Come avverrà il giudizio finale per i credenti delle varie religioni?
Un verso del "Corano" (45:27) dice: “Vedrai allora ogni nazione genuflessa, ogni nazione verrà chiamata al suo Libro [e verrà detto]: - Oggi verrete retribuiti di ciò che avete operato. –“
Questo verso invita ciascuna nazione a rivolgersi al suo Libro sacro, perché ciascuno verrà giudicato in base a quel Libro. Ora vi dico come avverrà il giudizio per ciascuna confessione religiosa, quindi ciascuno studi bene il proprio Libro per essere preparato.
Gli ebrei verranno giudicati in base a "Levitico" 19:18, che ordina: “Ama il tuo prossimo come te stesso.”
I cristiani verranno giudicati su queste parole: “Dunque, tutto ciò che volete che gli altri facciano a voi, anche voi fatelo a loro. Questa, infatti, è la legge e i profeti.” (Matteo 7:12)
I mormoni verranno giudicati in base al "Terzo libro di Nefi" 14:12, che dice: “Tutte le cose, dunque, che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele altresì voi a loro, poiché questa è la legge ed i profeti.”
I musulmani verranno giudicati in base al verso 5:53 del "Corano": “Gareggiate quindi nel compiere le buone opere.”
Compiere buone opere verso il prossimo significa amarlo.
I buddhisti verranno giudicati in base a "Bodhicaryavatara" 8:90: “Poiché sia tu che gli altri cercate la felicità, tratta gli altri come ti comporteresti con te stesso.”
Gli induisti verranno giudicati in base a "Srimad Bhagavatam" V:2: “Ama tutti gli esseri come te stesso.”
I taoisti verranno giudicati in base a "Il vero libro di Nan-hua" (Chuang-tzu) 174: “Nella somma urbanità non vi sono altri.”
Questo significa che gli altri siamo noi, dobbiamo trattarli come noi stessi.
I confuciani verranno giudicati in base a "L'invariabile mezzo" 13: “Chi ha il senso della lealtà e della reciprocità non è lontano dal giungere alla Via: ciò che non vuole sia fatto a sé non fa agli altri.”
Gli zoroastriani verranno giudicati in base a "I consigli di Aturpat, figlio di Mahraspand" 5 (Testi Pahlavi p. 58): “Non fare agli altri quello che non reputi buono per te.”
Come avrete notato, in tutte queste citazioni si naviga dal “non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te” al “fare agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te”.
Bisogna aggiungere, comunque, che bisogna amare Dio sopra ogni cosa, perché tutto deriva da lui.
Un verso del "Corano" (45:27) dice: “Vedrai allora ogni nazione genuflessa, ogni nazione verrà chiamata al suo Libro [e verrà detto]: - Oggi verrete retribuiti di ciò che avete operato. –“
Questo verso invita ciascuna nazione a rivolgersi al suo Libro sacro, perché ciascuno verrà giudicato in base a quel Libro. Ora vi dico come avverrà il giudizio per ciascuna confessione religiosa, quindi ciascuno studi bene il proprio Libro per essere preparato.
Gli ebrei verranno giudicati in base a "Levitico" 19:18, che ordina: “Ama il tuo prossimo come te stesso.”
I cristiani verranno giudicati su queste parole: “Dunque, tutto ciò che volete che gli altri facciano a voi, anche voi fatelo a loro. Questa, infatti, è la legge e i profeti.” (Matteo 7:12)
I mormoni verranno giudicati in base al "Terzo libro di Nefi" 14:12, che dice: “Tutte le cose, dunque, che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele altresì voi a loro, poiché questa è la legge ed i profeti.”
I musulmani verranno giudicati in base al verso 5:53 del "Corano": “Gareggiate quindi nel compiere le buone opere.”
Compiere buone opere verso il prossimo significa amarlo.
I buddhisti verranno giudicati in base a "Bodhicaryavatara" 8:90: “Poiché sia tu che gli altri cercate la felicità, tratta gli altri come ti comporteresti con te stesso.”
Gli induisti verranno giudicati in base a "Srimad Bhagavatam" V:2: “Ama tutti gli esseri come te stesso.”
I taoisti verranno giudicati in base a "Il vero libro di Nan-hua" (Chuang-tzu) 174: “Nella somma urbanità non vi sono altri.”
Questo significa che gli altri siamo noi, dobbiamo trattarli come noi stessi.
I confuciani verranno giudicati in base a "L'invariabile mezzo" 13: “Chi ha il senso della lealtà e della reciprocità non è lontano dal giungere alla Via: ciò che non vuole sia fatto a sé non fa agli altri.”
Gli zoroastriani verranno giudicati in base a "I consigli di Aturpat, figlio di Mahraspand" 5 (Testi Pahlavi p. 58): “Non fare agli altri quello che non reputi buono per te.”
Come avrete notato, in tutte queste citazioni si naviga dal “non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te” al “fare agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te”.
Bisogna aggiungere, comunque, che bisogna amare Dio sopra ogni cosa, perché tutto deriva da lui.