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Anty e le tre zie.

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Constantin
Constantin
Viandante Ad Honorem
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"Anty e le tre zie"


C'era una volta una povera vedova, abile e industriosa, che manteneva la sua famiglia filando. Era bravissima.
Aveva una sola figlia, molto bella, ma così pigra che strascicava le parole per far meno fatica a pronunciarle.
Un mattino in cui la povera donna stava urlando più del solito con la figlia che si era appena alzata dal letto e si era riseduta in poltrona, passò di lì a cavallo il figlio del Re.
"Perchè gridate cosi? Non sarà certo questa ragazza dal viso d'angelo a farvi arrabbiare in questo modo!".
La madre si vergognava dell'indolenza della figlia e, volendo fare bella figura di fronte al figlio del re, rispose: " Altezza, la stavo solo rimproverando perchè si affatica troppo. In tre giorni fila tre libbre di lino, tesse la tela e trasforma tutto in camicie".
Al principe la ragazza piaceva molto, perciò propose " fate indossare a vostra figlia cappello e mantello. La porterò alla reggia per presentarla a mia madre che è la filatrice più abile del regno. Credo che la regina ne sarà tanto entusiasta da permettermi di sposarla entro una settimana, se voi e vostra figlia siete d'accordo naturalmente."
Madre e figlia non sapevano che fare. Temevano che la bugia venisse scoperta ma l'occasione era troppo bella per lasciarsela scappare.
Così Anty salì sul cavallo del principe e ne andò via con lui.
La regina restò sbalordita vedendo arrivare il figlio con una fidanzata, ma il suo bell'aspetto ed il racconto della sua abilità la conquistarono subito. Quando accompagnò la ragazza nella sua stanza la regina le disse: " Penso che sarai ansiosa di cominciare a lavorare. Ti ho preparato queste tre libbre di lino e sono certa che dopodomani saranno già trasformate in un bel filato".
La salutò con affetto e uscì.
Per tutta notte la povera ragazza si voltò e rivoltò nel letto, angosciata al pensiero del lavoro che l'attendeva e rimpiangendo di non aver mai dato ascolto a sua madre.
La mattina seguente si mise al lavoro ma il filo si spezzava continuamente fra le sue dita inesperte.
Stava piangendo disperatamente quando le apparve all'improvviso una vecchietta con dei piedi grandissimi.
"Perchè piangi, bella ragazza"?
" oh, povera me, devo filare tutto questo lino entro domani mattina e non so neppure da che parte cominciare!"
"Se mi prometti di la povera vecchia dal grande piede al tuo matrimonio, io ti farò trovare tutto il lino filato entro domani mattina."
La ragazza promise di invitarla e che sarebbe sempre stata la benvenuta in casa sua. La vecchina mantenne la promessa e la ragazza presentò alla regina matasse di filato sottile e regolare come una tela di ragno.
"Un filo così bello merita di essere tessuto su un bel telaio" disse la regina, ammirando il lavoro "ti farò portare, domani, il mio telaio di mogano. Ma ora riposati."
La ragazza era sempre più preoccupata al pensiero di perdere l'occasione di sposare il principe a causa della propria imperizia ma non sapeva neppure come funzionasse il telaio.
Se ne stava seduta in lacrime a contemplare la spola quando le apparve una vecchietta con fianchi abbondantissimi, che le fece la stessa proposta dell'altra: un invito a nozze in cambio del lavoro a telaio.
Quando la ragazza, il giorno seguente, portò alla regina una tela bianca, morbida, regolare e compatta, che sembrava un foglio di carta velina, questa ne fu felice.
"Se con questa tela sarai capace di cucire delle belle camicie, potrai regalarne una a mio figlio e sposarti con lui subito".
Anty non sapeva usare neppure ago, forbici e filo ma aveva una tenue speranza... e con sua grande gioia vide apparire una terza vecchia. Questa aveva un gran naso rosso e si chiamava la vecchia dal gran naso. Conclusero lo stesso accordo delle volte precedenti e la vecchia confezionò una dozzina di belle camicie.
Si organizzò il matrimonio. La regina non faceva che lodare l'abilità della nuora e parlava e parlava delle belle giornate che avrebbero trascorso assieme filando, tessendo e cucendo montagne di camicie e tovaglie.
A un tratto un valletto annunciò: " la zia di Sua Altezza, La Vecchia dal grande piede". Il principe fece accomodare la presunta parente della moglie. La regina incuriosita dall'aspetto della vecchia, domandò : " cara signora, come mai il suo piede è così grosso?"
"Ho passato tutta la mia vita premendo sul pedale dell'arcolaio, ecco il motivo".
Il principe preoccupato dichiarò " mia cara, no ti permetterò di passare neppure un'ora a filare".
Poco dopo entrò di nuovo il valletto ad annunciare : " La zia di Sua Altezza, la Vecchia dai grandi fianchi". Entrò la seconda vecchina, prese posto a tavola e, alla domanda della regina spiegò " Ho i fianchi tanto larghi, Maestà, perchè sono stata tutta la vita seduta davanti ad un telaio."
"Mia moglie" dichiarò il principe "da questo momento non dovrà più accostarsi ad un telaio!"
Ecco di nuovo il valletto : "la zia di sua altezza, la Vecchia dal grande naso! "annunciò.
Tutti gli invitati sogghignavano osservando il gran naso pendulo e rosso della vecchietta.
La regina chiese "cara signora, vuole spiegarci come mai il suo naso è così singolare?".
"Tutta la vita, Maestà, sono stata con la testa piegata verso il basso sul cucito ed il sangue del mio corpo è scivolato tutto nel naso."
"Moglie mia" gridò il principe " se ti vedrò con un ago in mano, scapperò da casa, lontano il più possibile".
E così fu che Anty, grazie alla sua bellezza e all'aiuto di tre bizzarre fate, riuscì a sfuggire i lavori domestici.

Anty e le tre zie. Bernardo_Strozzi_Le_tre_ParcheAnty e le tre zie. Girl-in-nature-beautiful-girl-smiling-flowers-in-the-hair-and-hands

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silena
silena
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
La bellezza innanzi tutto!!

Molto carina!

3
Lady Joan Marie
Lady Joan Marie
Viandante Storico
Viandante Storico
Molto fortunata questa ragazza!
Ha avuto l'aiuto di tre fate per sposarsi e per ricompensa avrà dal futuro marito la promessa che non farà più niente a casa!
fischio

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