Siamo eredi spirituali di Dio.
Detto in termini materiali abbiamo ereditato il D.N.A. spirituale divino di cui,anche volendo,non ci possiamo sbarazzare.
Chi sente amore per Dio cerca di compiacergli (talvolta anche per vie sbagliate),chi lo nega non riesce a scrollarlo da dosso :lo vive in negativo,lo bestemmia,lo tradisce con gli impegni e gli obiettivi della vita fisica ma quel “D.N.A.”spirituale rimane,come in un figlio quello del padre anche se un padre non voluto e rinnegato.
Indifferenza,estraneità,opposizione costante sono segni di non accettazione di un rapporto che non fa comodo,che soffoca,che non risponde alle proprie aspettative.
Non voler partecipare alla vita di Dio non garantisce che Dio non voglia partecipare alla nostra.
Dio insiste con tutti per farsi voler bene,non sceglie,non distingue.
Non si accetta un Dio che,secondo noi fa soffrire innocenti,permette grandi malinon crea un mondo secondo pace e giustizia.
Scarichiamo tutte le responsabilità su un Dio in cui diciamo di non credere ma nello stesso tempo non rinunciamo alla nostra libertà che ci fa fare guerre,inquinamenti ,azioni che portano a gravi conseguenze.
L’uomo nella sua libertà pone una resistenza più o meno forte a Dio e ne raccoglie le conseguenze.
Grazie al D.N.A.spirituale l’umanità vive una situazione di fratellanza universale che induce al superamento di individualismi e all’apertura reciproca con l’altro.
Se lo Spirito Divino è Uno anche lo Spirito Umano è Uno espresso in tanti corpi.
Quando questa realtà è disattesa l’uomo incorre in errori che lo portano al male e alla sofferenza anche se Dio continua a vivere in lui.
Semplicemente l’uomo non è più Dio nelle sue azioni.
Dio rimane causa di ogni essere umano che diventerebbe Dio se si adeguasse a Lui.
Liberarsi di Dio vuol dire creare nell’intimo una lacerazione perché ci si oppone a una parte di sé che non è amata ma che non può essere eliminata.
Ciò crea rabbia,frustrazione,rancore verso tutto ciò che lo riguarda,un peso anche nella felicità di questo mondo,un’amarezza costante che è una sconfitta pur nelle vittorie della vita.
Le motivazioni per rinnegare Dio sono molteplici:perché la sua esistenza non è dimostrabile dalla scienza umana,perché le chiese sono corrotte e le religioni devianti,perché Dio non risolve tutti i problemi in questo mondo,perché la sua giustizia non corrisponde alla nostra idea di giustizia sociale e così avanti.
Ma di Dio si parla sempre,in bene o in male.
Essendo creatura non può esserci un’opposizione totale tra uomo e Dio
Il D.N.A.spirituale di Dio ci unisce a Lui e agli altri con cui formiamo un’unità di cui il danno di uno è danno di tutti(come la sofferenza di una parte fa soffrire tutto il corpo)
Detto in termini materiali abbiamo ereditato il D.N.A. spirituale divino di cui,anche volendo,non ci possiamo sbarazzare.
Chi sente amore per Dio cerca di compiacergli (talvolta anche per vie sbagliate),chi lo nega non riesce a scrollarlo da dosso :lo vive in negativo,lo bestemmia,lo tradisce con gli impegni e gli obiettivi della vita fisica ma quel “D.N.A.”spirituale rimane,come in un figlio quello del padre anche se un padre non voluto e rinnegato.
Indifferenza,estraneità,opposizione costante sono segni di non accettazione di un rapporto che non fa comodo,che soffoca,che non risponde alle proprie aspettative.
Non voler partecipare alla vita di Dio non garantisce che Dio non voglia partecipare alla nostra.
Dio insiste con tutti per farsi voler bene,non sceglie,non distingue.
Non si accetta un Dio che,secondo noi fa soffrire innocenti,permette grandi malinon crea un mondo secondo pace e giustizia.
Scarichiamo tutte le responsabilità su un Dio in cui diciamo di non credere ma nello stesso tempo non rinunciamo alla nostra libertà che ci fa fare guerre,inquinamenti ,azioni che portano a gravi conseguenze.
L’uomo nella sua libertà pone una resistenza più o meno forte a Dio e ne raccoglie le conseguenze.
Grazie al D.N.A.spirituale l’umanità vive una situazione di fratellanza universale che induce al superamento di individualismi e all’apertura reciproca con l’altro.
Se lo Spirito Divino è Uno anche lo Spirito Umano è Uno espresso in tanti corpi.
Quando questa realtà è disattesa l’uomo incorre in errori che lo portano al male e alla sofferenza anche se Dio continua a vivere in lui.
Semplicemente l’uomo non è più Dio nelle sue azioni.
Dio rimane causa di ogni essere umano che diventerebbe Dio se si adeguasse a Lui.
Liberarsi di Dio vuol dire creare nell’intimo una lacerazione perché ci si oppone a una parte di sé che non è amata ma che non può essere eliminata.
Ciò crea rabbia,frustrazione,rancore verso tutto ciò che lo riguarda,un peso anche nella felicità di questo mondo,un’amarezza costante che è una sconfitta pur nelle vittorie della vita.
Le motivazioni per rinnegare Dio sono molteplici:perché la sua esistenza non è dimostrabile dalla scienza umana,perché le chiese sono corrotte e le religioni devianti,perché Dio non risolve tutti i problemi in questo mondo,perché la sua giustizia non corrisponde alla nostra idea di giustizia sociale e così avanti.
Ma di Dio si parla sempre,in bene o in male.
Essendo creatura non può esserci un’opposizione totale tra uomo e Dio
Il D.N.A.spirituale di Dio ci unisce a Lui e agli altri con cui formiamo un’unità di cui il danno di uno è danno di tutti(come la sofferenza di una parte fa soffrire tutto il corpo)