Poche palle: l’Udinese non ha meritato di passare: ha STRA-meritato.
Dopo un inizio difficile, dove sembrava che il Milan se la sarebbe mangiata, ha cominciato a mettere fuori la testa e non l’ha più tirata giù. Il Milan (a parte il gol, un cross di Robnho e una punizione di Balotelli) non è mai stato pericoloso. Anche l’Udinese non ha impegnato tantissimo Abbiati, ma ha condotto la partita da padrona, partendo in contropiede spessissimo, contenendo facilmente il baricentro alto del Milan, e legittimando minuto dopo minuto il passaggio del turno.
Al Milan restano solo macerie, su cui Seedorf dovrà ricostruire, partendo da quello di buono che c’è: il tentativo di giocare bene, sulla tecnica e sulla imprevedibilità (non riuscito stasera nemmeno un po’), e soprattutto lo spirito di un grande della storia del Milan, da iniettare nelle vene di questi ragazzi, non tutti da buttare, ma stasera praticamente tutti molto al di sotto delle loro possibilità.
Stagione dannata, da condurre alla fine almeno in modo degno, con l’unico obiettivo (difficile ma non impossibile) di arrivare in Europa League.
Se no sarà ricostruzione, come dopo Tabarez, come dopo Capello 2.
Io sto sempre con Clarence.
Abbiati 6: Un gol lo prende su rigore, e l’altro non è certo un suo errore. Un pessimo rinvio che rilancia l’Udinese, ma anche una sicura presenza .
De Sciglio 5: Nella ricerca della giocata di prima, anche lui perde una palla velenosa che innesca un contropiede Silva-Pereyra. A parte questo, la sua partita è fatta tutta di “vorrei ma non riesco” come quasi tutti i suoi compagni.
Zapata 5,5: Esce dopo mezz’ora, subito dopo aver salvato un contropiede innescato da palla persa da Robinho. Prima però aveva fatto male, a sua volta innescando Muriel e poi lisciando su corner permettendo a Danilo di tirare (male). Male anche nelle impostazioni.
Rami 5,5: Sempre brutto a vedersi, alterna orrori in impostazione, lentezze nelle chiusure ad interventi di fisico che salvano la baracca. Sul contropiede del 2-1 udinese, anche lui balla con gli altri. Non è stato il peggiore, ma mi sembra decisamente inadeguato.
Emanuelson 4: Partecipazione costante alla manovra, con una quantità di errori incredibile. La ciliegina al contrario la mette facendosi bruciare da Widmer e affondandolo nettamente, da cui il rigore. Dalla sua parte si trema sempre.
De Jong 5,5: E’ il fulcro del gioco, e già questo non va bene, Si fa notare per lucidità, ma infila anche un liscio brutale che manda Fernandes a tirare (male). Il suo apporto è quantitativamente rilevante, ma qualitativamente scarso.
Nocerino 5,5: Troppi palloni passano da lui, che sembra regredito a livelli da Serie B. Mediocre anche se volitivo. Un buon recupero in fase difensiva non basta certo a dargli la sufficienza.
Birsa 5,5: Parte bene, suo il cross da cui il vantaggio del Milan. Poi stenta a capire cosa gli succeda attorno, ma tra i tre trequartisti è quello che si sacrifica di più, e che sbaglia meno, pur senza fare più nulla di significativo.
Kakà 3,5: In avvio è lui che pesca Birsa con un bel lancio, da cui il gol. Dopo di che è assolutamente penoso. Non salta mai l’uomo, non controlla una palla, sbaglia tutto lo sbagliabile. Mezzo punto in più perché cerca don l’atteggiamento di dimostrare che lui ci tiene. Il problema è che non ce la fa.
Robinho 4: Appena meglio di Kakà, solo perché è intelligente il velo-tocco per il gol di Balotelli, e per un bel cross che Brkic quasi regala allo stesso Balotelli. Per il resto è tale e quale a Kakà: miriadi di illusioni ottiche per poi perdere la palla, e mai qualcosa di concreto.
Balotelli 6,5: E’ l’unico che merita l’onore delle armi. A parte il gol, è bravo a tenere palla, a cercare il dialogo con i compagni, che però sono in profonda fase REM. Una sua punizione è parata con difficoltà da Brkic, e ci prova fino alla fine. Bravo ed efficace più volte anche sui corner avversari a spazzare l’area.
Mexes 5,5: Rileva Zapata e non fa meglio di lui. Diverse amnesie, alternate a qualche buon anticipo. Quando servirebbe il salvatore della patria però si scosta sempre.
Honda 5,5: Mah… Entra in un momento difficile e non fa nulla che segnali che sia un giocatore di tecnica superiore alla media.
Abate sv: Lui proprio non c’entra niente. Fa solo piacere che sia recuperato.
Seedorf: La sua idea di calcio mi piace, e cerca di esaltare le qualità tecniche che nella rosa ci sono. Ma il Milan di stasera dopo venti minuti diventa un’armata Brancaleone, senza capo né coda. Mancava Montolivo: come può Nocerino farne le veci?
Era una partita (forse l’ultima, Atletico Madrid a parte) cruciale. Si è affrontata male. I giocatori dopo aver cominciato con fiducia, si sono sciolti nella paura dopo il pari dell’Udinese.
Dovrà lavorare moltissimo Clarence per ricreare lo spirito Milan, devastato da una società disinteressata e da un allenatore che è stato peggio di Attila.
Dopo un inizio difficile, dove sembrava che il Milan se la sarebbe mangiata, ha cominciato a mettere fuori la testa e non l’ha più tirata giù. Il Milan (a parte il gol, un cross di Robnho e una punizione di Balotelli) non è mai stato pericoloso. Anche l’Udinese non ha impegnato tantissimo Abbiati, ma ha condotto la partita da padrona, partendo in contropiede spessissimo, contenendo facilmente il baricentro alto del Milan, e legittimando minuto dopo minuto il passaggio del turno.
Al Milan restano solo macerie, su cui Seedorf dovrà ricostruire, partendo da quello di buono che c’è: il tentativo di giocare bene, sulla tecnica e sulla imprevedibilità (non riuscito stasera nemmeno un po’), e soprattutto lo spirito di un grande della storia del Milan, da iniettare nelle vene di questi ragazzi, non tutti da buttare, ma stasera praticamente tutti molto al di sotto delle loro possibilità.
Stagione dannata, da condurre alla fine almeno in modo degno, con l’unico obiettivo (difficile ma non impossibile) di arrivare in Europa League.
Se no sarà ricostruzione, come dopo Tabarez, come dopo Capello 2.
Io sto sempre con Clarence.
Abbiati 6: Un gol lo prende su rigore, e l’altro non è certo un suo errore. Un pessimo rinvio che rilancia l’Udinese, ma anche una sicura presenza .
De Sciglio 5: Nella ricerca della giocata di prima, anche lui perde una palla velenosa che innesca un contropiede Silva-Pereyra. A parte questo, la sua partita è fatta tutta di “vorrei ma non riesco” come quasi tutti i suoi compagni.
Zapata 5,5: Esce dopo mezz’ora, subito dopo aver salvato un contropiede innescato da palla persa da Robinho. Prima però aveva fatto male, a sua volta innescando Muriel e poi lisciando su corner permettendo a Danilo di tirare (male). Male anche nelle impostazioni.
Rami 5,5: Sempre brutto a vedersi, alterna orrori in impostazione, lentezze nelle chiusure ad interventi di fisico che salvano la baracca. Sul contropiede del 2-1 udinese, anche lui balla con gli altri. Non è stato il peggiore, ma mi sembra decisamente inadeguato.
Emanuelson 4: Partecipazione costante alla manovra, con una quantità di errori incredibile. La ciliegina al contrario la mette facendosi bruciare da Widmer e affondandolo nettamente, da cui il rigore. Dalla sua parte si trema sempre.
De Jong 5,5: E’ il fulcro del gioco, e già questo non va bene, Si fa notare per lucidità, ma infila anche un liscio brutale che manda Fernandes a tirare (male). Il suo apporto è quantitativamente rilevante, ma qualitativamente scarso.
Nocerino 5,5: Troppi palloni passano da lui, che sembra regredito a livelli da Serie B. Mediocre anche se volitivo. Un buon recupero in fase difensiva non basta certo a dargli la sufficienza.
Birsa 5,5: Parte bene, suo il cross da cui il vantaggio del Milan. Poi stenta a capire cosa gli succeda attorno, ma tra i tre trequartisti è quello che si sacrifica di più, e che sbaglia meno, pur senza fare più nulla di significativo.
Kakà 3,5: In avvio è lui che pesca Birsa con un bel lancio, da cui il gol. Dopo di che è assolutamente penoso. Non salta mai l’uomo, non controlla una palla, sbaglia tutto lo sbagliabile. Mezzo punto in più perché cerca don l’atteggiamento di dimostrare che lui ci tiene. Il problema è che non ce la fa.
Robinho 4: Appena meglio di Kakà, solo perché è intelligente il velo-tocco per il gol di Balotelli, e per un bel cross che Brkic quasi regala allo stesso Balotelli. Per il resto è tale e quale a Kakà: miriadi di illusioni ottiche per poi perdere la palla, e mai qualcosa di concreto.
Balotelli 6,5: E’ l’unico che merita l’onore delle armi. A parte il gol, è bravo a tenere palla, a cercare il dialogo con i compagni, che però sono in profonda fase REM. Una sua punizione è parata con difficoltà da Brkic, e ci prova fino alla fine. Bravo ed efficace più volte anche sui corner avversari a spazzare l’area.
Mexes 5,5: Rileva Zapata e non fa meglio di lui. Diverse amnesie, alternate a qualche buon anticipo. Quando servirebbe il salvatore della patria però si scosta sempre.
Honda 5,5: Mah… Entra in un momento difficile e non fa nulla che segnali che sia un giocatore di tecnica superiore alla media.
Abate sv: Lui proprio non c’entra niente. Fa solo piacere che sia recuperato.
Seedorf: La sua idea di calcio mi piace, e cerca di esaltare le qualità tecniche che nella rosa ci sono. Ma il Milan di stasera dopo venti minuti diventa un’armata Brancaleone, senza capo né coda. Mancava Montolivo: come può Nocerino farne le veci?
Era una partita (forse l’ultima, Atletico Madrid a parte) cruciale. Si è affrontata male. I giocatori dopo aver cominciato con fiducia, si sono sciolti nella paura dopo il pari dell’Udinese.
Dovrà lavorare moltissimo Clarence per ricreare lo spirito Milan, devastato da una società disinteressata e da un allenatore che è stato peggio di Attila.