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Recensioni

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1
galadriel
galadriel
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
In questo thread potete fare la vostra personale recensione di un film e consiglirlo ad altri.
Il gusto si educa..... alla faccia di Vanzina..... rolleyss

2
galadriel
galadriel
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Recensioni MV5BMTMwNjAxMTc0Nl5BMl5BanBnXkFtZTcwODc3ODk5Mg@@._V1._SY317_CR0,0,214,317_
Alice in Wonderland(2010)


Regia Tim Burton
Soggetto dal romanzo di Lewis Carroll
Sceneggiatura Linda Woolverton
Musiche Danny Elfman
Scenografia Robert Stromberg

La differenza tra film come Pee-wee's Big Adventure, Ed Wood, Edward mani di forbice e Batman - il ritorno si sente ed è impossibile far finta che Planet of the Apes, La fabbrica di cioccolato o Sweeney Todd siano anche minimamente all'altezza.
In questo senso, Alice in Wonderland è un'opera contraddittoria.
Se da un lato si riconosce la mano di Burton, dall'altra è a volte difficile riconoscerlo.
La capacità di riuscire a mostrare in maniera diversa e personale un tema noto però resta.
Le scenografie sono l'elemento di spicco della pellicola, in particolare il castello della Regina (esterno e interno), ma anche Sottomondo e i suoi paesaggi in generale.
Quello che purtroppo manca (e impedisce al film di raggiungere risultati ben più alti) è l'energia nel racconto, la voglia di prendere posizione, insomma una strada decisa e importante che permetta a tante idee diverse di coagularsi in qualcosa di superiore. Certi temi come la realtà e l'immaginazione, così come l'indipendenza femminile, vengono accennati e promettono bene, ma senza poi essere sfruttati come meriterebbero.


3
IlDucaBianco
IlDucaBianco
Viandante Residente
Viandante Residente
Recensioni Avatar+film

Il Film Avatar è talmente impressionante da arrivare al miglior risultato possibile, ossia il fatto che, a un certo punto, non ci pensi più e te lo godi come se stessi vedendo veramente delle persone (o degli esseri) in carne e ossa.
Che siamo arrivati a una maturità senza pari è indubbio, tanto che anche qualche piccola concessione allo spettacolo più facile non dà troppo fastidio.
Inoltre Cameron ha l'intelligenza di non scegliere storie troppo complesse per i suoi film, in modo da suscitare sentimenti forti e semplici.
Veniamo ai limiti: il mancato approfondimento.
Perché non approfondire meglio le tradizioni di questo popolo, che quando vengono mostrate non smettono di affascinare? Non si poteva sviluppare meglio un possibile triangolo amoroso che avrebbe reso i rapporti ancora più intensi? E il problema dell'identità (umana o Na'Vi) di Jack non andava affrontato con minore rapidità? Così è difficile capire il senso delle scelte dei personaggi, in particolare quando i 'cattivi umani' optano per iniziare l'attacco o invece non fanno fuori il protagonista collegato con il suo avatar.

4
Giglio Bianco
Giglio Bianco
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Mi e' stato chiesto da Ninfa di raccontarvi di Dolls, un film di Takeshi Kitano che personalmente mi ha molto colpito e affascinato, tanto da diventare uno dei miei preferiti in assoluto.

Questa richiesta a dire il vero mi ha dato molto da pensare, come si puo' raccontare un film di quel tipo?
Va visto, sicuramente.

Le parole difficilmente riescono ad incanalare l'insieme di simboli, atmosfere ed emozioni quasi silenziose (e alla fine del film, direttamente DEL TUTTO silenziose) che questo capolavoro riesce ad offrire a una mente particolarmente riflessiva e ricettiva.

Se vi piacciono i film leggeri, ve lo sconsiglio. Poco ma sicuro.
E' di una tristezza che ti resta nell'anima per diverse ore, e le sue parti in assoluto migliori sono quelle che si riescono a evincere da dettagli sparpagliati per le varie storie, che parlano assai di piu' della trama o qualsivoglia stralcio di dialogo.

Un film fatto per pensare, e ha un modo di presentare il pensiero che non e' per tutti, a mio avviso.

Sto sprecando un sacco di parole, ma a vederlo capireste perche', e' davvero difficile trovare qualcosa che lo descriva in maniera efficace, senza per giunta spoilerare niente.

Dolls, e' una raccolta di tre storie d'amore, anche se l'amore non e' il tema principale del film, anzi direi che si snocciola in tutta quella serie di dettagli, sentimenti e assurdita' tipiche dei suoi personaggi, vessati ognuno a modo suo da un mondo che ha una serie di aspettative ed incidenti che li allontana dalla loro "realizzazione" ideale.
I personaggi sono uno Yakuza, una popstar, e una giovane coppia di innamorati.
Ma detto cosi' suona male, riduttivo, estremamente riduttivo.

Esteticismo, e poesia, questo e' quanto.

Piu' siete abituati ad essere in sintonia con una mentalita' nipponica, piu' probabilmente vi piacera' e sarete in grado di coglierne le sfumature, che narrano fin troppo bene delle tipiche "assurdita' " della loro societa'.
Colpevolizzandole, senza puntare dita sui fatti, quanto sulle conseguenze.
Ma non fermandosi, ne' tantomeno riducendosi a questo.

Dolls e' tanta carne al fuoco.
Mi piacerebbe, se qualcuno di voi l'ha visto o lo vedra', discuterne piu' approfonditamente.

5
Rupa Lauste
Rupa Lauste
Viandante Storico
Viandante Storico
visto.
e come dici tu, Dolls non si puó raccontare.
o forse sono io a non essere in grado di tradurlo in parole.
posso solo dire che lo associo ad una tela piena di colori.

6
purplebunny
purplebunny
Viandante Storico
Viandante Storico
Dolls è il frusciare che rimane nelle orecchie una volta che il vento ha spazzato via le foglie.

Almeno questo è quello che mi fa pensare quando ci ripenso.

7
ReLear
ReLear
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Fahrenheit 9/11

E un film-documentario da Michael Moore.
Il titolo del film si rifà a quello del romanzo di Ray Bradbury, Fahrenheit 451.
Il film verte sui legami segreti tra la famiglia del presidente degli Stati Uniti George W. Bush e la famiglia Bin Laden, ponendo l'accento su quelle che, a detta del film, sono state strumentalizzazioni politiche degli attentati dell'11 settembre 2001, con le seguenti campagne militari americane in Afghanistan ed Iraq.

Il film ha rischiato fino all'ultimo di non essere proiettato negli Stati Uniti, in quanto la Walt Disney Company, produttrice del film, si è pentita e ne ha bloccato la distribuzione, subendo numerose e pesanti critiche, soprattutto a fronte della vittoria della Palma d'oro al Festival di Cannes 2004. Successivamente il film, che nel frattempo ha trovato distributori in tutto il mondo (gli USA sono stati il penultimo paese, prima solo dell'Albania), è stato acquistato dalla Miramax per sei milioni di dollari. Dopo l'iniziativa della casa di Harvey e Robert Weinstein, il film è stato distribuito negli USA da un gruppo di case di distribuzione, battezzato da Moore (con un chiaro riferimento a Bush e l'Iraq) la "coalizione dei volenterosi": si tratta, oltre alla Miramax, della Lions Gate e dell'IFC Films. Successivamente il documentario è diventato un successo strepitoso al botteghino battendo ogni record nel 2004.




Alcunbi dei fatti ricordati nel film, per ognuno dei quali sono riportate le fonti:
Dopo gli attentati dell'11 settembre, la famiglia Bin Laden fu costretta dalla direzione del Gruppo a liquidare le proprie quote . Bush Senior fu Senior Advisor nel Carlyle Asia Board per due anni, e la famiglia Bin Laden nominò nel 1976 James Bath, amico dei Bush, amministratore degli investimenti della famiglia in Texas . La mattina del'11 settembre George Bush Sr. e Shafiq bin Laden erano fra i presenti alla conferenza annuale degli investitori del Gruppo Carlyle, al Ritz-Carlton hotel in Washington, DC .
Fra il 14 e il 24 settembre 2001, 6 voli charter riportano in patria 142 persone di nazionalità saudita, dei quali 24 erano membri della famiglia Bin Laden, altri della casa regnante Saudi.



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IlDucaBianco
IlDucaBianco
Viandante Residente
Viandante Residente
Shutter Island


Nel 1954, i due agenti federali Teddy Daniels (Leonardo Di Caprio) e Chuck Aule vengono inviati con un battello a Shutter Island, a largo della costa est, per investigare sull'improvvisa scomparsa di una pericolosa infanticida residente presso l'istituto mentale Ashecliffe, Rachel Solando. Il direttore dell'istituto, il dottor Cawley, e i vari infermieri sostengono che la madre assassina si sia come dileguata dalla sua stanza senza lasciare alcuna traccia, ma l'agente Daniels pare nutrire fin dal principio dei forti sospetti sul modo di condurre l'ospedale da parte del dottor Cawley e del suo medico assistente, il dottor Naehring. Un uragano costringe i due agenti a protrarre il soggiorno sull'isola, durante il quale le indagini proseguono e particolari sempre più inquietanti emergono, mentre Daniels continua ad avere delle visioni che riguardano la moglie defunta e le sue esperienze di guerra contro gli ufficiali nazisti.

Uno Scorsese incredibilmente geniale porta lo spettatore in una dimensione irreale, in uno psico-thriller che inchioda alla poltrona, facendoti gustare un Leonardo Di Caprio che qui conferma la sua ascesa professionale con una interpretazione toccante.
Chi ha amato “Il sesto senso” (che regna sovrano nel suo genere) non può perdersi questo film: il “vero-non vero” e “succede-non succede” dei quali è impregnata la trama è decisamente accattivante, e ti porta a riflettere su quanto labile sia la nostra mente, su quanto imprevedibili siano le reazioni inconsce ai drammi umani. L’unica pecca è che la soluzione dell’enigma, ad un certo punto, si rende un po’ troppo prevedibile.

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