La forte e intensa sensibilità dell'autrice, pronta a cogliere il brivido segreto di una sequenza, suggerisce il suo incontro con Fellini nato in gran parte su presupposti di risonanze emozionali: perché no? ben vengano, se sanno fare da molla al movimento dei congegni motivazionali spinti d'impeto a maggiori profondità nell'individuare il dettaglio importante e la sfumatura essenziale. È questa, infatti, la caratteristica particolarmente singolare del lavoro della Olivieri: lei sa cogliere - per esempio, in una sutura tra due scene - quell'essenza che finora era andata perduta o quantomeno trascurata. Il libro assume così una tinta inedita, ed è ben diverso da una semplice guida se tanto persuasivamente invoglia a ripercorrere l'opera di Fellini tra i luoghi psichici dell'inesprimibile.
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