Magonzo ha scritto: doctor faust ha scritto:
Faust, mi esprimo in termini semplici:
le "opportune differenze" ipotizzate dalla genetica ottocentesca erano minime, mentre quella attuale ha dimostrato essere quasi infinite, annullando a priori ogni ipotesi determinista, perché la matrice di eventi interrelati - genetici da soli, ai quali poi vanno aggiunti quelli ambientali - e relativo albero viaggia su numeri troppo elevati di possibilità;
Non so di cosa tu stia parlando...
Nell'ottocento era 4 gatti a credere nell' evoluzione darviniana, anche fra gli studiosi di scienze naturali.
E' da notare che la pubblicazione dell'Origine delle specie 1859, che risultò blasfema per i più e vari furono i tentativi di screditarla, scardinò la tesi creazionista e fissista.
Si basava su alcuni assunti:
i punti principali su cui è basata la teoria evoluzionistica di Darwin sono: variabilità dei caratteri, eredità dei caratteri innati, adattamento all'ambiente, lotta per la sopravvivenza, selezione naturale ed isolamento geografico. e in aggiunta:
Darwin immaginò inoltre la possibilità che tutte le specie viventi discendessero da un antico progenitore comune. Le moderne prove del DNA sostengono questa idea.Il concetto di ereditarietà venne poi raffinato con la conoscenza dei lavori di Mendel, sui caratteri dominanti e recessivi.
I lavori di Cavalli Sforza e compagni hanno portato la genetica agli attuali livelli, e la rivalutazione di cio' che il buon senso popolare ha sempre saputo. Ovvero, che i figli somigliano ad uno dei due rami di discendenza in modo piu marcato, e ci somigliano sia morfologicamente e psichicamente. [sei tutto tua madre! sei tutto tuo nonno!...]
Invece nel mondo scientifico questa semplice osservazione era stata abolita dell'evoluzione storica della scienza, costretta alla radice da vincoli religiosi tradizionali, e dai cappi che costringevano i ricercatori a mascherare le evidenze, se non a negarle.
Ecco perchè concetti come indole e temperamento erano caduti in disuso fra gli scienziati.
nell'ottocento, a partire dall'osservazione del mondo animale, si ipotizzavano gruppi umani relativamente omogenei a partire dai caratteri più apparenti; soprattutto, l'analogia ipotizzava in modo vago che la componente genetica potesse operare a livello di comportamento in modo analogo a ciò che avviene con l'istinto animale;
Guarda che al contadino il suono della campana di mezzogiorno faceva scattare l'acqualina in bocca come al cane di Pavlov. Cosi come i ragazzi a scuola scattano dai banchi al suono della campanella.
Non facciamo i difficili dove non è il caso.
la mappatura del genoma umano, le neuroscienze, la medicina applicata e le relative applicazioni metodologiche e statistiche hanno smentito anche la sola possibilità di formulare ipotesi sperimentali, confinando alla mitologia il determinismo genetico per comportamenti di minima complessità;
Ma non è vero. Ogni giorno si scoprono geni singoli o catene genetiche legate a tare ereditarie e a malattie a tempo. Se la mamma e la nonna sono morte a 30 anni per cancro al fegato, la figlia somigliante fenotipicamente ha ottime probabilita di fare la stessa fine.
Ci sono un mucchio di malattie, sindromi e difetti a eziologia prima sconosciuta che ora hanno una spiegazione genetica.
Le statistiche le ho viste anche io nei letto d'ospedale per trent'anni.
Il fatto che poi ci siano delle variabili vincolanti e non, non inficia il dato di base. La tendenza e' quella, e se intervengono fatti esterni, la possono variare, ma non stravolgere.
Che la vita media dell'umanità sia di settanta-ottantanni, stabilita geneticamente, e' un fatto statistico.
Anche se nel medioevo si campava in media 30anni e oggi 80.
Se poi parliamo di atteggiamenti minimali, allora possiamo guardare al comportamento dei gemelli omozigoti, che anche se separati in giovane età e poi rivisti dopo decenni, hanno sviluppato lo stesso stile di vita, gli stessi atteggiamenti mentali e perfino gli stessi gusti in fatto di scelte sociali.
in parole semplici, tra gli esseri umani non ci sono gruppi abbastanza omogenei per prassi endogamica prolungata come tra le razze animali, ma soprattutto che siamo tutti troppo diversi, anche quando relativamente omognei o addirittura simili, per consentire comparazioni minimamente attendibili, perché le variabili genetche in matrice sono troppe e distribuite in modo disomogeneo;
Hai mai sentito dire: Bambino assalito e sbranato da un collie? Invece sentirai spesso dire: Bambino assalito e sbranato da un mastino [di qualunque variante sia].
Fra i gruppi umani sociali isolati, con pochi incroci esterni, era facile riscontrare tendenze di gruppo in relazione all'ostilità e alla aggressività. Perfino fra paese e paese, ma anche popolo e popolo.
Ora le cose si complicano per via degli incroci sempre piu frequenti, e si assite per la razza umana, a ciò che succede fra i cani: i bastardini sono imprevedibili, al contrario delle razze selezionate, in quanto il mix genetico prodotto e' incontrollato.
ciò è ancora più chiaro una volta comparate quelle variabili alla storia delle migrazioni e mescolanze dei gruppi umani;
In questo ti do ragione. Una volta la saggezza popolare diceva: mogli e buoi, dei paesi tuoi... .
insomma, è come se tu avessi fatto per anni gareggiare tre animali credendoli cavalli per la loro forma esteriore, e poi avessi improvvisamente scoperto che uno ha il patrimonio genetico più somigliante ad un ghepardo, uno ad un topo e il terzo ad una tartaruga, e che tutti i cavalli che pensi di avere in scuderia presentano combinazioni diverse associate a migliaia di animali diversi e che effettivamente li rendono tutti molto, troppo diversi;
Ho abbastanza anni per aver potuto verificare di persona, con sguardo attento, a ciò che succede nelle generazioni del parentado e del vicinato. Da due mori con occhi neri e capelli neri, non nasce un biondo con occhi azzurri. Se capita questa eccezione, è perche nei caratteri recessivi passati, c'è stata una infiltrazione.
E questo avviene anche per le performance pasicologiche e comportamentali, sia per cio' che riguarda istinti, emozioni e capacità razionali.
Ora , per favore, non tiramo fuori storie ideologiche di razzismo o altre stronzate del genere...
quando poi vai ad operare sperimentalmente, devi isolare il carattere che ti interessa fingendo una ragionevole coeteris paribus, cioè l'invariabilità di altri elementi; ma questo ha un minimo senso solo per dati fisiologici semplicissimi, che vengono alterati immediatamente dall'esposizione ambientale e dall'impatto di altri geni, laddove invece il comportamento complesso è mediato da, e soggetto all'interazione di infinite altre variabili che si combinano ta loro in modo decisivo;
Ma non è che qui devi determinare la risposta di un microprocessore...qui è più utile capire che cosa ti puoi aspettare dal comportamento umano, e fare delle previsioni o predizioni accettabili.
Se non erro si parlava di tendenze al vittimismo...
ti feci anche in altri 3ds l'esempio standard della percezione del pericolo fisico, che ha una componente fisiologica genetica: a seconda di come questa componente si combina con altre, testoterone/aggressività, altre prerogative fisiologiche, imput ambientali, educativi, sociali, ecc puoi avere il rissaiolo di strada che diventa un militare coraggioso, l'impiegato di banca che va a sbattere contro tutti gli spigoli dell'ufficio che a sua volta diventa eroe di guerra, oppure guida in modo spericolato, o ancora la caslinga depressa che si lancia dal quarto piano o sgozza il vicino durante una crisi;
Se non ci fosse modo di poter prevedere l'esito di un comportamento a lungo termine vuol dire che tutta la psicologia fin qui indagata non serve veramente a niente. Per me va bene, se va bene anche per te....
Ma la discriminante in questo caso e che ci siano parecchi psicologi e simili che non capiscono un cazzo di natura umana, e purtroppo l'ho visto e continuo a vederlo. Del resto basta verificare cosa c'è sul mercato, spacciata par psicologia...
non c'è un insieme di geni che possa determinare un comportamento complesso, semplicemente perché se anche tu riuscissi ad isolare una concentrazione di similitudini tra due individui, le interazioni rimanenti sono talmente tante da ridurre l'ipotesi determinista ad una probabilità infinitesimale anche solo a livello di ipotesi;
Sono molto piu ottimista di te. Se hai la possibilita di osservare bene e con interesse una animale o una persona [che sempre un animale è, anche se acculturato] hai anche la possibilità di prevedere come evolverà la situazione con buone probabilità di successo, così come se osservi un quadro clinico di malattia e fai una diagnosi, avendo elementi di confronto, puoi fare una prognosi ragionevole. E ti assicuro che la presione va oltre al 50% casuale.
la tua ipotesi equivale un po' a pensare ad una lotteria, ove tu acquistassi speranzoso dieci biglietti ritenendo che l'estrazione avviene su un totale di cento, mentre il totale di biglietti venduti è di cento miliardi.
E' per questo che non partecipo a nessun giochino acchiappa citrulli.
Ma sono pronto a scommettere, se ho una mole accettabile di dati convincenti.