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Il negazionismo è reato?

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1
Faust
Faust
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Il Senato dice sì al DDL contro il negazionismo che ora deve passare all’esame della Camera. I sì sono stati 234, 8 gli astenuti e 3 i no. Il disegno di legge punisce il negazionismo, l’apologia e la minimizzazione della Shoah, dei genocidi, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra con la reclusione fino a tre anni.
Il testo approvato dal Senato prevede che incitare pubblicamente a commettere un delitto sarà tanto più grave se l’istigazione si fonderà sulla negazione della Shoah, dei crimini di guerra o contro l’umanità. Il provvedimento modifica l’articolo 3 della legge 13 ottobre 1975, n. 654, la cosiddetta legge Reale, in materia di contrasto e repressione dei crimini di genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra, come definiti dagli articoli 6, 7 e 8 dello statuto della Corte penale internazionale. Con le nuove regole riscritte nella commissione Giustiziail Senato, trasformando il negazionismo in un’aggravante anziché in un reato (come prevedeva il testo precedente che in un primo momento si voleva votare addirittura in sede deliberante), ha voluto salvaguardare la libertà di espressione e ha voluto evitare limiti o restrizioni alla ricerca storica. Per evitare l’introduzione di un reato di opinione, insomma, si prevede, attraverso un intervento sulla legge Reale, un’aggravante di pena di tre anni se la propaganda, la pubblica istigazione e il pubblico incitamento a commettere atti di discriminazione razziale si fondano in tutto o in parte sulla negazione della Shoah, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra, come definiti dallo statuto della Corte penale internazionale. Contestualmente si è ridotto da cinque a tre anni il limite massimo della pena per chiunque pubblicamente istighi a commettere delitti.

Personalmente ritengo giusta questa decisione e non mi sembra centri niente con le questioni d'opinione.
E voi?

2
Hara2
Hara2
Viandante Storico
Viandante Storico
Qualsiasi legislazione in materia è problematica, ma, stante la difficoltà di applicazione, almeno in linea di principio, a prescindere da altri reati auspicherei fosse ribadito che


C.E.D.U. ha scritto:“La tolleranza e il rispetto della dignità di tutti gli esseri umani costituiscono il fondamento di una società democratica e pluralista. Ne consegue che, in via di principio, si può considerare necessario, nelle società democratiche, sanzionare e cercare di prevedere tutte le forme di espressione che diffondono, incitano, promuovono o giustificano l’odio basato sull’intolleranza …” (Erbakan c. Turchia, sentenza del 6 luglio 2006, §56)




Mi copiaincollo  



In Italia esistono precedenti (o forse un precedente) Stormfront coi quattro gestori condannati per "Diffusione d'idee fondate sull'odio razziale ed etnico [del reato di cui agli artt. 81 II c., 110 e 112 I c. n. l, 2 e 4 c.p., 3 Legge 13 ottobre 1975, n. 654]
Sentenza integrale qui

a livello europeo

l ricorrente, 
autore di un’opera intitolata I miti fondatori della politica israeliana, era stato condannato per negazione di crimini contro l’umanità, diffamazione pubblica contro un gruppo di persone, nella fattispecie, la comunità ebraica, e incitamento all’odio raziale. Egli sosteneva che il suo diritto alla libertà di espressione era stato violato.
Il ricorso è stato dichiarato irricevibile. La C.E.D.U. ha ritenuto che il contenuto dell’opera del ricorrente costituiva una negazione dell’Olocausto e ha ricordato che “la negazione dei crimini contro l’umanità è una delle forme più gravi di diffamazione razziale contro gli ebrei e d’incitazione all’odio nei loro confronti”. La C.E.D.U. ha affermato che l’opera che contestava la veridicità di fatti storici indubbiamente verificatisi non perseguiva alcuno scopo scientifico o storico, ma aveva il fine di riabilitare il regime nazional-socialista e di accusare di falsificazione storica le vittime stesse. La C.E.D.U. ha ritenuto che, essendo tali atti manifestamente incompatibili con i valori fondamentali sanciti dalla Convenzione, il ricorrente non poteva godere delle previsioni di cui all’articolo 10 (libertà di espressione).

Versione completa qui



Il Centro Wiesenthal qualche hanno fa denuncio a FB che rispose «dopo avere verificato gli abusi che ci avete segnalato, abbiamo rimosso tutti i contenuti offensivi, come prevedono le nostre regole d’utilizzo della rete» promettendo più attenzione, garantendo che «verranno intraprese le iniziative più adatte» per tutelarsi da queste incursioni..

In realtà FB pullula di infamità, ad esempio

"L'olocausto ebraico è una menzogna"
VORREBBERO COSTRINGERCI PER LEGGE A CREDERE NELLA SHOAH.
Chiediti perchè.


Il negazionismo è reato? 8Pq1HXrl

[No, dopo mille segnalazioni ufficiali è stata bloccata]

O  questo

Il negazionismo è reato? 1921049_304012256461213_3414384394319469876_o








Interessante, giusto per avere un minimo di riferimenti,   qui

3
paolo iovine
paolo iovine
Viandante Mitico
Viandante Mitico
un opinione è tale finchè non scade nell' offesa.

4
Hara2
Hara2
Viandante Storico
Viandante Storico

paolo iovine ha scritto:un opinione è tale finchè non scade nell' offesa.

Il discorso è più complesso. In altri luoghi se ne è parlato ad nauseam, ultimamente con riferimento iniziale (un po' a sproposito) a Charlie Hebdo, ma il discorso si allarga con facilità

5
Faust
Faust
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato

paolo iovine ha scritto:un opinione è tale finchè non scade nell' offesa.

Dove sta il confine?
Cosa è lecito sostenere nascondendosi dietro al fatto che è una mera opinione?

6
Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem

Faust ha scritto:Il Senato dice sì al DDL contro il negazionismo che ora deve passare all’esame della Camera. I sì sono stati 234, 8 gli astenuti e 3 i no. Il disegno di legge punisce il negazionismo, l’apologia e la minimizzazione della Shoah, dei genocidi, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra con la reclusione fino a tre anni.
Il testo approvato dal Senato prevede che incitare pubblicamente a commettere un delitto sarà tanto più grave se l’istigazione si fonderà sulla negazione della Shoah, dei crimini di guerra o contro l’umanità. Il provvedimento modifica l’articolo 3 della legge 13 ottobre 1975, n. 654, la cosiddetta legge Reale, in materia di contrasto e repressione dei crimini di genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra, come definiti dagli articoli 6, 7 e 8 dello statuto della Corte penale internazionale. Con le nuove regole riscritte nella commissione Giustiziail Senato, trasformando il negazionismo in un’aggravante anziché in un reato (come prevedeva il testo precedente che in un primo momento si voleva votare addirittura in sede deliberante), ha voluto salvaguardare la libertà di espressione e ha voluto evitare limiti o restrizioni alla ricerca storica. Per evitare l’introduzione di un reato di opinione, insomma, si prevede, attraverso un intervento sulla legge Reale, un’aggravante di pena di tre anni se la propaganda, la pubblica istigazione e il pubblico incitamento a commettere atti di discriminazione razziale si fondano in tutto o in parte sulla negazione della Shoah, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra, come definiti dallo statuto della Corte penale internazionale. Contestualmente si è ridotto da cinque a tre anni il limite massimo della pena per chiunque pubblicamente istighi a commettere delitti.

Personalmente ritengo giusta questa decisione e non mi sembra centri niente con le questioni d'opinione.
E voi?

sottolineo quanto evidenziato in rosso ed aggiungo il mio parere:

quando una istituzione ha bisogno di una "legge" per affermare un principio, vuol dire che quel principio non è universale, ovvio, condiviso e probabilmente nemmeno del tutto giusto.
Quello che è certo è che se una istituzione ha bisogno di "Vietare e sanzionare" qualcosa è perché non si sente abbastanza forte da affrontarla e ne ha paura.

7
Hara2
Hara2
Viandante Storico
Viandante Storico

Lucio Musto ha scritto:

quando una istituzione ha bisogno di una "legge" per affermare un principio, vuol dire che quel principio non è universale, ovvio, condiviso e probabilmente nemmeno del tutto giusto.
Quello che è certo è che se una istituzione ha bisogno di "Vietare e sanzionare" qualcosa è perché non si sente abbastanza forte da affrontarla e ne ha paura.

O mi sfugge qualcosa o il tuo è un ragionare  sconclusionato.

E'  superfluo riconoscere il diritto alla vita?
E siccome è "vietato e sanzionato" il principio non è "probabilmente nemmeno del tutto giusto"?
Ed è un segno di debolezza  "vietare e sanzionare" le violazioni di tale diritto?
E se non l'affronta con divieti e pene come la dovrebbe affrontare?
E cosa c'è di sbagliato ad "avere paura?

Quanto a ciò che hai evidenziato

non mi sembra centri niente con le questioni d'opinione.

Non sono sicuro di averne capito il senso

8
paolo iovine
paolo iovine
Viandante Mitico
Viandante Mitico
se c' è un fatto storico di particolare rilevanza, quale fu la Shoah, tale da determinare la natura e l' assetto istituzionale di uno stato, a partire dalla costituzione ( vedasi, ad esempio, l' esordio della costituzione tedesca ) e lo si nega reiteratamente, è un palese attacco alle istituzioni stesse; e questo è reato.

9
Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem

Hara2 ha scritto:
Lucio Musto ha scritto:

quando una istituzione ha bisogno di una "legge" per affermare un principio, vuol dire che quel principio non è universale, ovvio, condiviso e probabilmente nemmeno del tutto giusto.
Quello che è certo è che se una istituzione ha bisogno di "Vietare e sanzionare" qualcosa è perché non si sente abbastanza forte da affrontarla e ne ha paura.

O mi sfugge qualcosa o il tuo è un ragionare  sconclusionato.

E'  superfluo riconoscere il diritto alla vita?
E siccome è "vietato e sanzionato" il principio non è "probabilmente nemmeno del tutto giusto"?
Ed è un segno di debolezza  "vietare e sanzionare" le violazioni di tale diritto?
E se non l'affronta con divieti e pene come la dovrebbe affrontare?
E cosa c'è di sbagliato ad "avere paura?

Quanto a ciò che hai evidenziato

non mi sembra centri niente con le questioni d'opinione.

Non sono sicuro di averne capito il senso

1) può benissimo darsi che il mio sia un ragionare sconclusionato,
o più semplicemente può darsi che tu non ci arrivi.
In entrambi i casi inutile accanircisi.

2) Non preoccuparti, non è da tutti capire tutto.

10
Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem

paolo iovine ha scritto:se c' è un fatto storico di particolare rilevanza, quale fu la Shoah, tale da determinare la natura e l' assetto istituzionale di uno stato, a partire dalla costituzione ( vedasi, ad esempio, l' esordio della costituzione tedesca ) e lo si nega reiteratamente, è un palese attacco alle istituzioni stesse; e questo è reato.


probabilmente vero quello che dici, anzi certamente vero, a voler sottilizzare, ma non è questo il punto che mettevo in evidenza, bensì la "preoccupazione" di scrivere una legge (e poi eventualmente farla anche rispettare, altrimenti si tratta della solita buffonata)

Mi spiegherò con un esempio:
anche dire "governo ladro" è un reato. Vilipendio delle istituzioni.
Ma se un Parlamento emanasse una legge specifica in proposito, vorrebbe dire che ha veramente paura, lo Stato, di essere chiamato ladro!... ed è di quest'ultima cosa che dovremmo preoccuparci!...

Ci sei?

E se fosse emessa una legge contro chi dice "Pertini non è mai esistito"... non ti puzzerebbe al naso? SGHIGNAZZARE SGHIGNAZZARE YES YES

11
paolo iovine
paolo iovine
Viandante Mitico
Viandante Mitico
vedi Lucio, è una questione di memoria storica. Mi spiego meglio; se si considera l' esito dell' ultima guerra mondiale come lo start di una memoria divisa tra quelli che coltivano la speranza di una rivincita e quelli che guardano al progresso, il mondo si divide automaticamente in adulti e bambini.

E' un fatto evolutivo. 100 anni sono un enormità, relativamente alla vita dell' uomo, ma una goccia nel mare relativamente all' evoluzione.

12
Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem

paolo iovine ha scritto:vedi Lucio, è una questione di memoria storica. Mi spiego meglio; se si considera l' esito dell' ultima guerra mondiale come lo start di una memoria divisa tra quelli che coltivano la speranza di una rivincita e quelli che guardano al progresso, il mondo si divide automaticamente in adulti e bambini.

E' un fatto evolutivo. 100 anni sono un enormità, relativamente alla vita dell' uomo, ma una goccia nel mare relativamente all' evoluzione.

dai Paolo!...

ogni guerra, ogni baruffa, ogni litigio condominiale o battibecco sul forum lascia come strascico l'idea della "rivincita".
E' naturale... ma quanto dura?... quanto vuoi che una persona raziocinante ci metta a capire che quel "fatto" appartiene al passato?
Il PNM (partito nazionale monarchico) durò fin quasi agli anni '50, ma come club di nostalgici di un bel periodo... ma nessuno mai pensò al ritorno del RE.
Ed oggi, con tutto il parlare di fascismo/fascisti/nazismo/SS che facciamo... ci immaginiamo ancora
i Fasci Littorio ed i figli della Lupa... o i forni di Auschwitz?

Suvvia!... e ci studiamo per farci una legge "che ci protegga" dal ritorno di Mussolini o di un Hitler mai morto, come Elvis Presley?...

No, amico mio!... dietro tutto questo "per non dimenticare" c'è ben altro che i fantasmi di un passato vecchio di tre generazioni di uomini e mill'anni di socialità!

altro che 100 anni!... ne sono passati molti di più da quei tempi!

13
paolo iovine
paolo iovine
Viandante Mitico
Viandante Mitico
eh, eh, eh, sono un appassionato della serie Derrick; episodi ambientati nelle alte sfere dell' alta società; niente a che fare coi personaggi principali, io mi identifico coi camerieri o altre comparse; io sono il carpentiere, l' arredatore, il meccanico o il muratore; io faccio parte dell' altra memoria storica; io da tre metri sopra il cielo li guardo e simpatizzo per Derrick.

14
Hara2
Hara2
Viandante Storico
Viandante Storico

Lucio Musto ha scritto:
Hara2 ha scritto:


O mi sfugge qualcosa o il tuo è un ragionare  sconclusionato.

E'  superfluo riconoscere il diritto alla vita?
E siccome è "vietato e sanzionato" il principio non è "probabilmente nemmeno del tutto giusto"?
Ed è un segno di debolezza  "vietare e sanzionare" le violazioni di tale diritto?
E se non l'affronta con divieti e pene come la dovrebbe affrontare?
E cosa c'è di sbagliato ad "avere paura?


1) può benissimo darsi che il mio sia un ragionare sconclusionato,
o più semplicemente può darsi che tu non ci arrivi.
In entrambi i casi inutile accanircisi.

2) Non preoccuparti, non è da tutti capire tutto.

Se vuoi sbimbominkiare flammando come faresti con 'nonmiricordoconchi' affari tuoi.
Se ti va rispondi, altrimenti vivo bene lo stesso.
Comunque


ogni guerra, ogni baruffa, ogni litigio condominiale o battibecco sul forum lascia come strascico l'idea della "rivincita".
E' naturale... ma quanto dura?... quanto vuoi che una persona raziocinante ci metta a capire che quel "fatto" appartiene al passato?

Sciocchezza, non sto a raccontarti le vicende della mia famiglia ma sta di fatto che i nostri genitori e i nostri nonni, come carnefici, vittime o come quelli che han faticosamente tirato a campare chiudendo gli occhi, ne sono stati tutti coinvolti. E' stato ieri l'altro,  è successo qui, proprio qui e alcune delle vittime 'dirette' (che ci sono anche molte, moltissime, 'indirette') sono ancora tra noi
E l'antisemitismo è vivo e vegeto e ancora girano i manifesti dei savi di sion e millemila altre osceMità sul complotto giudaico e molto, una enormità, di altro ancora, tra cui una vergognosa residuale persistenza dell' humus della shoah: l'antigiudaismo cristiano.
Per non parlare dell'Islam, basterebbe solo la sua presenza ubiquitaria per giustificare l'intollerabilità del negazionismo del quale, in buona parte, si fa bandiera.

Poi che vi siano strumentalizzazioni e retorica nelle scempiaggini delle giornate della memoria è altro discorso



Suvvia!... e ci studiamo per farci una legge "che ci protegga" dal ritorno di Mussolini o di un Hitler mai morto

Infatti, ringraziando i numi, per quanto possibile ci sono.

Infine, nello specifico, non è un fatto di 'protezione' bensì di civiltà

15
Miss.Stanislavskij
Miss.Stanislavskij
Viandante Mitico
Viandante Mitico
Una legge per porre un limite agli imbecilli che però costituisce un grave precedente che chissa poi in cosa degenererà.

16
kohkarunagi
kohkarunagi
Viandante Storico
Viandante Storico
Non dovrebbe esserlo. Perché se tanto mi da tanto allora la stupidità dovrebbe esserlo. La shoah è un fatto acclarato. Se qualcheduno per il proprio tornaconto vuol negarla mal gliene incolga, ma nel grande ordine delle cose poco cambia. Anche perché da lì alla legittimazione di altre richieste di parte il passo è breve.
La shoah è il passato, basta marciarci sopra. Non la si dimentichi, non si ripeta, ma basta stracciare i coglioni con sensi di colpa e punizioni per fatti avvenuti 60 anni fa. Tutto si presta a manipolazioni e strumentalizzazioni.

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Il gatto
Il gatto
Viandante Residente
Viandante Residente
Se per legge devi imporre una visione degli eventi sei fregato.
Significa che non importa piu' a nessuno visto che un evento vive nella polemica e nella forza della dimostrazione positiva.
Dio esiste, galera a chi dice il contrario fa esistere quel dio nel quotidiano?
Hai un solo un silenzio che puoi leggere come approvazione, ma lo e'?

Lo stesso e' qua, qualcuno neghera' sempre qualcosa, ma lo devi contrastare con le prove, se generi il silenzio il pensiero non cambia e l'indifferenza, in assenza di dibattito, aumenta.
Sempre che la cosa rivesta l'interesse vivo che ci si aspetta e che normalmente diverge con gli interessi della quotidianeita' personale.

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