Secondo voi il dolore si può paragonare con il dolore provato da altre persone?
E’ possibile dire “Io ho sofferto più di te nella vita perché…” e dare una motivazione qualunque come per voler elevare la propria personale sofferenza a più grande di quella che puoi aver vissuto tu?
Questo thread mi nasce dalla discussione avuta con non ricordo quale utente (non di questo forum) proprio su questo argomento.
Dichiarava (ora non ricordo le parole precise) di avere probabilmente sofferto più di me in vita pur non sapendo minimamente niente di me e della mia vita.
E io mi chiedo: su quale criterio ci si può basare per giudicare il dolore altrui meno “doloroso” del proprio?
Come facciamo a decidere come una persona reagisca a determinati avvenimenti della propria vita?
Anche se ci mettessimo nei panni dell’altra persona rimarremmo sempre noi stessi, con le nostre idee, il nostro modo di vivere la vita e le situazioni, col nostro modo di risolvere i problemi, di affrontarli…non è possibile allora percepire il vero dolore altrui e giudicarlo.
Voi cosa ne pensate? Spero di non essere stata troppo contorta e di non aver creato un doppione.
E’ possibile dire “Io ho sofferto più di te nella vita perché…” e dare una motivazione qualunque come per voler elevare la propria personale sofferenza a più grande di quella che puoi aver vissuto tu?
Questo thread mi nasce dalla discussione avuta con non ricordo quale utente (non di questo forum) proprio su questo argomento.
Dichiarava (ora non ricordo le parole precise) di avere probabilmente sofferto più di me in vita pur non sapendo minimamente niente di me e della mia vita.
E io mi chiedo: su quale criterio ci si può basare per giudicare il dolore altrui meno “doloroso” del proprio?
Come facciamo a decidere come una persona reagisca a determinati avvenimenti della propria vita?
Anche se ci mettessimo nei panni dell’altra persona rimarremmo sempre noi stessi, con le nostre idee, il nostro modo di vivere la vita e le situazioni, col nostro modo di risolvere i problemi, di affrontarli…non è possibile allora percepire il vero dolore altrui e giudicarlo.
Voi cosa ne pensate? Spero di non essere stata troppo contorta e di non aver creato un doppione.