Sento il dovere civile di scusarmi con i lettori terzi per le volgari espressioni che oggi sono stato costretto ad usare per rintuzzare un viandante presuntuoso ed arrogante che per la seconda volta, vigliaccamente approfittando dell’anonimato, ha ritenuto di offendermi gratuitamente, non avendo argomenti validi per sostenere civilmente le sue tesi.
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