A partire da queste emozioni, se ne articolano altre, dette emozioni complesse come l'imbarazzo, la vergogna, il senso di colpa, l'invidia, la gelosia e il disprezzo. Questo tipo di emozioni sono legate al modo in cui il soggetto si relaziona all'ambiente e alle strategie adottate per far fronte ai problemi sollevati da questo rapporto. In altre parole, hanno valore adattivo.
Soffermiamoci ora sul disprezzo.
Il disprezzo verso un altro individuo è provocato da comportamenti che violano una norma fondamentale per il soggetto perchè la utilizza per organizzare e gestire la propria vita. Questa norma può essere morale, legata alle regole della società, può riguardare i rapporti personali ecc.
Affermare che provare disprezzo è una forma di adattamento e che l'emozione del disprezzo ha valore adattivo, significa dire che disprezzando il soggetto riesce ad arginare un evento potenzialmente destabilizzante perchè minaccia ciò che sostiene la sua vita. Il disprezzo consente cioè di gestire l'impatto emotivo delle relazioni, consente di modulare le relazioni in modo che risultino più funzionali ai propri bisogni, consente il mantenimento di una norma di vita, il confronto con la norma maggioritaria e con le norme "alterntive".
E' strano come appaiano molte cose solo cambiando prospettiva. Un'emozione giudicata negativamente si rivela molto utile all'economia psichica, mentre l'incapacità di utilizzarla si rivela dannosa in molti casi.
Quali sono gli oggetti del vostro disprezzo?
Che rapporto avete con questa emozione?