Oggi ha raccontato del témp de la quarantina. Non riguarda le donne intorno ai quaranta anche se sembrerebbe.
Il termine indica un periodi di 40 giorni successivo al parto in cui per tradizione la donna stava a letto senza fare nulla, circondata da visite e da tutti i suoi cari che si smazzavano le sue faccende, e tutte le sere le preparavano un brodo di pollo caldo.
Stupendo vero? Altro che il congedo di maternità della donna lavoratrice che abita in un monolocale in una metropoli, nell'indifferenza dei vicini che non sanno il suo nome, con la famiglia disseminata ovunque, con un marito che va in crisi appena lei gli chiede una mano ( e la risolve con una rumena) o la rifiuta per le smagliature che le sono venute sui fianchi. Sì. Sono quella dei bei tempi andati che mando ho vissuto. Ma stiamo perdendo umanità e la prima cosa che ce ne priva è il "furto del tempo", come lo chiamo io. Il nostro tempo è breve e veloce, e quasi sempre è un tempo a termine perchè le cose mal coltivate non crescono. È un tempo rigorosamente individuale e mai condiviso, se non nella forma dei ritmi imposti.
La seconda cosa che ce la ruba è l'assoluta preminenza dell'ego, questo essere di recente scoperto e che in pochi secoli è arrivato ad occludere la vista di molte altre cose che hanno un valore fondamentale nella vita della persona e nei rapporti umani. Se è chiaro che la sua mortificazione provoca malessere, forse è meno chiaro che la sua assolutizzazione nullifica tutto il resto... e all'ego solitario non resta trascinarsi una condizione di insoddisfazione delirante. Capire che siamo importanti, ma non speciali, significa capire che condividiamo il nostro essere al mondo con altri e che questi altri non sono nemici o competitors, ma persone come noi. Significa capire che se non si può avere tutto si può avere qualcosa e che quindi non dovremmo sputare su ciò che abbiamo con facilità correndo dietro a nuove cose.
Insomma significa vivere nel mondo contadino in odor di letame del témp de la quarantina.
Non credete che se molte meno erano le depressioni post partum e molti meno gli infanticidi forse era semplicemente perchè esisteva tempo per gli altri, solidarietà e vicinanza? Se le madri di oggi sembrano imbranate, smarrite, isteriche e a volte malate, non è perchè mancano del sostegno che dovrebbero avere?
La domanda fondamentale era questa, poi quando parlo mi si dovrebbe fermare con una mazzata in testa... ma sapete...in questo momento sono sola in casa purtroppo per voi