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La legge e la fede.

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Sara Mori
Sara Mori
Viandante Residente
Viandante Residente
Solo con la grazia e con l'aiuto divino l'uomo è in grado di vincere il male e sopravvivere spiritualmente (da solo non ce la fa ) ma il dono della grazia viene concesso a chi ha la fede di poterlo ricevere,la fiducia che ciò è possibile.Non c'è alcun essere umano escluso da questa grazia ma è necessario accendere e ravvivare la fede.Chi non vuole ciò non è necessario che si arrabbi né che sia sempre all'attacco ma viva la sua vita a modo suo secondo la legge umana a cui obbedisce.Chi possiede la fede divina necessariamente obbedisce ad una legge che al divino fa riferimento.(Se ho una fede cieca verso una persona ascolto sicuramente i suoi consigli)La fede quindi è legata in modo stretto alle opere e camminano di pari passo.Paolo non ha fatto niente di testa sua nè per suo interesse;aveva capito che accendendo la fede nelle persone si dava senso ad una legge vuota e ad opere eseguite contro voglia.Le opere di una legge senza fede sono solo un alibi di salvezza,sono fardelli pesanti da portare,un giogo che Gesù voleva togliere dalle spalle di un popolo che la legge incatenava.Certo che Gesù auspicava il rispetto della legge ma con l'entusiasmo della fede.I discorsi di Gesù nei Vangeli hanno sfumature diverse a seconda degli interlocutori.Gli insegnamenti ai discepoli che avevano lasciato tutto e che,a loro volta,dovevano diventare guide erano diversi dai discorsi alle folle che vivevano la fede quotidianamente e che,a volte,avevano bisogno delle parabole per capire.Di altro calibro erano le parole rivolte al clero,ai gestori della legge e detentori del sapere.Certamente Gesù da Ebreo ha detto di essere venuto per le pecore perdute d'Israele e ha dato del "cane"alla donna pagana che gli chiedeva aiuto ma ha nello stesso tempo elogiato la FEDE di questa donna pagana e la FEDE del centurione romano definita come superiore a quella riscontrata in molti Israeliti.Allora non è forse vero che la FEDE può appartenere ed essere accesa anche nei pagani?Per quanto riguarda le discrepanze nei Vangeli si sa che gli evangelisti si rivolgevano a comunità diverse:una cosa è parlare agli Ebrei appoggiandosi alle loro tradizioni (qui Gesù deve apparire essenzialmente Ebreo),una cosa è parlare ai Greci filosofi e politeisti o ai Romani più grezzi e materialisti.Si sa che nel primo cristianesimo i dissidi non mancavano perché gli esseri umani costruiscono le nuove idee su un substrato precedente da cui è difficile staccarsi.Per questo Gesù aveva raccomandato di mettere vino nuovo(i suoi insegnamenti) in otri nuove (modi di pensare,mentalità rinnovate).Nei secoli molte otri sono scoppiate!!

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