"Un'opinione"
In quella che io definirei "eclissi del sacro", ho notato che alcuni sociologi ne attribuiscono la colpa alle caratteristiche della vita contemporanea. I computer, una tecnologia altamente sofisticata, l'industria, le macchine, l'esigenza di soddisfare sempre più i bisogni materiali, spingerebbero gli uomini di oggi ad avere un rapporto con la realtà essenzialmente razionale, dove tutto viene spiegato in termini di progresso della scienza e della tecnica.
Ma è altrettanto vero che esistono (e credo siano sempre esistiti) bisogni non materiali che il godimento di sempre maggiori beni di consumo non riesce a soddisfare, anche se la cultura industriale li ha spinti ai margini, svalutati, soffocati, bollati col ridicolo.
Di questi bisogni di spiegazioni "trascendenti" emergono anche oggi tracce impensate e sempre trascurate nel loro significato umano: la superstizione, le credenze nella magia, l'astrologia, i riti che seguono lo scandire delle stagioni, i miti.
Segni che, sia pure in modo confuso e oscuro, indicano la presenza viva nella società contemporanea di una tensione verso l'esigenza di riti e parole che l'umanità intera, per secoli, ha usato nei momenti fondamentali della vita, come la nascita, il matrimonio, la malattia e la morte, quando la razionalità non soddisfaceva sino a poter dare risposte capaci di cancellare incertezza e angoscia.
Ma come dice l'incipit è un'opinione. Il più delle volte ogni cosa, è semplicemente legata al carattere e alle esperienze di ogni persona...
In quella che io definirei "eclissi del sacro", ho notato che alcuni sociologi ne attribuiscono la colpa alle caratteristiche della vita contemporanea. I computer, una tecnologia altamente sofisticata, l'industria, le macchine, l'esigenza di soddisfare sempre più i bisogni materiali, spingerebbero gli uomini di oggi ad avere un rapporto con la realtà essenzialmente razionale, dove tutto viene spiegato in termini di progresso della scienza e della tecnica.
Ma è altrettanto vero che esistono (e credo siano sempre esistiti) bisogni non materiali che il godimento di sempre maggiori beni di consumo non riesce a soddisfare, anche se la cultura industriale li ha spinti ai margini, svalutati, soffocati, bollati col ridicolo.
Di questi bisogni di spiegazioni "trascendenti" emergono anche oggi tracce impensate e sempre trascurate nel loro significato umano: la superstizione, le credenze nella magia, l'astrologia, i riti che seguono lo scandire delle stagioni, i miti.
Segni che, sia pure in modo confuso e oscuro, indicano la presenza viva nella società contemporanea di una tensione verso l'esigenza di riti e parole che l'umanità intera, per secoli, ha usato nei momenti fondamentali della vita, come la nascita, il matrimonio, la malattia e la morte, quando la razionalità non soddisfaceva sino a poter dare risposte capaci di cancellare incertezza e angoscia.
Ma come dice l'incipit è un'opinione. Il più delle volte ogni cosa, è semplicemente legata al carattere e alle esperienze di ogni persona...