Da sempre gli animali accompagnano la vita dell'uomo e da sempre l'uomo li ha trasformati in paradigmi per la sua azione, protagonisti dei suoi miti e simboli di determinate caratteristiche divine e umane. Gli animali, anche quelli più piccoli e anche quelli addomesticati, rappresentano l'istinto e la pulsione, una dimensione ancestrale che riavvicina l'uomo alla sua natura e a una dimensione più ampia di Natura e Divino non mediata culturalmente. Gli animali sono proprio il trait d'union tra la dimensione materiale e quella spirituale e in quasi tutti (almeno quelli più conosciuti) l'uomo ha saputo individuare qualità e virtù.
Perchè queste attribuzioni? Chissà cosa ne pesano gli animali della nostra fervida fantasia
Perchè queste attribuzioni? Chissà cosa ne pesano gli animali della nostra fervida fantasia
Aquila - In tutte le tradizioni culturali l’aquila è simbolo di potenza e forza positiva, spesso icona del potere di regnanti ed eroi. Nella mitologia greca è animale sacro a Zeus e affianca il suo trono ad ali spiegate. In quella indiana Garunda è l’aquila cavalcata da Vishnu, mentre per gli Egizi è il simbolo geroglifico di Ba, quella parte dell'essere umano destinata alla vita eterna. Nella simbologia cristiana rappresenta l'Evangelista Giovanni, mentre nell'antica Roma era il simbolo di tutto l'Impero, in quanto segno di dominio e legalità. Grazie alla sua capacità di volare e librarsi nei cieli più alti, il re di tutti gli uccelli partecipa dell'energia del sole, che può guardare senza accecarsi. Simbolo di potenza cosmica, rappresenta tutto ciò che si eleva dal mondo materiale verso il mondo spirituale, dalla morte alla vita. Spesso opposta al serpente in una coppia di forze complementari, quando l'aquila divora il rettile incarna il trionfo del bene sul male.
Avvoltoio - La sua caratteristica di saprofago, animale che si nutre di carcasse e animali già senza vita, ha fatto di questo uccello l'incarnazione della morte stessa, ma già in una prospettiva di resurrezione delle anime. In Egitto è collegato a Iside, nel suo ruolo di dea che conduceva le anime nell'Aldilà. Per buddisti tibetani e parsi indiani il grifone è alla base del rito della sepoltura celeste. Nella nostra cultura, la sua attitudine saprofita rende l'avvoltoio il sinonimo di chi approfitta delle disgrazie altrui. In realtà, ribaltando la prospettiva, potrebbe essere visto come utilissimo spazzino contrario allo spreco.
Balena - Forma rotonda, bocca immensa, natura pacifica, mammifero che partecipa della vita dei pesci, nei silenzi delle profondità marine della grande Madre Terra: nessun altro animale poteva incarnare meglio la “matrice”, che in termini esoterici rappresenta il luogo sacro cui ha inizio la vita. Agente trascendente e vettore di iniziazione, la balena compare in numerosi miti come la storia biblica di Giona, che entra nel suo ventre per poi uscirne, in un evidente viaggio di morte e rinascita. Nel Bestiario d'amore, la balena rappresenta il mistero imperscrutabile legato alla natura femminile e alla sua capacità di generare la vita. Proprio per questo personaggi come Giobbe, il Capitano Achab e Pinocchio traggono dall'incontro con il grande “mostro” marino un cambiamento che dà senso all'esistenza. Per i Maori, infine, la balena è lo spirito guardiano che veglia sull'incolumità di chi va per mare.
Camaleonte - Nessun altro animale interpreta la capacità di cambiare, trasformarsi e sublimare materia e spirito. Il suo nome deriva dal greco e significa “leone che si trascina per terra”, per la sua criniera certo, ma soprattutto per la sua forza intrinseca di adattamento e dissimulazione. Anche lui, come altri colleghi del regno animale, è considerato un animale “psicopompo”, con il compito cioè di guidare le anime nell'Aldilà, anche per il suo intrinseco valore di “mutevolezza”. Nel linguaggio odierno, il suo significato non è sempre positivo e diviene metafora di chi cambia idea a seconda della convenienza del momento.
Cervo - Le corna che si rinnovano ciclicamente e che somigliano ai rami di un albero fanno del cervo il simbolo della rigenerazione e dell'unione tra forze superiori e quelle terrene. Simbolo di longevità e rinascita, nel mito greco di Ciparisso da un cervo morente nasce un cipresso, simbolo di immortalità e vita eterna e per questo utilizzato anche come decoro nei nostri cimiteri. Sempre nella mitologia ellenica, questo animale è associato a divinità della purezza e della luce come Atena e Apollo dio del Sole. L'elemento della luce ricorre anche in altri miti antichissimi della civiltà indoeuropea, in cui il cervo è creazione e civilizzazione opposto alla cieca forza generatrice del toro. Il suo significato si ribalta completamente nella tradizione nordica, per la quale il cervo è il principio malefico che tenta di distruggere l’albero della vita. Decisamente più prosaico il significato del nostro linguaggio corrente, che associa le corna del cervo al tradimento e che ne fa dunque una metafora di persona dal partner infedele.
Delfino - Praticamente tutte le culture attribuiscono al delfino un significato positivo. Simbolo di purezza, innocenza e bontà, questo mammifero acquatico è il salvatore dei naufraghi e sempre pronto ad aiutare l'uomo contro le forze occulte del male. Anche a questo animale viene attribuito il ruolo di guida delle anime nel regno dei Morti, come nel mito cretese dell'Isola dei Beati. Per i Cretesi i delfini erano vere e proprie divinità, per gli Egizi erano un attributo di Iside, in quanto protettrice dei defunti, per i Cristiani il delfino è Cristo stesso, in quanto simbolo di trasformazione spirituale dell'uomo nel divenire divino. L'assonanza tra la parola greca per delfino e la parola greca per il grembo materno, ne ha fatto anche una metafora della forza creatrice femminile, nel mitraismo simboleggia Mitra in quanto luce, mentre per i Celti era il potere delle acque.
Leone - Il leone è universalmente il re degli animali, simbolo di forza e saggezza, ma anche di istinti indomabili di possesso e predominio dei sensi. È comunque un animale legato alla luce e al Sole, in quanto segno zodiacale estivo per eccellenza. Simbolo di coraggio, regalità e sapienza, il leone è anche uno degli animali che guidano un percorso iniziatico: nello specifico, il leone è l’ardore e la forza con cui si dominano gli istinti e si prosegue sulla via della luce. Nell'iconografia cristiana, il Leone è l'evangelista Marco e non ha caso è il simbolo della città di Venezia di cui San Marco è patrono.
Lupo - Il lupo è un animale che ricorre in moltissime tradizioni mitologiche, con il ruolo ambivalente di predatore spietato e fedelissimo animale da branco. Più che aggredire l'uomo, il lupo aggredisce il bestiame ma questo lo rende ugualmente temibile. Nell'antico Egitto rappresenta il guerriero dio Anubis, nell'antica Roma è l'animale che nutrì Remo e Romolo, primo re della futura Città Eterna. In Siberia rappresenta la fecondità, mentre in Mongolia è l’antenato del conquistatore Gengis Kan.Nei paesi scandinavi il lupo bianco Fenrir era il simbolo del dio della vittoria Tyr, mentre l’astrologia tradizionale pone questo animale sotto l’influenza di Marte e Saturno. Un discorso a parte merita il lupo come simbolo di forze occulte che si impossessano anche degli uomini e li trasformano in licantropi, forse in quanto animale in grado di vedere nell'oscurità.
Serpente - Il serpente è uno degli animali più spesso “praticati” dalle religioni: dal simbolo del male e della tentazione nella tradizione ebraico-cristiana, al simbolo della madre terra venerato da induismo e buddismo, tanto che l'Illuminato medita protetto da un cobra: l'istinto che aiuta a scrutare l'inconscio. Simbolo fallico per il padre della psicanalisi Sigmund Freud, per l'araldica il rettile strisciante simboleggia varie cose: l'astuzia, il dominio, l'eternità, la medicina e la prudenza. Nelle società matriarcali le divinità femminili sapevano gestire i serpenti, che rappresentavano la saggezza dell’istinto quando non è distorto dalla mente, mentre con l'avvento delle società patriarcali i serpenti semplicemente si sopprimono: al “sentire” si sostituisce pressoché completamente il “pensare”, all'istinto la razionalità. Nel nostro comune parlare un serpente è un traditore, un essere infido di cui non fidarsi minimamente.
Scimmia - Intelligenza, furbizia, potere ammaliatore: sono tante le qualità attribuite alla scimmia dalle culture di antico Egitto, Cina e Tibet. La sua somiglianza con l'essere umano la rende simbolo dei suoi aspetti più primitivi, liberi e istintuali: sfrenatezza, mancanza di limiti e ragionevolezza, anche in ambito sessuale. Questa vicinanza all'inconscio profondo l'ha portata anche a essere assimilata al demonio.
Tigre - Inequivocabilmente potente, la tigre è in grado di evocare l'energia creatrice ma anche la natura distruttrice. In ogni caso è innegabile il suo legame con l'Assoluto. In accezione positiva questo felino è il simbolo della forza in grado di accrescere la potenza di colui al quale si accompagna. In accezione negativa, può anche arrivare a rappresentare le potenze infernali e distruttrici, magari presenti in natura stessa. Nella mitologia greca è associata al dio titanico Dioniso, che aveva un carro trainato da quattro tigri. Nell'iconografia cinese dell'inferno, invece, la tigre divora le anime di coloro che tentano di oltrepassare la porta dei ritornanti e dunque mantiene intatti i confini, con una precisa funzione purificatrice.