Viviamo in un mondo dove i sentimenti d'amore e d'affetto per i nostri simili sembrano dimenticati.
Ciò che accade agli uomini non risprmia gli animali.
Accanto a questo dilagante disamore, si sviluppa però anche un'attaccamento morboso che porta ad umanizzare gli animali sino a privarli della loro natura.
Mi riferisco a questo

Giacchetta



Mutande



Vestitino primaverile.



Ci sono addirittura collezioni autunno inverno, capi di jenseria, collier....
si va ben oltre l'esigenza di difendere dal freddo un animale quindi.
Tutto è disponibile in coordinato con la borsa del padrone.

E' amore per gli animali questo?
o piuttosto una mancanza di rispetto e una violenza?
Non è anche uno schiaffo in faccia alla miseria?

Secondo me per voler bene ad un animale, come per voler bene ad una persona, dobbiamo "riconoscere l'altro" e non annullarlo.

Non è forse annullare un animale trattarlo come se vosse una bambola?
Non è forse una cosa che i padroni fanno per se stessi disinteressandosi dell'animale?
Non colmerà forse qualche altro tipo di vuoto l'atto di infilare mutande di pizzo al proprio cane?

Per me è una form di violenza molto sottile.
Amiamo il nostro animale in funzione di noi stessi.
Lo usiamo cioè come un prolungamento narcisistico della nostra persona, che serve a compensare mancanze o ad esibire qualità.
La violenza sta nel fatto che la nostra affezione all'animale non implica un riconoscimento dei suoi bisogni ma solo dei nostri.
Immaginate se un cane vi tenesse come animale domestico e vi obbligasse a fare i cani..... una vitaccia vero?

Concordo con Ninfa: e' una violenza conciare un animale come un bimbo piccolo.
Ho scoperto nel centro di Milano un negozio che vende indumenti per animali a prezzi folli: fan bene se c'e' il ciuccio che li compra.

quando incontro gente che addobba il proprio cane in quel modo, esprimo commenti in modo che li sentano.
Ma non sono commenti esattamente positivi (oggi sono in vena di eufemismi).

Ste cose mi fanno rabbrividire.
Povere bestiole.
I padroni sarebbero da sanzionare violentemente.