
Per agire questo tipo di condizionamento del comportamento occorre operare un processo di "parificazione" con il soggetto, che renda il "manipolatore" non avversivo.
Ebbene, per quanto scarno, superficiale e schematico , questo strumento risulta efficacissimo in vista di certi obiettivi ( gestione di soggetti che hanno scarso accesso ad altri livelli di comunicazione oppure gestione d situazioni collettive che implicano il rispetto di regole). O almeno così mi sembra in base alla mia limitata esperienza.
Per chi non lo conosce assolutamente, i fondamenti teorici sono nei principi del condizionamento classico e operante ( Pavlov, Skinner & friends).
Parte dal presupposto che ogni comportamento è innescato da un antecedente e si ripete con maggiore o minor frequenza a seconda delle sue conseguenze.
Manipolando l'antecedente o la conseguenza si altera il comportamento.
Ogni comportamento può essere rinforzato o no. Per rinforzarlo occorre far coincidere il suo manifestarsi con la comparsa di fattori motivanti per il soggetto. Se ad un fattore motivante usato come rinforzo se ne accosta un secondo, è possibile trasporre la valenza motivazionale al nuovo fattore prima neutro.
Per agire questo tipo di condizionamento del comportamento occorre operare un processo di "parificazione" con il soggetto, che renda il "manipolatore" non avversivo.
Ebbene, per quanto scarno, superficiale e schematico , questo strumento risulta efficacissimo in vista di certi obiettivi ( gestione di soggetti che hanno scarso accesso ad altri livelli di comunicazione oppure gestione d situazioni collettive che implicano il rispetto di regole). O almeno così mi sembra in base alla mia limitata esperienza.