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Assunzioni a tasse zero e chiusura degli ospedali

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1
ZEUSPOETA
ZEUSPOETA
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Linguino

ASSUNZIONI A TASSE ZERO E CHIUSURA DEGLI OSPEDALI
1677 (04/06/2013)

L'ha proclamato il segretario Alfano,
il maggiordomo del marchese,
ch'ha inviato un messaggio alle imprese
che s'assumono non sarà invano

non pagheranno più tasse allo Stato
il quale per recuperar danaro
dovrà essere un po' più avaro
con chi da qui in avan sarà ammalato.

Gli ospedali diverranno privati
ed esporranno il listino prezzi
per quei che dovran esser operati.

Mille euro costerà n'appendicite
per la prostata saran meno cazzi,
le vie de 'sto signor saran infinite.


rotolarsi dal ridere
________________________________
Il sorriso alla vita è scontato
guai se non sorridi ogni momento
rischi di rimanere incastrato
nel giro vorticoso di un lamento










2
xmanx
xmanx
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
vedere quelli di sinistra che avrebbero voglia di continuare a dire le loro cazzate sul governo, perchè è sostenuto dal cdx.....ma non possono farlo perchè lo sostengono anche loro...è lo spettacolo più penoso al quale si possa mai assistere.

Per non parlare poi dei personaggi alla zeuspoeta che per continuare a campare devono fare satira solo su "mezzo-governo".....facendo finta che l'altra metà non esista SGHIGNAZZARE

Non so, francamente, se sono più penosi o più patetici. Ci devo pensare SGHIGNAZZARE

3
ZEUSPOETA
ZEUSPOETA
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
xmanx ha scritto:vedere quelli di sinistra che avrebbero voglia di continuare a dire le loro cazzate sul governo, perchè è sostenuto dal cdx.....ma non possono farlo perchè lo sostengono anche loro...è lo spettacolo più penoso al quale si possa mai assistere.

Per non parlare poi dei personaggi alla zeuspoeta che per continuare a campare devono fare satira solo su "mezzo-governo".....facendo finta che l'altra metà non esista SGHIGNAZZARE

Non so, francamente, se sono più penosi o più patetici. Ci devo pensare SGHIGNAZZARE

sconvoltA

Per la verità io per campare
campo con mille e duecento al mese
con trecento di tasse già escluse
e faccio satira per divertire.

rotolarsi dal ridere
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4
fantasma76
fantasma76
Viandante Storico
Viandante Storico
Per fortuna che le elezioni le ha vinte la sinistra, figurati che succedeva se le vinceva Berlusconi.

5
last_flight
last_flight
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Zeuspoeta, spero vivamente tu riesca nel proposito di far ridere qualcuno.
Per ciò che riguarda il tema, se anche per caso volevi suggerire un dibattito oltre la risata, permettimi di farti osservare come gli ospedali campino dalle tasse.
Se si va in recessione, le transazioni si contraggono, il gettito fiscale crolla, sicché ci sono meno risorse per finanziare il welfare. Certo si possono aumentare le aliquote delle imposte o introdurne nuove, magari contro i patrimoni, visto che i redditi si sono indeboliti.
Ma se la recessione non finisce, anche i patrimoni si svuotano, perché non aumentano di valore, mentre tu vuoi eseguire sempre lo stesso prelievo per mantenere il welfare.
Il welfare è una grandezza flusso, mentre il patrimonio è uno stock. "n" flussi svuotano lo stock, se lo stock non è rialimentato.
Il welfare è una cosa buona dei Paesi civili, tuttavia è una variabile in gioco come le altre. Occorre in qualche modo finanziarlo e bisogna prestare maggiore attenzione a cosa significhi finanziarlo con debiti oppure con la liquidazione dei patrimoni.
Ti dirò anche di più: più siamo in recessione e più il welfare costa, dal momento che sale la spesa per gli ammortizzatori sociali e quella sanitaria (più famiglie guadagnano diritto all'esenzione su farmaci e prestazioni mediche, dato l'avanzare delle condizioni di indigenza).
Questo per dirti che noi ci preoccupiamo oggi tanto degli ospedali, ma se non ci concentriamo sulla crescita, domani, anche se batti l'evasione, comunque ti mancheranno le risorse per tenerli aperti.

Te l'ho scritto altre volte: io ho dubbi che tu sia bravo nella satira, ma di un qualche credo ideologico sei un perfetto interprete.

6
ZEUSPOETA
ZEUSPOETA
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
last_flight ha scritto:Zeuspoeta, spero vivamente tu riesca nel proposito di far ridere qualcuno.
Per ciò che riguarda il tema, se anche per caso volevi suggerire un dibattito oltre la risata, permettimi di farti osservare come gli ospedali campino dalle tasse.
Se si va in recessione, le transazioni si contraggono, il gettito fiscale crolla, sicché ci sono meno risorse per finanziare il welfare. Certo si possono aumentare le aliquote delle imposte o introdurne nuove, magari contro i patrimoni, visto che i redditi si sono indeboliti.
Ma se la recessione non finisce, anche i patrimoni si svuotano, perché non aumentano di valore, mentre tu vuoi eseguire sempre lo stesso prelievo per mantenere il welfare.
Il welfare è una grandezza flusso, mentre il patrimonio è uno stock. "n" flussi svuotano lo stock, se lo stock non è rialimentato.
Il welfare è una cosa buona dei Paesi civili, tuttavia è una variabile in gioco come le altre. Occorre in qualche modo finanziarlo e bisogna prestare maggiore attenzione a cosa significhi finanziarlo con debiti oppure con la liquidazione dei patrimoni.
Ti dirò anche di più: più siamo in recessione e più il welfare costa, dal momento che sale la spesa per gli ammortizzatori sociali e quella sanitaria (più famiglie guadagnano diritto all'esenzione su farmaci e prestazioni mediche, dato l'avanzare delle condizioni di indigenza).
Questo per dirti che noi ci preoccupiamo oggi tanto degli ospedali, ma se non ci concentriamo sulla crescita, domani, anche se batti l'evasione, comunque ti mancheranno le risorse per tenerli aperti.

Te l'ho scritto altre volte: io ho dubbi che tu sia bravo nella satira, ma di un qualche credo ideologico sei un perfetto interprete.

rolleyss

...ma se un liberista è un liberista
dovrebbe vedere a prima vista
l'inutilità di 'sti ospedali
che non raggiungono i suoi ideali
così come ora sono improntati
meglio sarebbe se fossero privati.
Quindi non state a dire "tasse zero"
ma "eliminare il walfere che è caro!".
Invece lanciate slogan sulle tasse
che vi procura potere, senza scosse....

rotolarsi dal ridere
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rolleyss

7
fantasma76
fantasma76
Viandante Storico
Viandante Storico
Il lavoro rende liberi.
E quando si è in recessione senza lavoro c'è sempre il forno.

8
last_flight
last_flight
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
ZEUSPOETA ha scritto:
last_flight ha scritto:Zeuspoeta, spero vivamente tu riesca nel proposito di far ridere qualcuno.
Per ciò che riguarda il tema, se anche per caso volevi suggerire un dibattito oltre la risata, permettimi di farti osservare come gli ospedali campino dalle tasse.
Se si va in recessione, le transazioni si contraggono, il gettito fiscale crolla, sicché ci sono meno risorse per finanziare il welfare. Certo si possono aumentare le aliquote delle imposte o introdurne nuove, magari contro i patrimoni, visto che i redditi si sono indeboliti.
Ma se la recessione non finisce, anche i patrimoni si svuotano, perché non aumentano di valore, mentre tu vuoi eseguire sempre lo stesso prelievo per mantenere il welfare.
Il welfare è una grandezza flusso, mentre il patrimonio è uno stock. "n" flussi svuotano lo stock, se lo stock non è rialimentato.
Il welfare è una cosa buona dei Paesi civili, tuttavia è una variabile in gioco come le altre. Occorre in qualche modo finanziarlo e bisogna prestare maggiore attenzione a cosa significhi finanziarlo con debiti oppure con la liquidazione dei patrimoni.
Ti dirò anche di più: più siamo in recessione e più il welfare costa, dal momento che sale la spesa per gli ammortizzatori sociali e quella sanitaria (più famiglie guadagnano diritto all'esenzione su farmaci e prestazioni mediche, dato l'avanzare delle condizioni di indigenza).
Questo per dirti che noi ci preoccupiamo oggi tanto degli ospedali, ma se non ci concentriamo sulla crescita, domani, anche se batti l'evasione, comunque ti mancheranno le risorse per tenerli aperti.

Te l'ho scritto altre volte: io ho dubbi che tu sia bravo nella satira, ma di un qualche credo ideologico sei un perfetto interprete.

...ma se un liberista è un liberista
dovrebbe vedere a prima vista
l'inutilità di 'sti ospedali
che non raggiungono i suoi ideali
così come ora sono improntati
meglio sarebbe se fossero privati.
Quindi non state a dire "tasse zero"
ma "eliminare il walfere che è caro!".
Invece lanciate slogan sulle tasse
che vi procura potere, senza scosse....

Io scrivo in prosa perché le persone capiscano. Evidentemente con te non funziona, oppure tenti opportunisticamente di spostare il fronte del discorso sulla questione del dualismo sanità pubblica/sanità privata. Che non entrava nella mia obiezione.
Qualunque sia la forma in cui è organizzata l'offerta del servizio sanitario, la spesa per le prestazioni mediche e i medicinali le famiglie devono in qualche modo finanziarla. Se è lo Stato il distributore, la finanziano col gettito fiscale. Se questo crolla, perché la crisi determina una contrazione delle transazioni economiche, allora, si pone il problema se sia opportuno aumentare le tasse, per recuperare il disavanzo, sapendo che ciò determinerà una riduzione ulteriore delle entrate erariali e delle risorse, di conseguenza, disponibili al welfare.
Perciò ti chiedevo se valesse la pena inseguire le spese con le tasse. Quest'ultime, se esasperate, deprimono la fonte di finanziamento.
Questione privatizzazione. Non è che privatizzi la sanità, posto che si faccia con uno schiocco di dita, e tutto va magicamente apposto. La spesa sanitaria può finire fuori controllo anche dove la sanità è privata.
Il profilo di convenienza oggettivo della sanità privata rispetto a quella pubblica, è che il diritto all'assistenza e alle cure è definito e tutelato su un piano contrattuale. Questo offre al consumatore la possibilità di sindacare sulla qualità del servizio erogatogli personalmente e direttamente, premiando l'ente erogatore con la propria fedeltà, se fa bene, oppure punendolo (sostituendolo con un altro), se fa male. Anche la carriera dei medici e del personale sanitario finisce con l'essere un premio al merito riconosciuto dai pazienti. Questo è quello che accade nei sistemi anglosassoni.

9
ZEUSPOETA
ZEUSPOETA
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
last_flight ha scritto:
ZEUSPOETA ha scritto:
last_flight ha scritto:Zeuspoeta, spero vivamente tu riesca nel proposito di far ridere qualcuno.
Per ciò che riguarda il tema, se anche per caso volevi suggerire un dibattito oltre la risata, permettimi di farti osservare come gli ospedali campino dalle tasse.
Se si va in recessione, le transazioni si contraggono, il gettito fiscale crolla, sicché ci sono meno risorse per finanziare il welfare. Certo si possono aumentare le aliquote delle imposte o introdurne nuove, magari contro i patrimoni, visto che i redditi si sono indeboliti.
Ma se la recessione non finisce, anche i patrimoni si svuotano, perché non aumentano di valore, mentre tu vuoi eseguire sempre lo stesso prelievo per mantenere il welfare.
Il welfare è una grandezza flusso, mentre il patrimonio è uno stock. "n" flussi svuotano lo stock, se lo stock non è rialimentato.
Il welfare è una cosa buona dei Paesi civili, tuttavia è una variabile in gioco come le altre. Occorre in qualche modo finanziarlo e bisogna prestare maggiore attenzione a cosa significhi finanziarlo con debiti oppure con la liquidazione dei patrimoni.
Ti dirò anche di più: più siamo in recessione e più il welfare costa, dal momento che sale la spesa per gli ammortizzatori sociali e quella sanitaria (più famiglie guadagnano diritto all'esenzione su farmaci e prestazioni mediche, dato l'avanzare delle condizioni di indigenza).
Questo per dirti che noi ci preoccupiamo oggi tanto degli ospedali, ma se non ci concentriamo sulla crescita, domani, anche se batti l'evasione, comunque ti mancheranno le risorse per tenerli aperti.

Te l'ho scritto altre volte: io ho dubbi che tu sia bravo nella satira, ma di un qualche credo ideologico sei un perfetto interprete.

...ma se un liberista è un liberista
dovrebbe vedere a prima vista
l'inutilità di 'sti ospedali
che non raggiungono i suoi ideali
così come ora sono improntati
meglio sarebbe se fossero privati.
Quindi non state a dire "tasse zero"
ma "eliminare il walfere che è caro!".
Invece lanciate slogan sulle tasse
che vi procura potere, senza scosse....

Io scrivo in prosa perché le persone capiscano. Evidentemente con te non funziona, oppure tenti opportunisticamente di spostare il fronte del discorso sulla questione del dualismo sanità pubblica/sanità privata. Che non entrava nella mia obiezione.
Qualunque sia la forma in cui è organizzata l'offerta del servizio sanitario, la spesa per le prestazioni mediche e i medicinali le famiglie devono in qualche modo finanziarla. Se è lo Stato il distributore, la finanziano col gettito fiscale. Se questo crolla, perché la crisi determina una contrazione delle transazioni economiche, allora, si pone il problema se sia opportuno aumentare le tasse, per recuperare il disavanzo, sapendo che ciò determinerà una riduzione ulteriore delle entrate erariali e delle risorse, di conseguenza, disponibili al welfare.
Perciò ti chiedevo se valesse la pena inseguire le spese con le tasse. Quest'ultime, se esasperate, deprimono la fonte di finanziamento.
Questione privatizzazione. Non è che privatizzi la sanità, posto che si faccia con uno schiocco di dita, e tutto va magicamente apposto. La spesa sanitaria può finire fuori controllo anche dove la sanità è privata.
Il profilo di convenienza oggettivo della sanità privata rispetto a quella pubblica, è che il diritto all'assistenza e alle cure è definito e tutelato su un piano contrattuale. Questo offre al consumatore la possibilità di sindacare sulla qualità del servizio erogatogli personalmente e direttamente, premiando l'ente erogatore con la propria fedeltà, se fa bene, oppure punendolo (sostituendolo con un altro), se fa male. Anche la carriera dei medici e del personale sanitario finisce con l'essere un premio al merito riconosciuto dai pazienti. Questo è quello che accade nei sistemi anglosassoni.



Esultare

...non è proprio detto che le persone
non capiscon quei che scrivon in versi
ché con la prosa si fan lunghi discorsi
e si può crear tanta confusione

per cui un “falco” liberale ad arte
può fare pure anche il socialista
e quindi si gestisce a prima vista
con 'na botta al cerchio ed una alla botte.

A volte bastano poche parole
per farsi capire dai visitatori
per aprirgli gli occhi e scoprire il male

che nella politica ben si annida
in specie dove fan tanti rumori
dove si fan proclami e tante grida...

^^^

...infine, nei forum che frequento
i visitatori son tanti ogni momento...


rotolarsi dal ridere
___________________________
Il sorriso alla vita è scontato
guai se non sorridi ogni momento
rischi di rimanere incastrato
nel giro vorticoso di un lamento




10
last_flight
last_flight
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
ZEUSPOETA ha scritto:
last_flight ha scritto:

Io scrivo in prosa perché le persone capiscano. Evidentemente con te non funziona, oppure tenti opportunisticamente di spostare il fronte del discorso sulla questione del dualismo sanità pubblica/sanità privata. Che non entrava nella mia obiezione.
Qualunque sia la forma in cui è organizzata l'offerta del servizio sanitario, la spesa per le prestazioni mediche e i medicinali le famiglie devono in qualche modo finanziarla. Se è lo Stato il distributore, la finanziano col gettito fiscale. Se questo crolla, perché la crisi determina una contrazione delle transazioni economiche, allora, si pone il problema se sia opportuno aumentare le tasse, per recuperare il disavanzo, sapendo che ciò determinerà una riduzione ulteriore delle entrate erariali e delle risorse, di conseguenza, disponibili al welfare.
Perciò ti chiedevo se valesse la pena inseguire le spese con le tasse. Quest'ultime, se esasperate, deprimono la fonte di finanziamento.
Questione privatizzazione. Non è che privatizzi la sanità, posto che si faccia con uno schiocco di dita, e tutto va magicamente apposto. La spesa sanitaria può finire fuori controllo anche dove la sanità è privata.
Il profilo di convenienza oggettivo della sanità privata rispetto a quella pubblica, è che il diritto all'assistenza e alle cure è definito e tutelato su un piano contrattuale. Questo offre al consumatore la possibilità di sindacare sulla qualità del servizio erogatogli personalmente e direttamente, premiando l'ente erogatore con la propria fedeltà, se fa bene, oppure punendolo (sostituendolo con un altro), se fa male. Anche la carriera dei medici e del personale sanitario finisce con l'essere un premio al merito riconosciuto dai pazienti. Questo è quello che accade nei sistemi anglosassoni.

...non è proprio detto che le persone
non capiscon quei che scrivon in versi
ché con la prosa si fan lunghi discorsi
e si può crear tanta confusione

per cui un “falco” liberale ad arte
può fare pure anche il socialista
e quindi si gestisce a prima vista
con 'na botta al cerchio ed una alla botte.

A volte bastano poche parole
per farsi capire dai visitatori
per aprirgli gli occhi e scoprire il male

che nella politica ben si annida
in specie dove fan tanti rumori
dove si fan proclami e tante grida...

^^^

...infine, nei forum che frequento
i visitatori son tanti ogni momento...


Ascolta, ti ho posto un quesito specifico: come si finanzia il welfare in un periodo di recessione prolungata?
Giacché ti sei lamentato di eventuali posti letto negli ospedali, soppressi per finanziare misure dedicate alla crescita, ti domandavo come si garantiscono al Welfare gli stessi disavanzi di un tempo in una fase in cui l'Economia non crea nuova ricchezza. Ti senti confuso da questa formula della domanda? Non la capisci? E' una domanda liberista? E' socialista?
Ho espresso un'obiezione che non hai gestito, o meglio che hai respinto lanciandomi etichette: falco liberista, poi cerchiobottista. Non sono risposte al mio quesito.
Io non faccio l'ornitologo, non so se sei una cinciallegra o una tortorella. Ti invitavo a considerare il problema del finanziamento della sanità in fase di recessione al di fuori della prospettiva ideologica.

A margine ti dirò perché, in alcune regioni, come in Puglia, i governatori pianificano tagli ai budget e, addirittura, chiusure di ospedali. Lo fanno perché devono gestire enormi disavanzi, da cui dovranno almeno parzialmente rientrare pena il default. E lo fanno anche giunte socialiste, anzi comuniste, come Vendola. Leggi qui sotto i link, ma cerca liberamente sul web e troverai decine di documenti analoghi.
http://www.palagiano.net/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=7761
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07/03/sanita-in-puglia-cinque-grandi-ospedali-in-piu-ma-800-posti-letto-in-meno/282437/
E' vero che Vendola, come dice il Fatto Quotidiano, ha annunciato la costruzione di 5 nuovi grandi ospedali, ma finora ci sono solo 12 chiusure, e, se e quando i 5 nuovi si faranno, il saldo dei posti letto sara -800 unità.
Le giunte Vendola hanno accumulato, dal 2005 ad oggi, 2,2 mld di disavanzo. La spesa sanitaria pugliese costa 400 mln di euro all'anno, solo di interessi passivi.
Ora, rispondi al mio quesito, come si sostengono insieme le misure per la crescita e il disavanzo del welfare senza che l'uno tolga all'altro risorse? E se il welfare toglie sistematicamente e permanentemente alla crescita, non c'è il rischio che domani, nonostante tutti i sacrifici, al welfare manchi comunque con cosa finanziarsi?
Ti senti confuso?

11
ZEUSPOETA
ZEUSPOETA
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last_flight ha scritto:
ZEUSPOETA ha scritto:
last_flight ha scritto:

Io scrivo in prosa perché le persone capiscano. Evidentemente con te non funziona, oppure tenti opportunisticamente di spostare il fronte del discorso sulla questione del dualismo sanità pubblica/sanità privata. Che non entrava nella mia obiezione.
Qualunque sia la forma in cui è organizzata l'offerta del servizio sanitario, la spesa per le prestazioni mediche e i medicinali le famiglie devono in qualche modo finanziarla. Se è lo Stato il distributore, la finanziano col gettito fiscale. Se questo crolla, perché la crisi determina una contrazione delle transazioni economiche, allora, si pone il problema se sia opportuno aumentare le tasse, per recuperare il disavanzo, sapendo che ciò determinerà una riduzione ulteriore delle entrate erariali e delle risorse, di conseguenza, disponibili al welfare.
Perciò ti chiedevo se valesse la pena inseguire le spese con le tasse. Quest'ultime, se esasperate, deprimono la fonte di finanziamento.
Questione privatizzazione. Non è che privatizzi la sanità, posto che si faccia con uno schiocco di dita, e tutto va magicamente apposto. La spesa sanitaria può finire fuori controllo anche dove la sanità è privata.
Il profilo di convenienza oggettivo della sanità privata rispetto a quella pubblica, è che il diritto all'assistenza e alle cure è definito e
tutelato su un piano contrattuale. Questo offre al consumatore la possibilità di sindacare sulla qualità del servizio erogatogli personalmente e direttamente, premiando l'ente erogatore con la propria fedeltà, se fa bene, oppure punendolo (sostituendolo con un altro), se fa male. Anche la carriera dei medici e del personale sanitario finisce con l'essere un premio al merito riconosciuto dai pazienti. Questo è quello che accade nei sistemi anglosassoni.

...non è proprio detto che le persone
non capiscon quei che scrivon in versi
ché con la prosa si fan lunghi discorsi
e si può crear tanta confusione

per cui un “falco” liberale ad arte
può fare pure anche il socialista
e quindi si gestisce a prima vista
con 'na botta al cerchio ed una alla botte.

A volte bastano poche parole
per farsi capire dai visitatori
per aprirgli gli occhi e scoprire il male

che nella politica ben si annida
in specie dove fan tanti rumori
dove si fan proclami e tante grida...

^^^

...infine, nei forum che frequento
i visitatori son tanti ogni momento...


Ascolta, ti ho posto un quesito specifico: come si finanzia il welfare in un periodo di recessione prolungata?
Giacché ti sei lamentato di eventuali posti letto negli ospedali, soppressi per finanziare misure dedicate alla crescita, ti domandavo come si garantiscono al Welfare gli stessi disavanzi di un tempo in una fase in cui l'Economia non crea nuova ricchezza. Ti senti confuso da questa formula della domanda? Non la capisci? E' una domanda liberista? E' socialista?
Ho espresso un'obiezione che non hai gestito, o meglio che hai respinto lanciandomi etichette: falco liberista, poi cerchiobottista. Non sono risposte al mio quesito.
Io non faccio l'ornitologo, non so se sei una cinciallegra o una tortorella. Ti invitavo a considerare il problema del finanziamento della sanità in fase di recessione al di fuori della prospettiva ideologica.

A margine ti dirò perché, in alcune regioni, come in Puglia, i governatori pianificano tagli ai budget e, addirittura, chiusure di ospedali. Lo fanno perché devono gestire enormi disavanzi, da cui dovranno almeno parzialmente rientrare pena il default. E lo fanno anche giunte socialiste, anzi comuniste, come Vendola. Leggi qui sotto i link, ma cerca liberamente sul web e troverai decine di documenti analoghi.
http://www.palagiano.net/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=7761
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07/03/sanita-in-puglia-cinque-grandi-ospedali-in-piu-ma-800-posti-letto-in-meno/282437/
E' vero che Vendola, come dice il Fatto Quotidiano, ha annunciato la costruzione di 5 nuovi grandi ospedali, ma finora ci sono solo 12 chiusure, e, se e quando i 5 nuovi si faranno, il saldo dei posti letto sara -800 unità.
Le giunte Vendola hanno accumulato, dal 2005 ad oggi, 2,2 mld di disavanzo. La spesa sanitaria pugliese costa 400 mln di euro all'anno, solo di interessi passivi.
Ora, rispondi al mio quesito, come si sostengono insieme le misure per la crescita e il disavanzo del welfare senza che l'uno tolga all'altro risorse? E se il welfare toglie sistematicamente e permanentemente alla crescita, non c'è il rischio che domani, nonostante tutti i sacrifici, al welfare manchi comunque con cosa finanziarsi?
Ti senti confuso?


sconvoltA


...io non mi sento affatto confuso
che per me due più due fan quattro
i conti devon tornare (e niente altro!)
il welfare è da mandare fuori uso,

se non si vogliono pagare le tasse.
Devi prendere il coraggio coi scritti in prosa
di non fantasticar e dire 'na cosa
“niente welfare che prosciuga le casse!”

anziché sloganare “...zero tasse!”.
Ma tu, che hai le idee chiare,
non gradisci affatto “certe scosse”

ché porterebbero i voti all'altra parte
e preferisci le mazzate sferrare
una al cerchio e l'altra alla botte...

^^^

...il sonetto è poema di pochi versi
che aborrisce lunghi discorsi
che son quei che ti rendono “confuso”
e creano di certo qualche illuso...

Io sono un poeta maledetto
scrivo a getto e non manco di rispetto!



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sconvoltA

12
last_flight
last_flight
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Invece, Zeus, sei proprio confuso. Due più due, per te, non fa quattro. Essere in recessione del Pil che significa? Che il reddito della nazione si riduce. Di conseguenza, ferme restando le aliquote fiscali, cala anche il gettito erariale. Perciò, per finanziare la spesa statale, tra cui il welfare, ci sono meno soldi. E' normale, è matematico. Le aliquote si possono aumentare, vero, ma se la recessione avanza, il gettito calerà ancora, nonostante l'aumento delle aliquote. Quindi, il welfare sarà comunque deficitario delle risorse che gli occorrono, malgrado l'inasprimento delle imposte.
Ecco perché ti chiedevo: non conviene concentrarci sulle fonti di finanziamento del welfare? Non conviene rafforzarle, in modo da garantire i prelievi? Se vogliamo assicurare un futuro alla spesa sociale, dobbiamo stare attenti a non scassare i patrimoni.
Se, come governo, istituisco una imposta patrimoniale di aliquota 20 su un patrimonio di 100 delle famiglie, quest'anno incasso 20. Ma se l'anno prossimo il patrimonio delle famiglie non è cresciuto, e vado con la aliquota 20, troverò base imponibile 80 (=100-20 dell'anno prima). Quindi incasserò 16 (4 in meno all'anno prima).
Bisogna poi considerare l'azione depressiva delle tasse rispetto agli scambi.
Esempio concreto: lo Stato incassa dalle imposte ipotecarie e catastali, che si versano al momento della compravendita di un immobile, 20 o 30 volte di più di quanto incassa dall'Imu sull'immobile stesso. Solo che l'Imu scoraggia la gente ad investire in immobili, sicché la contrazione delle compravendite, fa crollare il gettito delle imposte ipotecarie e catastali. Quello che si prende con l'IMU, si perde da un'altra parte. Meglio l'Imu o meglio le imposte da compravendite? Ecco il governo, anziché preoccuparsi di raccogliere più soldi dalle nuove imposte (IMU) dovrebbe cercare di stimolare le compravendite, in modo da aumentare il gettito delle imposte esistenti (come appunto quelle ipotecarie e catastali che si anticipano al notaio quando di compra una casa o un capannone).

Abbiamo visto dal Governo Monti, concretamente realizzarsi ciò che ho scritto: le compravendite immobiliari crollare a seguito dell'introduzione dell'IMU e i consumi delle famiglie contrarsi con l'incremento dell'IVA. Il risultato? Le entrate erariali sono state inferiori alle attese, il rapporto debito pubblico/PIL è cresciuto per il contemporaneo aumento del numeratore e diminuzione del denominatore. Alla Sanità sono mancate comunque le risorse che le servivano per mantenere gli standard di spesa precedenti.

Ti ho fatto pure notare, ma hai sorvolato comodamente, che i posti negli ospedali si tagliano non perché servono risorse alla crescita (che infatti piange), ma perché le Regioni hanno accumulato pesanti disavanzi nella gestione sanitaria, che, se trascurati, rischiano di causare un default.

13
ZEUSPOETA
ZEUSPOETA
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
last_flight ha scritto:Invece, Zeus, sei proprio confuso. Due più due, per te, non fa quattro. Essere in recessione del Pil che significa? Che il reddito della nazione si riduce. Di conseguenza, ferme restando le aliquote fiscali, cala anche il gettito erariale. Perciò, per finanziare la spesa statale, tra cui il welfare, ci sono meno soldi. E' normale, è matematico. Le aliquote si possono aumentare, vero, ma se la recessione avanza, il gettito calerà ancora, nonostante l'aumento delle aliquote. Quindi, il welfare sarà comunque deficitario delle risorse che gli occorrono, malgrado l'inasprimento delle imposte.
Ecco perché ti chiedevo: non conviene concentrarci sulle fonti di finanziamento del welfare? Non conviene rafforzarle, in modo da garantire i prelievi? Se vogliamo assicurare un futuro alla spesa sociale, dobbiamo stare attenti a non scassare i patrimoni.
Se, come governo, istituisco una imposta patrimoniale di aliquota 20 su un patrimonio di 100 delle famiglie, quest'anno incasso 20. Ma se l'anno prossimo il patrimonio delle famiglie non è cresciuto, e vado con la aliquota 20, troverò base imponibile 80 (=100-20 dell'anno prima). Quindi incasserò 16 (4 in meno all'anno prima).
Bisogna poi considerare l'azione depressiva delle tasse rispetto agli scambi.
Esempio concreto: lo Stato incassa dalle imposte ipotecarie e catastali, che si versano al momento della compravendita di un immobile, 20 o 30 volte di più di quanto incassa dall'Imu sull'immobile stesso. Solo che l'Imu scoraggia la gente ad investire in immobili, sicché la contrazione delle compravendite, fa crollare il gettito delle imposte ipotecarie e catastali. Quello che si prende con l'IMU, si perde da un'altra parte. Meglio l'Imu o meglio le imposte da compravendite? Ecco il governo, anziché preoccuparsi di raccogliere più soldi dalle nuove imposte (IMU) dovrebbe cercare di stimolare le compravendite, in modo da aumentare il gettito delle imposte esistenti (come appunto quelle ipotecarie e catastali che si anticipano al notaio quando di compra una casa o un capannone).

Abbiamo visto dal Governo Monti, concretamente realizzarsi ciò che ho scritto: le compravendite immobiliari crollare a seguito dell'introduzione dell'IMU e i consumi delle famiglie contrarsi con l'incremento dell'IVA. Il risultato? Le entrate erariali sono state inferiori alle attese, il rapporto debito pubblico/PIL è cresciuto per il contemporaneo aumento del numeratore e diminuzione del denominatore. Alla Sanità sono mancate comunque le risorse che le servivano per mantenere gli standard di spesa precedenti.

Ti ho fatto pure notare, ma hai sorvolato comodamente, che i posti negli ospedali si tagliano non perché servono risorse alla crescita (che infatti piange), ma perché le Regioni hanno accumulato pesanti disavanzi nella gestione sanitaria, che, se trascurati, rischiano di causare un default.

Mad2

...tu sei un politico di razza
e metti troppo e tanta carne a fuoco
così bruci carne e pure il cuoco
e meglio che resti fermo sulla mazza.

Un colpo al cerchio ed un colpo alla botte
così si fa per confondere le menti
non posso che uscire altrimenti
da “confuso” a sentir le tue sciatte.

Hai le idee molto chiare oscure
a leggerti così impegnato in prosa
e per questo le giudico amare.

E' meglio che io tiri a campare
ma per questo non ti chiedo scusa
ma a leggerti non ti andrò a votare...

^^^
...è meglio diffidar di certa “prosa”
che ti riempie di chiacchiere e mente rasa...


rotolarsi dal ridere
________________________________
Il sorriso alla vita è scontato
guai se non sorridi ogni momento
rischi di rimanere incastrato
nel giro vorticoso di un lamento


sconvoltA


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last_flight
last_flight
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
ZEUSPOETA ha scritto: ...
non posso che uscire altrimenti
da “confuso” a sentir le tue sciatte.

Tu fai lo scemo per non andare alla guerra.

15
ZEUSPOETA
ZEUSPOETA
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
last_flight ha scritto:
ZEUSPOETA ha scritto: ...
non posso che uscire altrimenti
da “confuso” a sentir le tue sciatte.

Tu fai lo scemo per non andare alla guerra.

rolleyss

...tu invece fai lo scemo senza scampo
per fare la guerra a tutto campo....

rolleyss

16
last_flight
last_flight
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
No Zeus, se ti dico che sei tonto oppure fai finta, te lo dico in base ad elementi oggettivi. Se - infatti - ti giri dall'altra parte quando io ti faccio notare che gli ospedali in Puglia si chiudono dal 2010 (prima ancora che Letta abbozzasse il suo piano di sgravi fiscali alle nuove assunzioni), ma tu fai finta di niente, allora sei ottuso oppure in malafede. I posti letto in Italia si tagliano da diversi anni, e lo fanno anche giunte di Sinistra, come appunto le giunte Vendola in Puglia, per il fatto che hanno disavanzi enormi da gestire, non per avanzare risorse utili a coprire gli sgravi fiscali alle imprese.
Quello su cui ti ho invitato a riflettere attentamente, e spero che tu lo faccia almeno fin dove arrivano le tue facoltà mentali, è se non valga di più la pena indirizzare alla crescita le poche risorse che si hanno in una fase recessiva, anziché al welfare. Considera che, se l'economia non riprende a tirare, il gettito calerà ancora nonostante l'inasprimento delle imposte, sicché il welfare rivivrà costantemente l'emergenza finanziaria di adesso.
Ora è chiaro che mi risponderai in versi, se risponderai. E sarà l'ennesima volta che non dirai nulla. Ma spero almeno tu abbia capito e non sia un perfetto idiota.

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