Lucio Musto ha scritto:.
Grazie, Soldatino di piombo
Lì per lì, non ci ho fatto caso, se non per pensare che il nickname mi riportava ad una favola della mia prima infanzia, ed ho accolto la nostra ospite con il sorriso dell'accoglienza amicale.
Ma d'un tratto, oggi, mi sono fermato, dubbioso. Ma non era, nella mia memoria, un "Soldatino di stagno"?... e mentalmente mi sono ripetuta tutta l'avventura del piccolo giocattolo e del suo disperato amore di carta.
Sissignore, era un soldatino di stagno, non di piombo!, mi ripete il mio ricordo... e vado a consultare la moderna bibbia di tutti noi: Wikipedia.
E, come sempre accade… imparo qualcosa di nuovo.
La prestigiosa fonte di informazioni mi spiega, oltre alla banalità che piombo o stagno non cambia nulla, nella storia popolare:
"""" Il soldatino di stagno ha una struttura simile a quella de La Sirenetta o La Piccola Fiammiferaia; i protagonisti, oppressi, si riscattano solo metafisicamente (nella vita dopo la morte) in virtù delle loro doti morali.
Proprio il valore morale, e in particolare il coraggio e il senso del dovere ("lo stare sull'attenti"), sono centrali in questa particolare fiaba.
Il cuore di stagno rimasto fra le braci rinforza in forma simbolica il messaggio che su tutte le difficoltà e i dolori della vita, l'amore vince (essendo eterno).
Se il tema dello sventurato e del diverso (il soldatino non a caso "storpio") sono frequenti in Andersen e si possono ricollegare genericamente agli stenti e alle difficoltà sociali della sua gioventù, qui il riferimento all'infanzia dell'autore è anche rilevabile su un piano più esplicito e letterale; i suoi giocattoli erano infatti soprattutto burattini, a cui Andersen dava vita in un proprio teatrino delle marionette. """"
quanti significati, quanti simboli erano nascosti in quella fiaba familiare, che mai io avevo colti, e mai mi avevano indicato.
In una semplice fiaba... scritta da un fabulatore, come anche a me piacerebbe d'essere.
Una fiaba per bambini, romantica e tenera, fatta per commuovere anime acerbe.
Quanto dovremmo scavare, in ogni frase detta da ciascuno di noi, e subito dimenticata, per scoprire le profondità dell'animo e dell'essere?
Scusate l'OT
Lucio Musto 15 agosto 2010
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Esistono diverse versioni della fiaba. Anche "Il soldatino di piombo". Però i finali sono leggermente diversi.
Quindi hai ragione : la fiaba originale danese, quella che ha il finale che mi affascinò nella mia fanciullezza, è proprio quella che dici tu : "Il soldatino di stagno".
Tanto è vero che appena mi sono iscritta ho tentato di cambiare il nick e, non avendo la possibilità tecnica di farlo, ho immediatamente contattato, giorni fa, la persona che può effettuare quella piccola correzione, la quale mi ha gentilmente assicurato che lo farà.
Sembra sciocco, e magari lo sarà, ma quando ho verificato che avevo attribuito il "mio" finale alla fiaba col finale, per me, sbagliato ho avvertito l'esigenza di adattare il mio nick a quello della fiaba originale.
Così ecco anche la spiegazione (per quanto possa rivestire un benchè minimo interesse) per l'eventuale prossima correzione del mio nick.
Sì, questa favola ha molte simbologie. Davvero molte.
Come, del resto, tutte le favole.