Attualmente quello del transumanesimo è il mio tema preferito di riflessione. Riflettendo su questa tematica ci avviciniamo sempre di più a tracciare quella linea di demarcazione che separa ciò che siamo da ciò che non siamo. Come razza umana, si intende.
E' stato sollevato il (giusto e comprensibile) timore che quando esisterà la tecnologia per trasformare le congetture in realtà (20, massimo 30 anni di questo passo), pochi individui ne abuseranno a discapito degli altri. Ma questo solo se si continua a ragionare in un ambiente capitalistico. Non commettiamo l'errore di adattare la tecnologia del futuro al mondo di oggi. La tecnologia del futuro è del futuro, e niente è eterno, neanche il capitalismo. Questa eccessiva stratificazione sociale potrebbe anche esserci, ma solo un periodo relativamente breve, senza quindi arrivare a veri e propri punti di non ritorno come quelli menzionati. Il corpo umano può essere manipolato soltanto con una nanotecnologia abbastanza evoluta. Quando disporremo di questi strumenti, essi potranno essere rivolti a qualsiasi corpo provvisto di materia. Insomma, oltre ad avere il potere di modificare noi stessi potremo modificare anche l'ambiente. Non è semplicemente un fatto di ingegneria genetica. L'alterazione del DNA è la prospettiva meno interessante fra tutte. La vera rivoluzione ci sarà quando saremo in grado di controllare fenomeni sulla scala della sintesi proteica, quando l'ingegneria chimica raggiungerà una precisione tale da poter manipolare i singoli atomi e/o molecole con velocità ed efficienza. Il corpo umano, detto molto superficialmente, "trasforma" le patatine fritte del McDonald in carne ed ossa. Quando potremo vantarci di un simile prodigio anche noi, potremo anche trasformare carne ed ossa in patatine del McDonald. Non so se riuscite a leggere fra le righe l'impatto sociale che avrebbe una tecnologia del genere. Si potrebbe ricavare acqua pulita da qualsiasi cosa, anche dai sassi. Potremmo trasformare i nostri rifiuti in cibo commestibile tanto buono e tanto nutriente come quello che si trova allo stato naturale. E' in questo contesto che si affermerà il transumanesimo, quindi a mio parere ha poco senso parlare di stratificazione sociale, di "ricchi e poveri".