SALVINI E' STATO UMILIATO DAL PRESIDENTE NAPOLITANO
1735(09/10/2013)

Quel Salvini a me fa tanta pena
perché si è sentito umiliato
dal nostro Presidente impegnato
ché nelle carceri c'è ormai la piena.

Se penso che governa in Lombardia
e pur anche in Veneto e Piemonte
coi voti di un grande “birbante”
che alle carceri gli gira fuori via,

mi viene da struccarlo con le mani
senza pensar a quella umiliazione
che inflisse a tutti i napoletani

quando nel metrò vietò a Milano
di andarvi in circolazione,
a 'sto punto si merita una battimano.

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Quindi se dice che Napolitano
non lo sente come suo Presidente
e lo dice col veleno al dente
è perché questi è napoletano.

Oh mio caro, mio caro Salvini
non tirare fuori l'umiliata
ché con quella tua lingua biforcuta
con le umiliate ci fai i soldini!

Tu hai e usi un tono di voce
che solo a sentirlo è umiliante
che mi ricorda qualche piccolo duce.

Che tu non senta Giorgio Napolitano
come tuo sacro santo Presidente
non mi pare un fatto così strano.


 
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Il sorriso alla vita è scontato
guai se non sorridi ogni momento
rischi di rimanere incastrato
nel giro vorticoso di un lamento

Se le carceri sono sovraffollate, basta costruire nuove carceri. I detenuti sarebbero una risorsa che se ben sfruttata renderebbe bene.

Fino a qualche anno fa esistevano i super carceri dell'Asinara e di Pianosa, poi sono stati chiusi. Questo per dire che di strutture già pronte all' uso ne esisterebbero.
Il problema è che, anche avendo i soldi per farlo, costruire nuove carceri significherebbe accettare lo status di una società strutturata in modo che il crimine anziché diminuire aumenta.

paolo iovine ha scritto:Il problema è che, anche avendo i soldi per farlo, costruire nuove carceri significherebbe accettare lo status di una società strutturata in modo che il crimine anziché diminuire aumenta.

Ammettiamo per assurdo che il crimine sia in aumento. Quale potrebbe essere una soluzione per far fronte al problema? Spedire il surplus verso il sole, come le scorie nucleari? Sentiamo come la pensi, paolo iovine.

una soluzione potrebbe essere quella che in molti ospedali italiani è adottata quando c' è surplus di pazienti : barelle nei corridoi.

scusate ma fra il mettere le brandine in corsia, o una in più nel cesso della cella che differenza c'è?
Io penso che la popolazione sia aumentata quindi in percentuale anche quella carceraria, poi ci so reati nuovi alcuni da cancellare secondo me.
Comunque è stato fatto un indulto pochi anni fa e il problema non lo hanno risolto cosa vogliono fare uno ogni 7 anni invece di fare altre strutture?

alcuni reati minori che non possono essere reiterati o quelli che non hanno commesso gravi atti contro le persone ,  soggetti ammalati , troppo anziani potrebbero  accedere alla detenzione domiciliare , secondo me, al chiodo dentro casa con un bel collarino al piede.
Per il resto tutte le "residenze confiscate alla mafia che ci vogliamo fare?
Se il carcere deve servire per "riabilitare" un soggetto, lo vogliamo far lavorare , specializzare in qualcosa, visto che ai contribuenti costa denaro?
Lavorare la terra non ha mai ammazzato nessuno...fare delle agricolture biologiche non sarebbe male.....ne per loro ne per chi usufruirebbe dei prodotti.

cinzia ha scritto:fare delle agricolture biologiche non sarebbe male.....ne per loro ne per chi usufruirebbe dei prodotti.

Ma anche colture OGM feroci, basta che coprano la spesa che rappresentano.

ma si..poi manderemo tutto alla mensa di Palazzo Chigi

«Il pane dei carcerati è concorrenza sleale»
http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2011/07/12/news/il-pane-dei-carcerati-e-concorrenza-sleale-1.725152

Una volta venivano usati per cucire le divise militari, ma anche i sarti si so ribellati per lo stesso motivo.

ma si in alcune carceri ..lavorano i pellami...ce ne sono tanti di mestieri che possono fare.

Poi di quello che scrivono i triestini....figuriamoci!!!

se si sceglie di perseguire la via della costruzione di nuove strutture carcerarie, innumerevoli sono in Italia le caserme dismesse dopo la sospensione della leva obbligatoria, che possono 'facilmente' ( con relativa poca spesa ) essere convertite ad uso carcere.

ma pensa...l'amministrazione pensa di vendere a privati.... o di riconvertire le strutture in altr uso, ad esempio le passa alla Protezione Civile..

E' la volontà che manca e non le strutture .

alcune sono andate all' asta, per risanare il debito pubblico, altre al soddisfacimento degli annosi italici meccanismi clientelari ( a proposito, che fine ha fatto Bertolaso ? ).

Una soluzione, comunque, per evitare l' ennesima sanzione dell' UE, bisogna trovarla; la più semplice ed economica e, con tutto il rispetto per il presidente Napolitano, LA PIU' STUPIDA, è quella dell' indulto; considerando l' italica propensione al pietismo interessato, finirà che la adotteranno.

e il problema si ripresenterà di nuovo tra qualche anno.
Questo non è risolvere ma rimandare e quando si rimanda
......... un problema s'ingrandisce sempre di più.

problema di cui dovranno farsi carico i figli del berlusconismo; chissà come se la caveranno...

a quelli penso proprio che non gli freghi assolutamete nulla...siamo noi che ci ritroveremo  invasi da personaggi che non hanno lavoro, ne arte e ne parte e che si  rifugeranno nelle periferie,le meno controllate, loro abitano in case arroccate hanno le scorte , che paghiamo noi....e tutti i nostri figli berlusconiani o no, a breve, si troveranno a dover risolvere.il problema

paolo iovine ha scritto:Fino a qualche anno fa esistevano i super carceri dell'Asinara e di Pianosa, poi sono stati chiusi. Questo per dire che di strutture già pronte all' uso ne esisterebbero.
Il problema è che, anche avendo i soldi per farlo, costruire nuove carceri significherebbe accettare lo status di una società strutturata in modo che il crimine anziché diminuire aumenta.

Questo è inevitabile fino a che potranno entrare in Italia masse di disperati che non possono trovare mezzi di sussistenza.

e fanno molto male a fregarsene, perché son loro quelli coi soldi ( a prescindere da come li abbiano fatti ); io morto di fame non ho niente da temere dalla delinquenza.

l' aumento della criminalità è dovuto in minima parte al fenomeno migratorio; l' aumento della criminalità è dovuto a politiche mirate a costituire vivai di giovani per le camorre e la mafie, giovani che dovranno trovare in esse l' unico sbocco. Gli immigrati che si rompono la schiena nei campi, con lavori che i nostri giovani rifiutano, sono casomai vittime della criminalità.

Il 30% dei detenuti è costituito da stranieri. E guardate cosa accade a Parma, secondo "Repubblica"...
http://parma.repubblica.it/cronaca/2013/05/29/news/carcere_a_parma_il_60_dei_detenuti_straniero-59936658/

paolo iovine ha scritto:e fanno molto male a fregarsene, perché son loro quelli coi soldi ( a prescindere da come li abbiano fatti ); io morto di fame non ho niente da temere dalla delinquenza.

putroppo non è proprio così..io invece "morta di fame" ho paura.
Quando questi delinquenti, immigrati o no, non faccio distinzioni, hanno bisogno di soldi, non si fanno scrupolo di chi hanno di fronte, lo leggiamo tutti i giorni in cronaca nera, sono aumentati glki scippi , le rapine nei negozi , i furti negli appartamenti..le truffe a danno degli anziani soprattutto.
mia madre ha apero la porta di casa e le hanno spruzzato qualcosa per narcoltizzarla e hanno protato via pochi euro e poco oro che aveva......non dobbiamo aver paura?..

Io ce l'ho!

sai che è successo a Parma ( ma potrei sbagliarmi ) ? Che gli stranieri ingabbiati trattasi dell' ultimo anello della catena dello spaccio di droga, livello snobbato dagli italici pusher, passati a categoria superiore, ma che fino a ieri ricoprivano; non guardare perciò alla criminalità solo sulla base dei dati carcerari, ma guarda soprattutto alla criminalità a piede libro, che è molto più numerosa.

Infatti. Pensa se potessero stare tutti in galera. Ci sarebbe un rilancio in grande stile dell'edilizia.

indubbiamente; però l' impellenza ora è evitare le sanzioni dell' UE; da qui ad esse, non penso ci sia il tempo necessario ( tra assegnazione dei lavori e completamento di questi ) per realizzare nuove strutture. Urge quindi o un provvedimento disperato e provvisorio, tipo l' indulto, oppure un provvedimento di emergenza, a carico dei direttori delle carceri, quale quello di utilizzare gli spazi ( tipo i corridoi, sale di proiezione, ecc., ) all' interno del carcere, per ridurre i posti in eccesso nelle celle, fin quando non son pronti nuovi carceri.