INGHILTERRA
Hart, 5.5: ogni volta che vede Pirlo va in panico come Lotito alla prima lezione di Zumba, soprattutto dopo aver saputo che gli costa 12 euro l’ora. Incolpevole sui gol, colpevolissimo per non essersi mai scopato Joey. DAWSON
Jagielka-Cahill, 5.5: si sente eccome la mancanza di Terry, soprattutto quando c’è da caricare come un muletto nei locali. Appena si è ufficializzata la loro presenza in campo da titolari la Regina Elisabetta ha deciso di guardarsi in streaming la seconda stagione di Un medico in famiglia. Loro per non saper né leggere né scrivere prendono a tibiate tutto quello che si muove fino in provincia di Manaus. SABRINA&COSIMA
Baines, 5.5: Darmian e Candreva se lo rigirano come una modella di Intimissimi in una prigione portoricana. Grande delusione per gli antennisti Rai che, dopo alcuni test, hanno verificato che il terzino prende solo Sky Cinema con l’orecchio destro e Dmax con quello sinistro. ROJADIRECTA
Johnson, 6: si accorge che Chiellini su quella fascia è più cattivo della polizia brasiliana e preferisce fare il compitino. JASON DERULO
Henderson, 5.5: sua mamma Assunta gli aveva detto di non andare in televisione a fare certe figuracce. Lui non ascolta i consigli e appena tornerà a casa saranno mazzate con la cucchiaia di legno. EDUCAZIONE SIRACUSANA
Gerrard, 6: la regia lo inquadra al 19′ in pieno arresto cardio-respiratorio. L’umidità dell’Amazzonia gli ciuccia pure l’anima e il capitano si limita a qualche cambio di gioco alla Giacomo Tedesco. Un campione come lui prenderebbe la sufficienza anche dalla tribuna. EVERGREEN
Welbeck, 5: viene pressato per 45 minuti da Barzagli che è convintissimo di marcare Willy il principe di Bel-Air. MISUNDERSTANDING
Rooney, 6: solo lui poteva spendere 10 mila euro di trapianto per essere messo peggio di prima. Entra in campo palesemente diabetico e deve andare a fare il libero per toccare qualche pallone. CINGHIALOTTO
Sterling, 6.5: fa ballare Chiellini meglio di Jennifer Lopez rischiando la sedia a rotelle, per fortuna Hodgson lo sposta sull’altra fascia prima che il difensore bianconero indossi il camice da chirurgo. MIRACOLATO
Sturridge, 6.5: da solo regge il peso dell’attacco inglese e quello dei sensi di colpa per aver provocato un malore al magazziniere con la sua esultanza di merda. KILLER INSTINCT
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ITALIA
Sirigu, 6.5: pronti-via e gli arriva una fiocina da trequarti campo che fa cambiare il pannolone a mezza Italia. Era arrivato in Brasile sicuro di andare a ballare con Mirante tutte le sere ma si ritrova una maglia da titolare che sa di beffa. NUORO ÜBER ALLES
Darmian, 7: gli inglesi al momento dei saluti gli tirano solo schiaffi sulla faccia. Lui non fa domande e tira fuori una prestazione di grande personalità nonostante sia già al quarto tubetto di Topexan della settimana. ZE MARIA
Barzagli, 7: se non fosse per lui ora staremmo raccontando un’altra partita. Compie due miracoli nel primo tempo e regge la baracca da solo nel secondo. IRON MAN
Paletta, 5: sempre, costantemente in ritardo. Barzagli al 15′ l’avrebbe sentito cantare ancora l’inno, ed era pure quello sbagliato. Da uno che fino a un mese fa si allenava con Molinaro non possiamo pretendere molto, però se il tuo parrucchiere ha due moschettoni al posto delle mani e ha perso la vista su Redtube allora prenditi a schiaffi da solo. GET THE LONDON LOOK
Chiellini, 6: ha la tecnica individuale del robottino di Star Wars. Ogni volta che prende palla deve: stoppare di destro, stoppare di nuovo la palla 5 metri più avanti col sinistro, alzare la testa, capire che in quel momento non serve un’entrata a piedi uniti sui menischi e poi la passa con l’internaccio da paese. Nel primo tempo prova tre percussioni, poi si ricorda che per superare la metà campo a lui serve un’ordinanza del Tribunale e torna alla sua solita mattanza in difesa. R2-D2
Candreva, 7: lo spogliarellista più richiesto di Tor Bella Monaca piscia in testa a tutti sulla fascia e pennella l’assist del secondo gol. DANCING BEAR
Pirlo, 7: quando gli hanno detto che ai Mondiali l’Italia avrebbe fatto fiasco gli si sono illuminati gli occhi. Sul primo gol legge la pubblicità del Tavernello sui cartelloni pubblicitari e corre a fondo campo in preda all’emozione lasciando la palla a Marchisio. Nel secondo tempo amministra in hangover. AH, MA E’ RONCO!
De Rossi, 6: Capitan Futuro ci ricorda ancora una volta che sui calci d’angolo non conta l’elevazione ma la precisione nel colpire i reni con le nocche. Peccato che l’abbia fatto anche con Paletta. Tre volte di seguito. CECCHINO
Verratti, 6: le squadre italiane non puntarono su di lui perché 12 milioni erano troppi, ora vale quasi il doppio. Sopracciglia escluse. BEPPE BERGOMI
(Motta, 6: non fa danni, ed è già una buona notizia dato che ha la mobilità articolare di un termosifone in ghisa. Di solito il pubblico verde-oro fischia i giocatori brasiliani che scelgono di giocare per altre nazionali, in questo caso hanno inviato un bonifico a Prandelli. PIASTRELLISTA)
Marchisio, 6.5: segna, poi sparisce e inizia a fare il lavoro sporco. Che non significa scrostare il pus dallo specchio del bagno di Cassano. ESTETISTA
Balotelli, 6.5: corre, lotta e alla prima vera occasione timbra. Ormai sembra dimenticata la gaffe di questa settimana quando ha scambiato Fanny per un’altra persona, chiedendo ad un trans di sposarlo. Quando Mario è in forma non ce n’è per nessuno. SASA BJELANOVIC
(Immobile, s.v. (solo vafammocc): è convinto di partire dall’inizio e si ascolta tutto il cd di Rocco Hunt per caricarsi. Quando Prandelli comunica la formazione titolare lui esce dallo spogliatoio sbattendo la porta e va nel parcheggio dello stadio a impennare come un pazzo sul Booster per scaricare il nervoso. Entra nel finale ma appena sente i difensori parlare inglese cambia colorito e sviene. NU JUORNO BUONO).
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