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Adorazione dei Magi

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altamarea
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Viandante Affezionato
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Il periodo natalizio si sta avvicinando, perciò propongo alla vostra ammirazione il dipinto titolato “Adorazione dei Magi”,  realizzato nel 1475 circa da Pietro Cristoforo Vannucci, noto come il “Perugino”. Questa pala d’altare è visibile gratuitamente nella “Sala Alessi” (Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, in piazza della Scala) dall’1 dicembre 2018 al 13 gennaio 2019.

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Perugino: “Adorazione dei Magi”, 1475 circa, olio su tavola, 242 x 180 cm.

Quest'opera pittorica fu realizzata dal giovane Vannucci per la chiesa perugina di Santa Maria dei Servi, forse su committenza della nobile famiglia Baglioni.
 
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Perugino, L'Adorazione dei Magi, dettaglio

Nella pala d'altare l'autore si fece l’autoritratto nell’estrema sinistra della composizione: si è raffigurato  con la berretta rossa mentre guarda l’osservatore.

All’epoca Pietro, che doveva avere circa 25 anni, era giunto al termine dell’apprendistato nella bottega d’arte fiorentina del Verrocchio, insieme con quelli che sarebbero stati fra i grandi protagonisti dell’arte del Rinascimento, da Domenico Ghirlandaio a Sandro Botticelli, da Lorenzo di Credi a Leonardo da Vinci.

La scena è impostata in maniera tradizionale: sulla destra c’è la capanna della Natività;  sulla sinistra l’esiguo corteo, dovuto al formato verticale dell'opera.  Sullo sfondo, oltre il recinto del bue e l'asinello, si apre un paesaggio di rocce e colline, che dimostra nel Perugino  la conoscenza della prospettiva aerea.

A destra c’è la Vergine con il Bambino benedicente sulle ginocchia. A fianco di Maria c’è  Giuseppe, in piedi,  con le mani poggiate sul bastone.

A sinistra il magio più anziano è inginocchiato in adorazione, mentre gli altri due offrono i loro doni.

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Lady Joan Marie
Lady Joan Marie
Viandante Storico
Viandante Storico
Che bellissima opera d'arte! Grazie per averla proposta alla nostra attenzione. Ciao! saint

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altamarea
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Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Dopo la visita guidata alla pala d’altare realizzata dal “Perugino” e temporaneamente collocata  nella “Sala Alessi” (Palazzo Marino),  consiglio di attraversare la piazza per andare a vedere la mostra dedicata ai 240 anni della storia del “Teatro alla Scala”, allestita ai piani superiori del “Museo della Scala”. L’esposizione è stata inaugurata ieri, 4 dicembre, e rimarrà aperta fino al 30 aprile 2019.

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Il Teatro alla Scala. Venne costruito in 2 anni ed inaugurato il 3 agosto 1778 con un’opera di Antonio Salieri, “L’Europa riconosciuta”).

Il Teatro alla Scala (per tutti semplicemente “La Scala”) nacque dopo che nel 1776 un incendio danneggiò il teatro “Regio Ducale”, costruito a spese della nobiltà milanese e aperto al pubblico nel 1717 nell’area dove c’ è  il Palazzo Reale.

L’imperatrice Maria Teresa d’Austria permise di  edificarne uno nuovo nell’area della  trecentesca chiesa di Santa Maria, detta della Scala in onore di Beatrice Regina della Scala, della dinastia degli Scaligeri di Verona e moglie di Bernabò Visconti, duca di Milano.  

Fu l’architetto Giuseppe Piermarini (allievo di Luigi Vanvitelli, autore della reggia di Caserta) a progettare il nuovo teatro, in seguito più volte rimaneggiato.

In questa incisione settecentesca si può vedere com’era la chiesa in stile gotico  dedicata a Santa Maria, poi detta "della Scala" per commemorare la sua fondatrice, morta nel 1384.  
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Milano: ex chiesa di Santa Maria della Scala, demolita nel 1776 perché fatiscente. Sull'area venne costruito il nuovo teatro ducale, poi chiamato “Teatro alla Scala”.

L'intento iniziale della famiglia ducale era quello di riedificare una chiesa dedicata a Santa Veronica, già presente  nel luogo, ma semidistrutta e circondata dalle rovine delle case di proprietà della famiglia Della Torre, che erano state demolite alcuni decenni prima dalle truppe dell'imperatore Enrico VII (da cui la denominazione di "in caruptis" o "alle case rotte").
A lavori terminati la chiesa anziché a Santa Veronica fu  dedicata nel 1381 all'Assunzione della Vergine.  

Tutte le opere di rilievo recuperate dalla chiesa di Santa Maria della Scala vennero trasferite nella chiesa di San Fedele, vicina Palazzo Marino e alla galleria Vittorio Emanuele II.

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La "Madonna della Scala", affresco di pittore anonimo del XV secolo proveniente dalla distrutta chiesa di Santa Maria alla Scala, oggi conservata presso la chiesa di San Fedele.

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