La strega di Loch.
Vivevano una volta in Scozia due giovani che si volevano bene e desideravano sposarsi.
Purtroppo erano molto poveri e non avevano neppure un soldo con cui metter su casa.
Il ragazzo, Huarn, decise perciò di andare per il mondo a cercare fortuna.
La sua innamorata, Bellah, prima di lasciarlo partire volle mostrargli l'eredità che aveva ricevuto dai suoi genitori: un campanellino che tintinnava per avvisare di un pericolo imminente, un coltello che liberava dagli incantesimi, tutto quel che toccava, e un bastone che trasportava il suo padrone dove volesse.
Bellah diede al giovane il campanellino ed il coltello ma tenne il bastone per se, per poter ragiungere l'innamorato in qualsiasi momento.
Huarn partì. Viaggiò giorni e giorni senza trovare nè fortuna, nè lavoro.
Una sera, stanco, si sdraiò sotto un albero, presso la strada, e sentì due viandanti che parlavano delle ricchezze incredibili della strega di Loch.
Subito Huarn decise di recarsi all'isola del lago di Loch per impadronirsi almeno di una piccola parte di quelle ricchezze.
Il fatto che nessuno fosse mai tornato vivo da un'impresa del genere non lo distoglieva dal suo proposito.
Andò.
L'isola era occupata in gran parte da un grandissimo lago, unito al mare da un canale.
Presso la riva era ferma una barca a forma di candido cigno addormentato.
Huarn vi salì e il cigno alzò la testa, spiegò le ali e navigò fino al centro e lago. Qui si inabissò.
Huarn fu portato in un palazzo di conchiglie e madreperla, circondato da giardini di corallo.
Una bellissima fanciulla lo attendeva: era la strega.
Huarn fu subito affascinato dalla fanciulla e attratto dall'immensità delle sue ricchezze che continuavano ad aumentare perchè per incatesimo, tutti i tesori delle navi naufragate nel mare erano, da una corrente marina, portati all'isola di Loch, e dal canale sino al lago.
Dimenticò Bellal e lo scopo del suo viaggio e rimase con la strega.
Passarono i mesi e Huarn cominciò a ricordare la vecchia vita e la sua innamorata.
Un giorno la strega pescò con la sua rete d'argento quattro pesci dalla peschiera di palazzo, li cucinò e li diede per pranzo al giovane.
Questi estrasse il coltello di Bellal per tagliare il primo pesce ma, non appenaa l'ebbe toccato, questo si trasformò in un giovane. Toccò anche gli altri tre pesci e liberò così altri tre giovani dall'incantesimo della strega.
Spaventato, tentò di fuggire. La rete d'argento calò su di lui che venne a sua volta trasformato in pesce e gettato nella peshiera.
Bellal a casa udì il suono del campanellino d'argento che l'avvertiva del pericolo.
Prese il suo bastone ed in un baleno si trovò sulla cima di un'altissima montagna, accanto ad un nido dove un omino dai capelli rossi come il fuoco covava quattro uova di pietra.
"Salvami ti prego" la supplicò con fervore l'ometto. " io sono il marito della strega di Loch, che tiene progioniero il tuo amore. Se riuscirai a liberare lui, allora anche l'incantesimo che costringe me a restare qui, aspettando che si schiudano queste uova di pietra cesserà e potrò tornare a casa mia".
Bellal non sapeva come fare per affrontare una strega potente come quella di Loch. L'omino si strappò quattro capelli, pronunciò una formula magica, e questi si trasformarono in quattro piccoli sarti, che cucirono in un momento un abito da uomo, completo di giacca e mantello.
"Vestiti da uomo", consigliò l'omino e và dalla strega. Ti inviterà a fermarti a vivere con lei.
Tu devi accettare e nel frattempo trovare il modo di catturarla con la sua rete d'argento.
Bellal si vestì da uomo e si recò nell'isola di Loch.
La strega lo ricevette nel suo splendido palazzo con la solita gentilezza che riservava ai suoi sfortunati visitatori e le propose di diventare suo marito.
La ragazza finse di accettare e passeggiò per il palazzo e i giardini, ammirandone le meraviglie.
Giunti vicino alla peschiera domandò in prestito alla strega la sua rete.
Voleva, così disse, provare a pescare un bel pesce.
Senza alcun sospetto la strega le porse la rete d'argento. Bellal rapidamente gliela buttò addosso e la strega si trasformò in un mostro marino.
La ragazza si mise allora alla ricerca del coltello magico che aveva donato al suo fidanzato e, quando lo trovò toccò tutti i pesci della peschiera ritrasformandoli in uomini.
Huarn e Bellal si riabbracciarono, finalmente e festeggiarono con gli altri giovani la liberazione dall'incantesimo.
L'omino rientrato in posesso del suo palazzo e delle sue ricchezze, volle come ringraziamento a Bellal per il suo aiuto, che prendessero tutto l'oro che volevano.
Huarn e Bellal tornarono a casa ricchissimi. Qui vissero felici per tutta la vita con gli amici che avevano liberato.
E la strega?
La strega è il mostro del lago di Ness.
Vivevano una volta in Scozia due giovani che si volevano bene e desideravano sposarsi.
Purtroppo erano molto poveri e non avevano neppure un soldo con cui metter su casa.
Il ragazzo, Huarn, decise perciò di andare per il mondo a cercare fortuna.
La sua innamorata, Bellah, prima di lasciarlo partire volle mostrargli l'eredità che aveva ricevuto dai suoi genitori: un campanellino che tintinnava per avvisare di un pericolo imminente, un coltello che liberava dagli incantesimi, tutto quel che toccava, e un bastone che trasportava il suo padrone dove volesse.
Bellah diede al giovane il campanellino ed il coltello ma tenne il bastone per se, per poter ragiungere l'innamorato in qualsiasi momento.
Huarn partì. Viaggiò giorni e giorni senza trovare nè fortuna, nè lavoro.
Una sera, stanco, si sdraiò sotto un albero, presso la strada, e sentì due viandanti che parlavano delle ricchezze incredibili della strega di Loch.
Subito Huarn decise di recarsi all'isola del lago di Loch per impadronirsi almeno di una piccola parte di quelle ricchezze.
Il fatto che nessuno fosse mai tornato vivo da un'impresa del genere non lo distoglieva dal suo proposito.
Andò.
L'isola era occupata in gran parte da un grandissimo lago, unito al mare da un canale.
Presso la riva era ferma una barca a forma di candido cigno addormentato.
Huarn vi salì e il cigno alzò la testa, spiegò le ali e navigò fino al centro e lago. Qui si inabissò.
Huarn fu portato in un palazzo di conchiglie e madreperla, circondato da giardini di corallo.
Una bellissima fanciulla lo attendeva: era la strega.
Huarn fu subito affascinato dalla fanciulla e attratto dall'immensità delle sue ricchezze che continuavano ad aumentare perchè per incatesimo, tutti i tesori delle navi naufragate nel mare erano, da una corrente marina, portati all'isola di Loch, e dal canale sino al lago.
Dimenticò Bellal e lo scopo del suo viaggio e rimase con la strega.
Passarono i mesi e Huarn cominciò a ricordare la vecchia vita e la sua innamorata.
Un giorno la strega pescò con la sua rete d'argento quattro pesci dalla peschiera di palazzo, li cucinò e li diede per pranzo al giovane.
Questi estrasse il coltello di Bellal per tagliare il primo pesce ma, non appenaa l'ebbe toccato, questo si trasformò in un giovane. Toccò anche gli altri tre pesci e liberò così altri tre giovani dall'incantesimo della strega.
Spaventato, tentò di fuggire. La rete d'argento calò su di lui che venne a sua volta trasformato in pesce e gettato nella peshiera.
Bellal a casa udì il suono del campanellino d'argento che l'avvertiva del pericolo.
Prese il suo bastone ed in un baleno si trovò sulla cima di un'altissima montagna, accanto ad un nido dove un omino dai capelli rossi come il fuoco covava quattro uova di pietra.
"Salvami ti prego" la supplicò con fervore l'ometto. " io sono il marito della strega di Loch, che tiene progioniero il tuo amore. Se riuscirai a liberare lui, allora anche l'incantesimo che costringe me a restare qui, aspettando che si schiudano queste uova di pietra cesserà e potrò tornare a casa mia".
Bellal non sapeva come fare per affrontare una strega potente come quella di Loch. L'omino si strappò quattro capelli, pronunciò una formula magica, e questi si trasformarono in quattro piccoli sarti, che cucirono in un momento un abito da uomo, completo di giacca e mantello.
"Vestiti da uomo", consigliò l'omino e và dalla strega. Ti inviterà a fermarti a vivere con lei.
Tu devi accettare e nel frattempo trovare il modo di catturarla con la sua rete d'argento.
Bellal si vestì da uomo e si recò nell'isola di Loch.
La strega lo ricevette nel suo splendido palazzo con la solita gentilezza che riservava ai suoi sfortunati visitatori e le propose di diventare suo marito.
La ragazza finse di accettare e passeggiò per il palazzo e i giardini, ammirandone le meraviglie.
Giunti vicino alla peschiera domandò in prestito alla strega la sua rete.
Voleva, così disse, provare a pescare un bel pesce.
Senza alcun sospetto la strega le porse la rete d'argento. Bellal rapidamente gliela buttò addosso e la strega si trasformò in un mostro marino.
La ragazza si mise allora alla ricerca del coltello magico che aveva donato al suo fidanzato e, quando lo trovò toccò tutti i pesci della peschiera ritrasformandoli in uomini.
Huarn e Bellal si riabbracciarono, finalmente e festeggiarono con gli altri giovani la liberazione dall'incantesimo.
L'omino rientrato in posesso del suo palazzo e delle sue ricchezze, volle come ringraziamento a Bellal per il suo aiuto, che prendessero tutto l'oro che volevano.
Huarn e Bellal tornarono a casa ricchissimi. Qui vissero felici per tutta la vita con gli amici che avevano liberato.
E la strega?
La strega è il mostro del lago di Ness.