Tutto iniziò il 1 luglio 1974 giorno della morte di Juan Domingo Peron, leader incontrastato della scena politica argentina fin dal 1946 . Dopo la sua morte diventa presidente dell'Argentina la sua terza moglie Isabel Peró, n ma nello sgomento generale e in un clima di smobilitazione prende sempre più piede la figura di López Rega, che crea uno stato di polizia, inaugurando la fase del terrorismo con la formazione dell'Alleanza Anticomunista Argentina (detta Triple A). Nascono bande e organizzazioni paramilitari al servizio del potere politico con il fine di eseguire omicidi e sequestri degli oppositori al regime.
In un clima di sempre maggiore incertezza economica e politica i militari decidono di assumere direttamente il potere rovesciando il governo di Isabelita Perón. E' il 24 marzo del 1976 e ha inizio in Argentina la dittatura militare con il terribile triumvirato Massera (comandante della Marina), Agosti (comandante dell'Aeronautica) e Videla (comandante dell'esercito e presidente di fatto). Con il pretesto di effettuare un processo di riorganizzazione nazionale instaurano il terrorismo di Stato su grande scala. Dichiarano lo stato di assedio abrogando i diritti costituzionali, sospendono le attività politiche e di associazione, chiudendo il Congresso e proibendo i sindacati, i giornali, sequestrando attivisti politici sociali e sindacalisti oltre che alcuni guerriglieri. Si utilizza la tortura come forma sistematica per ottenere informazioni, si applica il metodo della sparizione di massa per creare paura e terrore con l'obiettivo di paralizzare i gruppi di opposizione. Si creano centri clandestini di detenzione per incarcerare i detenuti illegali, e si realizza anche un perverso sistema di appropriazione dei neonati delle detenute in stato di gravidanza.
Le modalità di sequestro erano pensate così per garantire la massima segretezza, in modo da evitare quanto verificatosi a seguito del Golpe cileno del 1973 (immagini in mondovisione e conseguente mobilitazione internazionale) e in modo da terrorizzare la popolazione, attraverso l’imprevedibilità, la rapidità e la mancata diffusione di notizie in merito alla sorte degli arrestati.
Le modalità degli arresti avvenivano molto spesso secondo veri e propri "rapimenti": squadre non ufficiali di militari arrivavano con una Ford Falcon verde scuro senza targa. Una volta arrestate, le vittime venivano rinchiuse in luoghi segreti di detenzione, senza alcun processo. La Escuela Superior de Mecánica de la Armada (ESMA), uno dei centri di detenzione attivi durante la dittatura; oltre 5.000 persone vi furono rinchiuse e solo poche centinaia ne uscirono vive. Sulla soglia del grande scantinato c’era uno striscione con su scritto "La via della felicità" e si sentivano. le radio degli aguzzini, costantemente accese ad un volume altissimo per coprire le grida insopportabili dei seviziati.Tra le torture più comuni a c’era la picana, un pungolo elettrico originariamente usato per controllare il bestiame in grado di scaricare impulsi dai 6 mila ai 15 mila volt. quando il cuore rischiava di cedere interveniva un dottore che tranquillizzava il torturato per poi dare l'ordine quando ricominciare e nel modo opportuno.
Poi i torturati, sedati con il pentotal, venivano caricati sui voli della morte e lanciati nel Rio de la Plata, oppure gettati nell'Oceano Atlantico col ventre squarciato da una coltellata affinché i loro corpi fossero divorati dagli squali.
I figli dei sequestrati venivano affidati alle famiglie dei militari.
Fonti: Varie
In un clima di sempre maggiore incertezza economica e politica i militari decidono di assumere direttamente il potere rovesciando il governo di Isabelita Perón. E' il 24 marzo del 1976 e ha inizio in Argentina la dittatura militare con il terribile triumvirato Massera (comandante della Marina), Agosti (comandante dell'Aeronautica) e Videla (comandante dell'esercito e presidente di fatto). Con il pretesto di effettuare un processo di riorganizzazione nazionale instaurano il terrorismo di Stato su grande scala. Dichiarano lo stato di assedio abrogando i diritti costituzionali, sospendono le attività politiche e di associazione, chiudendo il Congresso e proibendo i sindacati, i giornali, sequestrando attivisti politici sociali e sindacalisti oltre che alcuni guerriglieri. Si utilizza la tortura come forma sistematica per ottenere informazioni, si applica il metodo della sparizione di massa per creare paura e terrore con l'obiettivo di paralizzare i gruppi di opposizione. Si creano centri clandestini di detenzione per incarcerare i detenuti illegali, e si realizza anche un perverso sistema di appropriazione dei neonati delle detenute in stato di gravidanza.
Le modalità di sequestro erano pensate così per garantire la massima segretezza, in modo da evitare quanto verificatosi a seguito del Golpe cileno del 1973 (immagini in mondovisione e conseguente mobilitazione internazionale) e in modo da terrorizzare la popolazione, attraverso l’imprevedibilità, la rapidità e la mancata diffusione di notizie in merito alla sorte degli arrestati.
Le modalità degli arresti avvenivano molto spesso secondo veri e propri "rapimenti": squadre non ufficiali di militari arrivavano con una Ford Falcon verde scuro senza targa. Una volta arrestate, le vittime venivano rinchiuse in luoghi segreti di detenzione, senza alcun processo. La Escuela Superior de Mecánica de la Armada (ESMA), uno dei centri di detenzione attivi durante la dittatura; oltre 5.000 persone vi furono rinchiuse e solo poche centinaia ne uscirono vive. Sulla soglia del grande scantinato c’era uno striscione con su scritto "La via della felicità" e si sentivano. le radio degli aguzzini, costantemente accese ad un volume altissimo per coprire le grida insopportabili dei seviziati.Tra le torture più comuni a c’era la picana, un pungolo elettrico originariamente usato per controllare il bestiame in grado di scaricare impulsi dai 6 mila ai 15 mila volt. quando il cuore rischiava di cedere interveniva un dottore che tranquillizzava il torturato per poi dare l'ordine quando ricominciare e nel modo opportuno.
Poi i torturati, sedati con il pentotal, venivano caricati sui voli della morte e lanciati nel Rio de la Plata, oppure gettati nell'Oceano Atlantico col ventre squarciato da una coltellata affinché i loro corpi fossero divorati dagli squali.
I figli dei sequestrati venivano affidati alle famiglie dei militari.
Fonti: Varie