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Il paggismo:che cos'e'.

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The Royal
The Royal
Viandante Storico
Viandante Storico
Premetto che stavo per postare questo argomento all'interno del gia' esistente thread "Il sesso un mistero nel buio del tempo". Ma siccome il presente tema non ha una valenza specificatamente sessuale, anche se puo' presentare numerosi risvolti connessi con il sesso,ho pensato di postarlo come topic a se stante.Il paggismo e' sostanzialmente una forma di perversione che si basa su un certo tipo di atteggiamento maschile, e cioe' quello di sottoporsi all'autorita' ed al dominio di una bella donna .Cioe', da paggio, figurativamente da giullare a disposizione. E qui il tema diventa immenso e suggestivo.Che cosa possa significare per un uomo sottomettersi ad una donna, tantopiu' se bella. Naturalmente rispondo da uomo, dicendovi, che io vedo molto di buon occhio questo comportamento. E voi replicherete, che come conseguenza di quanto ho affermato in ambito di definizione, allora io dovrei essere considerato un pervertito.Non e' questo il punto. Il punto vero e' la realizzazione pratica di questo comportamento. Si tratta di una dimensione che puo' presentare o risvolti meschini o risvolti grandiosi per un uomo appunto. Meschini, poiche' la realizzazione pratica medesima potrebbe concretizzarsi in uno squallido servilismo maggiordomistico, spento e meccanico. Oppure potrebbe tradursi in uno spettacolare menage moralmente alimentato dalla sfrenata passione di un uomo per una donna, con l'uomo in continua adorazione della donna medesima e con atteggiamenti in privato letteralmente mitologici, di inginocchiamenti in adorazione verso la donna omaggiata con compiacimento maschile di una tale prestigiosa manifestazione del primato femminile medesimo. Una immagine straordinaria che da un uomo, adorante una donna da lui stimata,vorrebbe poter essere vissuta con intensita'. E naturalmente, con tutti i possibili relativi risvolti sessuali.
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Foto Wiki bdk

Il paggismo:che cos'e'. Narr_haustuer

Alla base di questo comportamento, resta comunque quel famoso assioma di fatto che ho gia' avuto modo di pronunciare altrove e cioe' che e' necessario che la donna piaccia all'uomo. Questa condizione e' a mio avviso insostituibile.Aggiungo dunque, che io personalmente non ho nessuna difficolta' a sottomettermi ad una donna alle condizioni pero',sopra citate. Conobbi un uomo, che si sottomise ad una donna. Egli era un ex-impiegato di un'azienda metalmeccanica, mentre la donna era una ricca possidente milanese. Lui era una personalita' di un gusto e di uno stile unici;portava spesso i pantaloni bianchi, una camicia a righe rosse ed un paio di Ray-Ban. Egli visse per lei fino in fondo e la loro relazione fu un apogeo di soddisfazioni in cui egli si gratifico' fino alla propria scomparsa avvenuta recentemente. Ricordo che tempo addietro lo vidi casualmente all'interno di un albergo di lusso mentre mangiava consistenti e costosissimi piatti di pesce con la consapevolezza che la sua "star"avrebbe pagato il conto. Ma non fu ne' un'umiliazione ne' un miserevole scroccamento; fu solo la condizione normale di quella circostanza.L'unico interrogativo, che a mio avviso si potrebbe porre, sarebbe quello dell'indipendenza economica dell'uomo, nel senso che se per una qualsivoglia ragione dovesse poi interrompersi questo rapporto quando l'uomo fosse in eta' avanzata, allora emergerebbe insistentemente una grossa questione di sostentamento per l'uomo medesimo, Mi avvio alla conclusione dell'introduzione postando uno struggente e poetico pezzo per pianoforte, che ho gia' proposto nella discussione gli Dei dell' Eternita'. Esso evoca tutto lo struggimento di una tale remota incontrollabile passionalita'.



Ultima modifica di The Royal il Dom 3 Apr 2011 - 22:13 - modificato 1 volta.

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NinfaEco
NinfaEco
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
BeautyfulSuina Ho messo su la moka e ho letto questo 3d.
Non aspettavo altro....
ser mi va il caffè nel fuoco è colpa tua Sorriso Scemo

The Royal ha scritto: Il paggismo e' sostanzialmente una forma di perversione che si basa su un certo tipo di atteggiamento maschile, e cioe' quello di sottoporsi all'autorita' ed al dominio di una bella donna .Cioe', da paggio, figurativamente da giullare a disposizione.

Anche di un bell'uomo.
Mesi fa trovai un elenco on line delle perservioni principali,
e mi ci riconobbi.

Che cosa possa significare per un uomo sottomettersi ad una donna, tantopiu' se bella. Naturalmente rispondo da uomo, dicendovi, che io vedo molto di buon occhio questo comportamento. E voi replicherete, che come conseguenza di quanto ho affermato in ambito di definizione, allora io dovrei essere considerato un pervertito


no, io no assolutamente... ma capisco cosa dici. Nella nostra cultura, la maschilità è identificata con l'atto attivo-aggressivo della conquista, intesa come sottomissione e possesso. E' una grave automutilazione questa per l'uomo, che restinge la gamma dei sentimenti a cui accedere e dei piaceri di cui godere, riducendosi ad un fewssacchioto che agita nell'aria il suo spadino contro nemici inesistenti per il timore di faare la figura del pirla. Niente è meno virile di un uomo che mutila una donna e la sua liberta perchè la sua vigliaccheria lo ha mutilato.

Il punto vero e' la realizzazione pratica di questo comportamento. Si tratta di una dimensione che puo' presentare o risvolti meschini o risvolti grandiosi per un uomo appunto. Meschini, poiche' la realizzazione pratica medesima potrebbe concretizzarsi in uno squallido servilismo maggiordomistico, spento e meccanico. Oppure potrebbe tradursi in uno spettacolare menage moralmente alimentato dalla sfrenata passione di un uomo per una donna, con l'uomo in continua adorazione della donna medesima e con atteggiamenti in privato letteralmente mitologici, di inginocchiamenti in adorazione verso la donna omaggiata con compiacimento maschile di una tale prestigiosa manifestazione del primato femminile medesimo. Una immagine straordinaria che da un uomo, adorante una donna da lui stimata,vorrebbe poter essere vissuta con intensita'.

Dici bene, ma le cose che poni in contrasto non lo sono.
Paggismo è la devozione di Dante a Beatrice, esattamente come le altre cose da te dette. Cambia solo il livello di sublimazione del piacere. Soggetti con strutture di personalità idealizzanti, adoreranno la donna in una cattedrale, gente più grufolante si farà calpestare dai tacchi a spillo.
Piuttosto, a me hai fatto venire in mente una cosa.
Prima ho detto che nella nostra cultura l'uomo conquista-possiede e domina.... ma nella nostra cultura c'è effettivamente anche l'immagine della donna da adorare. Tale donna è sempre bella e brilla in virtù, cioè è sublimata. Da lei e' rimosso l'elemento erotico, o meglio è intensamente presente ma come altro. Cosa ti fa pensare? a me fa pensare che essendo l'uomo tale perchè conquista-possiede e domina attraverso il sesso, deve difendere il suo dominio non tanto dalla donna in se ma dal desiderio sessuale con cui lei lo legherebbe. Desiderare è essere in balia di chi desideriamo e significa dargli potere. Non a caso quei tipi di donna sono demonizzati, gli altri angelicati. La figura culturale del paggismo è devozione alla donna che è così pura ed elevata da liberare l'uomo conquistatore e dominatore per obbligo dal rischio di divenire schiavo attraverso il suo desiderio.
Per favore dimmi cosa ne pensi.


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The Royal
The Royal
Viandante Storico
Viandante Storico
NinfaEco ha scritto:

Per favore dimmi cosa ne pensi.


Ciao, Ninfa. Onoratissimo di questa presenza. Ascoltami gentilmente. Devo assentarmi per lavoro. Ti rispondero' nel tardo pomeriggio-serata. Ci sara' moltissimo da dire.

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NinfaEco
NinfaEco
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
imbarazzo ok, mio re.

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The Royal
The Royal
Viandante Storico
Viandante Storico
NinfaEco ha scritto:

Anche di un bell'uomo.
Mesi fa trovai un elenco on line delle perservioni principali,
e mi ci riconobbi.

Se ben intendo, e correggimi tu parleresti anche di una forma di paggismo al femminile? Nel senso di una donna che si sottometta ad un bell'uomo, oppure intenderesti un caso di (omosessualita')?, Cioe' un uomo che si sottometta ad un altro? E possa sottomettersi anche con una valenza non sessuale? Ti preciso che io intendevo la sottomissione uomo verso donna con potenzialita' sessuali. La sottomissione uomo-uomo nel mio caso e' disustosa e ridicola. Ma se focalizzi di piu' approfondiamo.


NinfaEco ha scritto:

no, io no assolutamente... ma capisco cosa dici. Nella nostra cultura, la maschilità è identificata con l'atto attivo-aggressivo della conquista, intesa come sottomissione e possesso. E' una grave automutilazione questa per l'uomo, che restinge la gamma dei sentimenti a cui accedere e dei piaceri di cui godere, riducendosi ad un fewssacchioto che agita nell'aria il suo spadino contro nemici inesistenti per il timore di faare la figura del pirla. Niente è meno virile di un uomo che mutila una donna e la sua liberta perchè la sua vigliaccheria lo ha mutilato.

Se mi chiarisci meglio mi fai un favore: nella sottomissione uomo verso la donna vedresti altre valenze non sessuali? Si possono benissimo vedere altre valenze non sessuali, nella sottomissione uomo verso donna, ed io potrei esserne fautore......quali sarebbero gli altri piaceri a cui alludi ? Forse parli di un atteggiamento riduttivo dettato dal fatto che l'uomo dovrebbe per forza ostentare la propria virilita'?


NinfaEco ha scritto: Dici bene, ma le cose che poni in contrasto non lo sono.
Paggismo è la devozione di Dante a Beatrice, esattamente come le altre cose da te dette. Cambia solo il livello di sublimazione del piacere. Soggetti con strutture di personalità idealizzanti, adoreranno la donna in una cattedrale, gente più grufolante si farà calpestare dai tacchi a spillo.

Okay, perfetto.


NinfaEco ha scritto:

Piuttosto, a me hai fatto venire in mente una cosa.
Prima ho detto che nella nostra cultura l'uomo conquista-possiede e domina.... ma nella nostra cultura c'è effettivamente anche l'immagine della donna da adorare. Tale donna è sempre bella e brilla in virtù, cioè è sublimata. Da lei e' rimosso l'elemento erotico, o meglio è intensamente presente ma come altro. Cosa ti fa pensare? a me fa pensare che essendo l'uomo tale perchè conquista-possiede e domina attraverso il sesso, deve difendere il suo dominio non tanto dalla donna in se ma dal desiderio sessuale con cui lei lo legherebbe. Desiderare è essere in balia di chi desideriamo e significa dargli potere. Non a caso quei tipi di donna sono demonizzati, gli altri angelicati. La figura culturale del paggismo è devozione alla donna che è così pura ed elevata da liberare l'uomo conquistatore e dominatore per obbligo dal rischio di divenire schiavo attraverso il suo desiderio.
Per favore dimmi cosa ne pensi.



La figura culturale del paggismo è devozione alla donna che è così pura ed elevata da liberare l'uomo conquistatore e dominatore per obbligo dal rischio di divenire schiavo attraverso il suo desiderio.

In questa tua asserzione ,mi sembra, starebbe l'interpretazione tua e beninteso probabilmente vicina alla valenza che comunemente la cultura attribuisce al paggismo, cioe' una sorta di dimensione purificartrice di un rapporto di adorazione che appunto per limiti , secondo te, della nostra cultura, dovrebbe accantonare la componente sessuale, per lasciare spazio alla sublimazione sentimentale e spirituale. In altre parole ancora, l'accezione del paggismo, sarebbe una accezione sostanzialmente ipocrita e stereotipa. Si' Ninfa, potrebbe essere come dici tu, anzi, forse lo e', tuttavia ribadisco che , e qui adesso riascolterei il tuo parere, nell'impostazione di fondo del topic io vedrei il paggismo non solo come una sorta di sottomissione spirituale dell'uomo alla donna, ma anche fisico-sessuale, secondo la mia visione. L'uomo cioe' a disposizione della donna osannata. Vorrei pero' precisare che, e parlo sempre da uomo in un rapporto uomo -donna, quando nella mia concezione un uomo si sottomette alla donna in realta' sta godendo di quel gesto, proprio perche' l'ammira.Secondo me l'atteggiamento della sottomissione, comporta uno sdoppiamento della personalita' maschile:da una parte, una componente di passivita' dominata, ovvero la sottomissione vera e propria, dall'altra, velatamente, il godimento di quell'atteggiamento che intimamente viene interpretato e vissuto dall'uomo come un modo per" possedere" idealmente la "star"ammirata rielaborando intimamente in chiave attiva la sottomissiione da lui subita. Aggiungo un ulteriore esempio a proposito di quel mio amico che si sottomise.In realta' egli pur nella sottomissione, riusciva ad avere atteggiamenti decisamente virili ed intraprtendenti.Ne ebbi un esempio capolavoro un pomeriggio, quando mi trovai ad osservarli in un negozio di frutta e verdura. Lei si trovava a disagio a scegliere ed a chiedere, ed allora lui intrevenne dicendo;"Allora, dai, cosa vuoi" ed intanto inizio' a prender in mano taluni tipi di verdura. Era solo un esempio: egli non era per nulla un elemento passivo, pur subendo.Ma credo che potrebbe esserci ancora molto da dire. BeautyfulSuina

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NinfaEco
NinfaEco
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
The Royal ha scritto:

Se ben intendo, e correggimi tu parleresti anche di una forma di paggismo al femminile? Nel senso di una donna che si sottometta ad un bell'uomo, oppure intenderesti un caso di (omosessualita')?, Cioe' un uomo che si sottometta ad un altro? E possa sottomettersi anche con una valenza non sessuale? Ti preciso che io intendevo la sottomissione uomo verso donna con potenzialita' sessuali. La sottomissione uomo-uomo nel mio caso e' disustosa e ridicola. Ma se focalizzi di piu' approfondiamo.

Non per ora ho sempre avuto solo spinte eterosessuali, anche se in un' occasione la cosa mi è dispiaciuta.
Intendo una donna che si sottomette ad un uomo che lo merita, il che in un ottica femminile rende la bellezza accessoria.
E' una cosa che mi piace, ma non mi piace a prescindere. Non chiedo altro e sono felice così, ma l'uomo deve ottenere la mia resa. Se mi arrendessi per scelta non otterrei alcuna soddisfazione. Vivo il tutto come una sorta di abbandono di me attraverso l'amore... come accade per la dissoluzione della volontà nel nulla nelle filosofia orientale. Mi sento immensa, ma come l'aria. Senza il peso del mio io che è un grandissimo stronzo, depresso, ossessivo ed egocentrico... sempre insicuro e severo nel giudicarmi. La devozione ad un Re è una liberazione. Oltretutto un Re va meritato e questo mi migliora. Che ciò sia perverso o meno non mi interessa, perchè le cose più belle della vita lo sono. Sono conflittuali, assurde, violente e carnali: pensa alla nascita ad esempio.

Se mi chiarisci meglio mi fai un favore: nella sottomissione uomo verso la donna vedresti altre valenze non sessuali? Si possono benissimo vedere altre valenze non sessuali, nella sottomissione uomo verso donna, ed io potrei esserne fautore......quali sarebbero gli altri piaceri a cui alludi ? Forse parli di un atteggiamento riduttivo dettato dal fatto che l'uomo dovrebbe per forza ostentare la propria virilita'?
L'ultima. L'uomo limita se stesso a causa dell'ossessione di possedere, sottomettere e dimostrare.
Una cosa analoga avviene nel sesso: pochi uomini sanno attentere e godere del desiderare e ancor meno scoprono che non è una sola parte del loro corpo a sentire.






]b]La figura culturale del paggismo è devozione alla donna che è così pura ed elevata da liberare l'uomo conquistatore e dominatore per obbligo dal rischio di divenire schiavo attraverso il suo desiderio.[/b]
[justify]
In questa tua asserzione ,mi sembra, starebbe l'interpretazione tua e beninteso probabilmente vicina alla valenza che comunemente la cultura attribuisce al paggismo, cioe' una sorta di dimensione purificartrice di un rapporto di adorazione che appunto per limiti , secondo te, della nostra cultura, dovrebbe accantonare la componente sessuale, per lasciare spazio alla sublimazione sentimentale e spirituale. In altre parole ancora, l'accezione del paggismo, sarebbe una accezione sostanzialmente ipocrita e stereotipa
.

No, questa è una tua interpretazione...in un immagine culturale non c'è ipocrisia.
essa modula a livello collettivo una tra le molte figure possibili per dare voce ad un bisogno.
In questo caso è un bisogno di sicurezza di fronte al potere che la donna ha sull'uomo per il fatto che lui la desidera.
La donna angelicata è un immagine sorta per contenere tale paura, al pari di altre apparentemente d'opposto segno.

Vorrei pero' precisare che, e parlo sempre da uomo in un rapporto uomo -donna, quando nella mia concezione un uomo si sottomette alla donna in realta' sta godendo di quel gesto, proprio perche' l'ammira.Secondo me l'atteggiamento della sottomissione, comporta uno sdoppiamento della personalita' maschile:da una parte, una componente di passivita' dominata, ovvero la sottomissione vera e propria, dall'altra, velatamente, il godimento di quell'atteggiamento che intimamente viene interpretato e vissuto dall'uomo come un modo per" possedere" idealmente la "star"ammirata rielaborando intimamente in chiave attiva la sottomissiione da lui subita.

Hai mirabilmente descritto una componente del piacere femminile in questa immagine.
Vedi che se non temete per la vostra faccia potete capire?

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xmanx
xmanx
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
Uhm...riflessione interessante. Su quanto detto da te...nessun commento. Ognuno vive come meglio crede.

Per quanto riguarda me....detesto visceralmente ogni forma di sottomissione.
E per quanto riguarda il fatto di inginocchiarsi...è possibile ed anche auspicabile...senza per questo esserne sottomesso. sadness

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The Royal
The Royal
Viandante Storico
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Scusatemi ma replichero' volentieri stasera per ragioni di tempo. Grazie. BeautyfulSuina

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The Royal
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Viandante Storico
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NinfaEco ha scritto:

Intendo una donna che si sottomette ad un uomo che lo merita, il che in un ottica femminile rende la bellezza accessoria.

Benissimo. Prendo atto di questa tua impostazione. Peraltro possibilissima. Se non ti domando troppo, potresti brevemente illustrarmi quali sarebbero le componenti che renderebbero meritevole ai tuoi occhi un uomo per quanto riguarda tale atteggiamento? Grazie.

NinfaEco ha scritto:E' una cosa che mi piace, ma non mi piace a prescindere. Non chiedo altro e sono felice così, ma l'uomo deve ottenere la mia resa. Se mi arrendessi per scelta non otterrei alcuna soddisfazione. La devozione ad un Re è una liberazione. Oltretutto un Re va meritato e questo mi migliora. Che ciò sia perverso o meno non mi interessa, perchè le cose più belle della vita lo sono. Sono conflittuali, assurde, violente e carnali:


Quindi, mi sembra di capire che tu concepisca la tua potenziale sottomissione ad un uomo, un Re, come il risultato finale di una battaglia-conquista che egli avesse propugnato nei tuoi confronti,cioe', mi sembrerebbe ancora di intendere che vorresti essere sottomessa con la forza argomentale e dialettica, una battaglia di valori e principi che egli avesse condotto nei tuoi confronti e che alla fine avessero preso il sopravvento su di te. Ed a sua volta, questa sottomissione potrebbe anche poi avere altri risvolti. E' un'impostazione. Devo pero' rilevare che per quanto riguarderebbe il mio caso, la sottomissione sarebbe una scelta: cioe' qualora io riscontrassi in una donna spunti performantici della sua personalita' e del suo fisico, sceglierei di sottomettermi, poiche' ne avrei piacere a tutti i livelli. Mi permetto altresi' di farti osservare a livello puramente discorsivo, s'intende, e con tutta pacatezza, che una donna che tentasse nei miei confronti atteggiamenti di supremazia con comportamenti viriloidi, ebbene preciso:potrebbe andare nel segno solo se mi fosse gradita come persona ed avesse quella carica erotica che io sento sotto pelle. Se una donna dovesse tentare un'azione di sopraffazione nei miei confronti essendomi antipatica, i risulatati sarebbero disastrosi. Ti faccio un esempio. Avevo simpatizzato con tanto di corteggiamento una conoscente venditrice di mercato piu' alta di me e con fisico da gladiatore. Roba da infarto. Stravedevo per lei. Un giorno le dissi "Facciamo una prova di pugilato"e lei che stava davanti a me si contrasse per misurarmi un destro da ring, ma io mi scansai subito al pensiero di quello che sarebbe successo se quel cazzotto vero fosse arrivato. Me lo misuro' soltanto, Ma c'era da aver paura. E mi sorrise. Quindi ,la mia sottomissione sarebbe una scelta verso la donna che io venererei. La tua sarebbe un cedimento finale al merito. E' cosi?

NinfaEco ha scritto:L'ultima. L'uomo limita se stesso a causa dell'ossessione di possedere, sottomettere e dimostrare.
Una cosa analoga avviene nel sesso: pochi uomini sanno attentere e godere del desiderare e ancor meno scoprono che non è una sola parte del loro corpo a sentire.
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Tieni presente che quanto tu stai evidenziando, e' vero, ma e' anche nel dna di un uomo.Potrebbe essere quella componente di libido di fondo che ci porta ad una forma di velata sopraffazione. Direi ancora attenzione su un punto. Esisterebbe anche il complesso di lucifero, ovvero la convinzione che si possa dominare una persona facendole del male. Qui, male,verrebbe a mio avviso inteso sempre come una minaccia a sfondo sessuale accompagnata da sguardi intimidatori ed atteggiamenti di torpiloquio propugnati nell'intimita'. E questo innescherebbe tutto un'altro piano di analisi........


NinfaEco ha scritto:

No, questa è una tua interpretazione...in un immagine culturale non c'è ipocrisia.

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NinfaEco,su questo fatto io dissentirei ma non vorrei insistere piu' di tanto.Per non essere ipocriti culturalmente bisognerebbe che nel momento in cui venga concepita una qualsivoglia impostazione culturale, lo si facesse sempre tenendo conto di quella componente egoistica di fondo dell'essere umano. Si propone magari una concezione altruistica nutrendo l'interesse personale. Ma e' solo un esempio e ripeto non ne sono proprio sicuro.

NinfaEco ha scritto:
The Royal ha scritto: Vorrei pero' precisare che, e parlo sempre da uomo in un rapporto uomo -donna, quando nella mia concezione un uomo si sottomette alla donna in realta' sta godendo di quel gesto, proprio perche' l'ammira.Secondo me l'atteggiamento della sottomissione, comporta uno sdoppiamento della personalita' maschile:da una parte, una componente di passivita' dominata, ovvero la sottomissione vera e propria, dall'altra, velatamente, il godimento di quell'atteggiamento che intimamente viene interpretato e vissuto dall'uomo come un modo per" possedere" idealmente la "star"ammirata rielaborando intimamente in chiave attiva la sottomissiione da lui subita.

Hai mirabilmente descritto una componente del piacere femminile in questa immagine.
Vedi che se non temete per la vostra faccia potete capire?


Mah....dunque Ninfa lascio a te la responsabilita' culturale di quest'ultima tua constatazione.Ragionando un attimo terra terra, non temo di perdere la faccia ammettendo o meno un atteggiamento attivo o passivo quando sono al cospetto di una donna che mi abbia avvinto.Dovro' prossimamente proporre un post sul tema del sesso uomo-donna, sto pensando se collocarlo ne Il Sesso un mistero nel buio del tempo, oppure farne un topic a parte. La tua presenza sara' determinante. Sei hai altri spunti in questo momento sul presente tema.....

xmanx ha scritto:Uhm...riflessione interessante. Su quanto detto da te...nessun commento. Ognuno vive come meglio crede.

Per quanto riguarda me....detesto visceralmente ogni forma di sottomissione.
E per quanto riguarda il fatto di inginocchiarsi...è possibile ed anche auspicabile...senza per questo esserne sottomesso. sadness


Xmanx , non so se tu ti riferisca a me od a Ninfa. Considera, che qualora ti riferissi a me, il mio concetto di sottomissione ha la valenza illustrata e cioe' fortemente attiva.Non a caso il paggismo viene considerato come un risvolto del sadismo, cioe' la persecuzione verso un'altra persona portata a livelli tali da trasformarsi in sottomissione. Un passaggio complesso.
BeautyfulSuina

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