Quasi nessuno se ne accorge, ma la domanda che apre questo thread è una di quelle -ce ne sono molte altre- che chiude definitivamente il dibattito sull'esistenza di dio, a meno di non volerlo mandare avanti rifiutando pezzi di ragionamenti e a botte di logica circolare.
Procediamo con ordine:
- per sconfessare l'idea di "dio" per come essa viene tramandata attraverso la figura biblica di Gesù Cristo, non c'è nemmeno bisogno di questo genere di domande e di ragionamenti logici, perché hanno già abbondantemente provveduto i manoscritti di Qumran a dimostrare che, nella figura del presunto "figlio di dio" non c'è nessuna attendibilità storica, e quindi un'opzione ("dio secondo il nuovo testamento") è depennata;
-anche a depennare il "dio secondo il vecchio testamento", che è quella parte di scritture che la religione cristiana condivide con le altre religioni maggiori di derivazione ebraica, ci vuole poco. Stando alla domanda qui riportata, potrebbe sembrare un "dio" che fa al caso nostro -incazzoso e vendicativo- ma il punto è che si trattava di un dio largamente interventista e, come sappiamo, non sono mai state prodotte prove minimamente sostenibili, da un punto di vista scientifico, di un qualsivoglia "intervento divino", quindi va fuori anche questa opzione;
-prima di addentrarci in questioni teologicamente più serie, rimarrebbe l'opzione politeista (che include le famose 20.000 e rotte divinità indiane tanto care ad hakimansai) che, però, ad una prima occhiata non superficiale, si rivela come nient'altro che uno splendido mezzo per spiegare, in termini trascendenti, una lunga serie di fenomeni interiori o (percepiti come) esteriori all'essere umano (la rabbia, l'amore, la bellezza, la guerra, i fulmini, il fuoco, il mare ecc.). E quindi, in presenza di una risposta molto più semplice e documentata, fuori anche le divinità politeiste;
-ci sarebbe poi la teoria della "entità creatrice", ovvero un dio silenzioso e assente che è tale soprattutto perché la possibilità di comprenderlo sfugge del tutto alle capacità dell'intelletto umano. Questione irrisolvibile se non alla luce del fatto che disponiamo di ottime teorie che spiegano la "nascita" dell'universo e della vita sulla terra e che, comunque, se una cosa è totalmente incocepibile dall'intelletto umano è inutile anche solo tenerne in considerazione la possibilità perché, tanto, non saremo mai in grado nemmeno di approssimarla.
E dunque, cosa C'ERA ad Auschwitz? C'erano gli esseri umani, che sono gli unici artefici e detentori dell'esistenza di dio, in tutte le sue forme e declinazioni, con tutte le sue possibili caratteristiche ed i suoi eventuali "contrari" o "avversari"
Quindi la risposta più aderente alla realtà della domanda di partenza è che, considerando dio nell'unico modo possibile (ovvero come quell'insieme di -umanissime- caratteristiche che la cultura europea associa a questa parola) ad Auschwitz fosse dominante "tutto il contrario".
Nessun dio "trascendente" che, ovviamente, non esiste, e tutta una brigata di esseri umani al loro peggio.