Sogni è un film pittorico, se mi passate il termine.
E' suddiviso in 8 episodi concepito ciascuno come un quadro che compone un percorso all'interno di una galleria: la vita.
I primi due episodi hanno tratteggiano un mondo antico in cui uomo e mondo sono ancora in equilibrio, in cui le tradizioni sono forti e mito e realtà sfumano l'uno nell'altro. Non a caso il protagonista è un bambino. Nel primo episodio viola il divieto della madre assistendo allo sposalizio delle Volpi e nel secondo assiste alla sofferenza di un pescheto tagliato. C'è colpa, ma c'è riparazione.
Nel terzo episodio la dimensione del mito è ancora presente ma il protagonista è un adulto. Sta scalando una montagna e lo sorprende la stanchezza. Cade nella neve ed arriva la morte nella forma di una donna candida che lo stringerebbe nell'abbraccio del gelo. L'uomo però resiste, ricordando la sua strada e gli amici vincendo la morte. Nel quarto il mito scompare e l'oltremondo entra in gioco per manifestare una rottura tra l'uomo e l'ordine delle cose. Un Generale, di ritorno dalla guerra incontra i fantasmi dei suoi soldati, preannunciati da un cane latrante. Sono giovani e non sanno di essere morti. Stanno tornando a casa, ma non possono perchè sono morti sotto i suoi comandi. Intanto la dimensione temporale d'ambientazione si fa prossima ai giorni nostri fino a giungere al presente nel quinto episodio. Il protegonista viaggia attraverso i quadri di Van gogh messo in fuga infine da uno stormo di corvi? cosa son o i corvi? Qualcosa di cupo, di agoscioso e di umano... come l'errore. Eccoci così negli episodi sesto e settimo, quelli che amo di più forse, che narrano di un catastrofico mondo atomico. Gli uomini che non hanno rispettato il loro mondo, che hanno rotto l'equilibrio dipindo nei primi quadri, si sono mutati in demoni, ad uno, due o tre corna. Questi demoni sono tormentati dai dolori che le corna provocano loro e sopravvivono l'un l'altro. I demoni con tre corna mangiano quelli con due che sono meno potenti , e quelli con due corna divorano quelli con un solo corno. La loro vita è l'inferno a cui nemmeno possono sceglere di porre fine con la morte, essendo demoni a meno che non divengano pasto di altri demoni. Rimpiangono l'esistenza umana che hanno gettato. Ricordano le occasioni sprecate e quanta bellezza passava loro intorno inavvertita. Ricordano acome hanno rotto l'armonia con gli altri uomini e con il mondo, con la menzogna, coltivando l'odio e perseguendo l'utile più cieco.
L' ottavo e ultimo episodio , è il risveglio dall'incubo in cui il film ci ha precipitato. E' l'alternativa possibile all'inferno accessibile se l'uomo compie scelte davvero umane. Il protagonista per caso giunge ad un villaggio di contadini, dove il tempo scorre lento. Quin incontra un vecchio che gli parla della follia dell’uomo e della saggezza di accettare la vita per ciò che è. Qui gli uomini muoiono anziani e i funerali sono feste, perchè ogni vita è stata ben spesa e non ci sono rimpianti.
Sono tante... tantissime le cose che possono renderci disumani.
Paradossalmente possono farlo le nostre debolezze più umane se non sappiamo riconoscere il nostro posto nel mondo e definire il limite che non è bene varcare.
Chi l'ha visto?
Se volete parlare di queste ed altre sciocchezze, sto in giro.
Dall'episodio 7: il Demone che Piange
Scena dei demoni... e tu... sei umano?
E' suddiviso in 8 episodi concepito ciascuno come un quadro che compone un percorso all'interno di una galleria: la vita.
I primi due episodi hanno tratteggiano un mondo antico in cui uomo e mondo sono ancora in equilibrio, in cui le tradizioni sono forti e mito e realtà sfumano l'uno nell'altro. Non a caso il protagonista è un bambino. Nel primo episodio viola il divieto della madre assistendo allo sposalizio delle Volpi e nel secondo assiste alla sofferenza di un pescheto tagliato. C'è colpa, ma c'è riparazione.
Nel terzo episodio la dimensione del mito è ancora presente ma il protagonista è un adulto. Sta scalando una montagna e lo sorprende la stanchezza. Cade nella neve ed arriva la morte nella forma di una donna candida che lo stringerebbe nell'abbraccio del gelo. L'uomo però resiste, ricordando la sua strada e gli amici vincendo la morte. Nel quarto il mito scompare e l'oltremondo entra in gioco per manifestare una rottura tra l'uomo e l'ordine delle cose. Un Generale, di ritorno dalla guerra incontra i fantasmi dei suoi soldati, preannunciati da un cane latrante. Sono giovani e non sanno di essere morti. Stanno tornando a casa, ma non possono perchè sono morti sotto i suoi comandi. Intanto la dimensione temporale d'ambientazione si fa prossima ai giorni nostri fino a giungere al presente nel quinto episodio. Il protegonista viaggia attraverso i quadri di Van gogh messo in fuga infine da uno stormo di corvi? cosa son o i corvi? Qualcosa di cupo, di agoscioso e di umano... come l'errore. Eccoci così negli episodi sesto e settimo, quelli che amo di più forse, che narrano di un catastrofico mondo atomico. Gli uomini che non hanno rispettato il loro mondo, che hanno rotto l'equilibrio dipindo nei primi quadri, si sono mutati in demoni, ad uno, due o tre corna. Questi demoni sono tormentati dai dolori che le corna provocano loro e sopravvivono l'un l'altro. I demoni con tre corna mangiano quelli con due che sono meno potenti , e quelli con due corna divorano quelli con un solo corno. La loro vita è l'inferno a cui nemmeno possono sceglere di porre fine con la morte, essendo demoni a meno che non divengano pasto di altri demoni. Rimpiangono l'esistenza umana che hanno gettato. Ricordano le occasioni sprecate e quanta bellezza passava loro intorno inavvertita. Ricordano acome hanno rotto l'armonia con gli altri uomini e con il mondo, con la menzogna, coltivando l'odio e perseguendo l'utile più cieco.
L' ottavo e ultimo episodio , è il risveglio dall'incubo in cui il film ci ha precipitato. E' l'alternativa possibile all'inferno accessibile se l'uomo compie scelte davvero umane. Il protagonista per caso giunge ad un villaggio di contadini, dove il tempo scorre lento. Quin incontra un vecchio che gli parla della follia dell’uomo e della saggezza di accettare la vita per ciò che è. Qui gli uomini muoiono anziani e i funerali sono feste, perchè ogni vita è stata ben spesa e non ci sono rimpianti.
Sono tante... tantissime le cose che possono renderci disumani.
Paradossalmente possono farlo le nostre debolezze più umane se non sappiamo riconoscere il nostro posto nel mondo e definire il limite che non è bene varcare.
Chi l'ha visto?
Se volete parlare di queste ed altre sciocchezze, sto in giro.
Dall'episodio 7: il Demone che Piange
Scena dei demoni... e tu... sei umano?