Chuang-Tzu stava per morire. I suoi discepoli volevano fargli un funerale sontuoso, ma Chuang-Tzu disse: "Ho il Cielo e la terra come bara e sarcofago, il sole e la luna come pi congiunti[2], le stelle e gli astri come perle, le diecimila creature come dolenti. Come non sarebbe perfetto il mio funerale? Che ci volete aggiungere?" "Temiamo che i corvi e gli avvoltoi ti divorino, o maestro" dissero i discepoli. "Sopra sono divorato dai corvi e dagli avvoltoi e sotto dalle grillotalpe e dalle formiche" obbiettò Chuang-Tzu. "Togliere agli uni e dare alle altre: perché questa parzialità? Considerare equo ciò che è equo per noi, impiegando ciò che non è equo per le creature, non e' equità; considerare rispondente ciò che è rispondente per noi, impiegando ciò che non è rispondente per le creature non è rispondenza. La vita è soltanto serva, lo spirito corrisponde. Di gran lunga la vista è inferiore allo spirito, eppure lo stolto s'affida a ciò che vede per accordarsi con gli altri: il suo sforzo si ferma all'esteriore. Non è da commiserare?"
[2] Il pi era il simbolo del rango del defunto, le perle venivano messe in bocca al defunto che aveva condotto una vita proba.