hakimsanai43 ha scritto:Esiste un libro dal titolo:"Seva netivot ha Torah"che significa:"I sette sentieri della Torah"di Avraham Abulafia e tratta praticamente dei sette livelli di comprensione della Torah.
Tutti i Cristiani conoscono solamente il primo livello,il più basso,che viene così descritto da Abulafia:
"Il primo sentiero racchiude la comprensione LETTERALE della Torah.
Questa è la via che si addice alla massa del popolo:uomini,donne e bambini..."
Esempio di commento(Midrash)al secondo livello:
"Quando nacque Beniamino,sua madre Rachele morì..."
Commento:"Ovviamente Rachele è la mente razionale,che deve morire quando nasce l'intuizione sovrasensibile (Beniamino)....."
Vedi...tu dici una cosa e, senza nemmeno accorgerti, metti il dito nella piaga dei cossiddetti "testi sacri".
Ognuno si arroga il diritto di dire: "la vera chiave di lettura ce l'ho io". E così nascono le "guerre di religione".
Io per esempio potrei scrivere un libro nel quale teorizzare che, oltre ai tuoi 7 livelli, ne esistono altri 3...ed arriviamo a un totale di 10. I 3 che mancano ovviamente li so interpretare solo io
Guarda....per quanto mi riguarda tutte le religioni mi lasciano piuttosto freddino. Perchè sono basate su "profeti" che raccontano cose anche bellissime, ma che non portano nessun elemento di novità vera nella umanità.
La sola religione che desta la mia curiosità è il cristianesimo perchè è la sola religione che si fonda - a detta dei suoi seguaci - su quanto segue:
1- è basata su un fatto e non su una filosofia (che i seguaci presumono sia storicamente e realmente accaduto).
2- il cuore della religione non sono delle regole da seguire o dei precetti, non è quindi "una legge" o una chiave di lettura arbitraria della realtà e della storia. Il cuore della religione è la testimonianza "di quel fatto".
3- il cristianesimo è una religione "rivelata", non è una interpretazione fantasiosa del pensiero di dio. Gesù diceva: "Non vi chiamo più servi perchè il servo non sa cosa fa il suo padrone. Ma vi ho chiamato amici perchè tutto ciò che ho udito dal padre l'ho fatto conoscere a voi." E a rivelarci la "realtà di dio" sarebbe stato nientepopodimeno che un uomo che si è dichiarato "figlio di dio", cioè della stessa natura e sostanza di dio.
4- il fatto che è il cuore del cristiensimo "è la morte e la successiva resurrezione" di quell'uomo figlio-di-dio. Senza la "realtà" della resurrezione il cristianesimo non è altro che una bella filosofia del cazzo, adatta solo a dei "cretini".
C'è un legame apparentemente interessante tra la "resurrezione di quell'uomo" e la evoluzione della vita sulla terra. In chiave evolutiva quell'uomo potrebbe essere "il primo prototipo" di una nuova specie più evoluta. Questa è ovviamente solo una mia elucubrazione ma..... Ci siamo mai chiesti come avviene in natura il passaggio da una specie a una più evoluta? Cioè...il preciso momento, cioè il primo essere vivente derivante da una scimmia e che non era più scimmia ma homo abilis?
Insomma...è un aspetto da non sottovalutare.
Detto questo....è tutto da dimostrare, ovviamente. Ed è per questo che la "storicità" di Gesù e della sua vicenda è di fondamentale importanza. Non si puo' valutare il cristianesimo prescindendo dalla realtà della vicenda storica dell'uomo Gesù. Non se ne esce. La storicità di Gesù è un nodo che va affrontato. Senza la storicità di Gesù tutto il cristianesimo - inteso come religione - crolla miseramente. E crolla miseramente anche e sopratutto se quell'uomo non è effettivamente risorto dalla morte.
E' una questione intellettualmente affascinante.