Kakkadura ha scritto:Ma la macchina retorica è in moto, il laico lettore si indigna: la religione cattolica andrebbe messa al bando come l'apologia del fascismo. Il Cattolicesimo d'altra parte è teocratico, assolutista. Ha goduto nell'età contemporanea di ina particolare tolleranza, ma questa è agli sgoccioli.
qui la lettura dovrebbe essere più complessa, e sono certo che hai l'intelligenza e l'onestà critica per comprendere e ammettere certi aspetti, anche se non sei d'accordo;
l'Occidente vive una sfida alla sua nozione di modernità e convivenza civile da parte di culture dirimpettaie che hanno adottato l'Islam come banner politico;
in questa dinamica, paradossalmente il Cattolicesimo non può atteggiarsi come vorrebbero i tradizionalisti a religione identitaria e antidoto, poiché esso stesso è nemico di quella modernità e, in questo, alleato di fatto di quello stesso clericalismo islamico;
il paradosso è ancora più straziante dal momento che in effetti le costituzioni occidentali sono per ispirazione intrinseca e storia quanto di più politicamente affine ai precetti evangelici in termini di uguaglianza, non discriminazione e solidarietà, mentre la posizione cattolica sembra da decenni arroccata nei fatti esclusivamente sulla questione della famiglia e della sessualità che, appunto, sono esclusivamente questione di dottrina e tradizione;
non è la società ad essere anti-cattolica e intollerante, ma la Chiesa stessa ad essersi allontanata dalla sua radice evangelica quale affermata per abbarbicarsi su quella costituzione incentrata sulla dottrina, fino a diventare un agente di confusione, che pretende di rappresentare valori forti della Cristianità ed invece mostra una soggezione nei confronti delle paure reazionarie, quasi una versione moderata del tradizionalismo islamico;
ora, sia chiaro, non giudico il merito, buono/cattivo; posso capire un affetto e forse una nostalgia, il desiderio di chi discende dalle pale d'altare pasoliniane; e anche capire le ragioni di tante contraddizioni e interpretazioni anticonformiste;
però l'estetismo della conservazione è nei fatti quotidiani la vera malattia decadente e residuale dell'Occidente, la tentazione di sottrarsi alla responsabilità della propria nozione di umanità nel momento in cui il combattimento prescrive la tenuta del punto, esattamente cedendo alla tentazione di nostalgie generazionali, di miti nazionali regressivi e di altre culture decadenti;
se vuoi che la gente faccia figli, insegna una nuova cultura delle relazioni e della sessualità, in modo che non facciano scelte avventate e conformiste, invece di istigare ad un'idea di famiglia che non è più nella realtà da quasi un secolo; se non puoi staccarti dalla dottrina perché faresti un torto al papa amato dai devoti dello zoccolo duro, stai sacrificando la tua presenza in nome della setta che stai diventando.