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Teorie delle Intelligenze multiple: qualche domanda

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SergioAD
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Viandante Storico
Viandante Storico
Lisandro,

Non so, io tendo a usare i toni che uso nei simposi anche nel foro. Vado avanti non perché abbia la mania di contro pesare alla ricerca dell'ultima parola ma per 1) l'eventuale gradevole dibattito, 2) in caso di partecipazione, e 3) se avessi qualcosa di speciale da dire o ridire.

Penso che non debba essere io a descrivere la "intelligenza sociale" quando copincollando il termine quotato in virgolette vengono fuori da Google search 28.700 risultati. Per conto mio mi basta la dicotomia tra tecnici e non tecnici ma solo per abitudine e mia debolezza della lingua italiana.

Ad ogni modo la prima cosa che dice wikipedia in merito è "capacità di relazionarsi con gli altri in maniera efficiente, costruttiva e socialmente compatibile". So che esiste una sorta di attrazione verso il parla come magni e quindi schiettezza e famigliarità epperò senza amichevolezza.

Ma... "andare a parare" avrebbe dietro diverse insinuazioni più chiare per voi altri mentre, io devo sforzarmi ad entrare nel contesto ed essendo meno permaloso rispetto allo stereotipo italiano come dite voi posso sopportare l'idea di passare per uno povero di spirito di ilarità. Che dici?

Trovi gli innesti relativi all'intelligenza sociale in questa breve risposta? Ovviamente non è specificata la qualità dell'intelligenza, ci mancherebbe... sarebbe di cattivo gusto, ma solo il contesto...

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lisandro
lisandro
Viandante Storico
Viandante Storico
A scanso di equivoci, nel mio commento non c'era nessun intento flammatorio.
Anzi, visto che è la seconda volta che mi rispondi seriamente, sento il dovere di precisarti quale è il mio approccio con i quesiti in generale, postandoti un video del professor Anatoli Balash (purtroppo è disponibile solo l'audio):



Sorriso Scemo

Io, in linea di principio, mi trovo più incline alla posizione portata avanti da Magonzo. Però se ho assunto una posizione così netta sin dal principio è stato proprio nella speranza che altri potessero smontarla e ricondurla verso una prospettiva più ampia. E sono giunti i vostri commenti, tuoi, di Aleister e della Ninfa che sinceramente offrono lo spunto per un'infinità di rimandi, che viene spontaneo a me d'incitarvi.

Io vorrei sapere qual'é l'applicabilità della "lista" proposta nel primo post di Aleister.
Poi tu ti sei proposto degli approfondimenti dei quali io necessito per le successive mie considerazioni.

Sono sempre propenso per una multidisciplinarietà della ricerca e magari smontando le teorie circa la qualità dell'intelligenza, si potrebbe arrivare a supporre l'inesistenza della stupidità.

ora devo scappare scappare

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SergioAD
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Viandante Storico
Viandante Storico
Boh, forse c'è l'abitudine ad accendersi ma non pensare che sia per tutti così, no, ho pensato a qualcosa tra l'ironia ed il sarcasmo, per quello ho parlato di socievolezza.

Interdisciplinare assolutamente, 3 discipline e più ma la difficoltà a misurare la loro integrazione dipende dall'osservabilità - non importa a nessuno l'uomo che avrebbe potuto cambiare il mondo ma non l'ha fatto per mancanza di chissà cosa, non lo conosce nessuno e se fa il salumiere al massimo affetterà bene il salame.

Allora diventa misurabile nell'ambito dell'applicazione, sul campo. Certo se avessero preso quel salumiere... ma non è successo.

Man mano che aumentano le risorse di calcolo le applicazioni diventano più multifunzionali, sistemi esperti, aiuto all'intelligenza, etc...

In questo contesto così pragmatico l'intelligenza è misurabile. Il resto a dire la verità è più interessante dal punto di vista umanistico.

Una curiosità http://mondo.panorama.it/Gli-uomini-piu-intelligenti-al-mondo-C-e-anche-un-italiano/

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