E’ chiaro che sia contento del risultato, ma onestamente è un punteggio fasullo. Il Genoa meritava almeno il pareggio. Il Milan ha tirato in porta due volte e ha fatto due gol, e per il resto ha fatto barricate sperando in ripartenze che non arrivavano mai.
Per la società sicuramente conta più questa vittoria che le sconfitte immeritate con Juve e Atletico a San Siro. Per me pure, da un certo punto di vista, ma non posso negare che ci siano stati molti passi indietro rispetto a Firenze e Chievo, e che questa squadra sia comunque ben lontana dall’affidabilità e dalla sicurezza che desidereremmo ritrovare.
Ora Catania e Livorno. Sembrerebbero sei punti obbligati, e sarebbero così cinque vittorie di fila. Vedremo. Questi sono capaci di tutto…
Abbiati 6,5: Il Genoa ha un netto predominio in fase offensiva, ma si rende davvero pericoloso solo dopo il doppio svantaggio. Prima sono parate facili. Sul gol di Motta è un po’ maldestro, infatti è lui a buttarsela dentro. Però su Sturaro poco dopo tira fuori una parata da campione, e salva il risultato.
Bonera 5,5: Non sono prevenuto, giuro. Per me però è sempre inadeguato, Anche se spinge più del solito, dietro fa sempre venire i brividi. In velocità lo salterei anch’io. Un bell’anticipo su Sculli su cross di De Maio nel primo tempo, ma per il resto infilato da Antonelli più volte, e almeno una volta in modo grottesco.
Rami 6,5: Scordiamoci i tentativi di impostazione con lanci lunghi che vanno nel nulla. In fase difensiva è quasi sempre ben presente, anche se non fa nulla di eroico.
Mexes 7: Anche lui meglio che eviti i lanci, ma dietro è tosto. De Maio gli salta sulla testa su un corner, ma è l’unico errore. Provvidenziale a togliere dalla porta il colpo di testa di Motta, dopo che Abbiati ha fatto il miracolo su Sturaro. E poi sempre autorevole nelle chiusure, e concentrato.
Constant 5: No, Fetfatzidis non è l’uomo per lui. Gambe corte e passo svelto, lo vede davvero poco. In avanti non combina nulla, e dietro soffre fino alla fine.
De Jong 6,5: Chiude in ritardo su Motta che segna, ma è una mezza colpa. Presidia la sua zona con forza e grinta e nessuna scorrettezza, recuperando il giusto e smistando con sapienza. Buona partita.
Montolivo 6,5: Nella rosa del Milan è l’unico centrocampista che sappia ragionare. Finchè il Genoa pressa poco lo fa bene, poi nel secondo tempo, sotto l’assedio, cerca di metterci qualcosa. Non fa errori, e porta a casa una buona sufficienza.
Honda 5,5: Un gol frutto di un ottimo scatto, di un buon tocco e di un po’ di fortuna (Sculli poteva benissimo salvare), in mezzo ad una galleria degli orrori. Inutile, molle e asfaltato per quasi tutta la partita. Solo dopo il gol si anima un poco e riesce a tenere e a giocare qualche palla.
Kakà 6: Voto moooolto generoso, perché di fatto combina nulla di significativo, Però premio l’abnegazione e l’assenza di giocate testarde. Fa quel che può, che in partite così è poco.
Taarabt 6: Il gol se lo inventa, ed è lui a lanciare Honda per il 2-0. Quindi uomo-partita. Ma a parte queste due giocate, dal suo frullar di gambe non esce niente di niente, e in fase di copertura è molto volonteroso ma altrettanto inefficace.
Pazzini 6,5: Sperso nella difesa del Genoa, si adopera a recuperare palloni improbabili e anche sui calci piazzati in difesa si fa valere. Non è colpa sua se non ha una palla che sia una da tirare in porta.
Balotelli 5,5: Venti minuti di nulla, di nervosismo, di giocate non consone al momento molto concitato della partita. Meglio che fosse in panca, perché se oggi questo era il suo atteggiamento, sarebbe finito male lui e la partita.
Birsa sv: Rileva Taarabt per dare più copertura, ma non tocca biglia.
Poli sv: Come Birsa, ma gioca pure meno.
Seedorf: Bravo Clarence, con tre vittorie adesso per un po’ non gli romperanno le palle. Però non so perché insista con Bonera, quando ha Abate recuperato. Il resto della formazione è giusto, anche se Honda è sempre un punto interrogativo. Sicuramente la trasformazione dalle prime partite è evidente, ma oggi quasi eccessiva: va bene non essere tutti avanti scriteriatamente, ma nemmeno difendersi come una provinciale sul campo del Genoa. Ma sono commenti in libertà… Voglio lui a costruire il Milan dell’anno prossimo.
Per la società sicuramente conta più questa vittoria che le sconfitte immeritate con Juve e Atletico a San Siro. Per me pure, da un certo punto di vista, ma non posso negare che ci siano stati molti passi indietro rispetto a Firenze e Chievo, e che questa squadra sia comunque ben lontana dall’affidabilità e dalla sicurezza che desidereremmo ritrovare.
Ora Catania e Livorno. Sembrerebbero sei punti obbligati, e sarebbero così cinque vittorie di fila. Vedremo. Questi sono capaci di tutto…
Abbiati 6,5: Il Genoa ha un netto predominio in fase offensiva, ma si rende davvero pericoloso solo dopo il doppio svantaggio. Prima sono parate facili. Sul gol di Motta è un po’ maldestro, infatti è lui a buttarsela dentro. Però su Sturaro poco dopo tira fuori una parata da campione, e salva il risultato.
Bonera 5,5: Non sono prevenuto, giuro. Per me però è sempre inadeguato, Anche se spinge più del solito, dietro fa sempre venire i brividi. In velocità lo salterei anch’io. Un bell’anticipo su Sculli su cross di De Maio nel primo tempo, ma per il resto infilato da Antonelli più volte, e almeno una volta in modo grottesco.
Rami 6,5: Scordiamoci i tentativi di impostazione con lanci lunghi che vanno nel nulla. In fase difensiva è quasi sempre ben presente, anche se non fa nulla di eroico.
Mexes 7: Anche lui meglio che eviti i lanci, ma dietro è tosto. De Maio gli salta sulla testa su un corner, ma è l’unico errore. Provvidenziale a togliere dalla porta il colpo di testa di Motta, dopo che Abbiati ha fatto il miracolo su Sturaro. E poi sempre autorevole nelle chiusure, e concentrato.
Constant 5: No, Fetfatzidis non è l’uomo per lui. Gambe corte e passo svelto, lo vede davvero poco. In avanti non combina nulla, e dietro soffre fino alla fine.
De Jong 6,5: Chiude in ritardo su Motta che segna, ma è una mezza colpa. Presidia la sua zona con forza e grinta e nessuna scorrettezza, recuperando il giusto e smistando con sapienza. Buona partita.
Montolivo 6,5: Nella rosa del Milan è l’unico centrocampista che sappia ragionare. Finchè il Genoa pressa poco lo fa bene, poi nel secondo tempo, sotto l’assedio, cerca di metterci qualcosa. Non fa errori, e porta a casa una buona sufficienza.
Honda 5,5: Un gol frutto di un ottimo scatto, di un buon tocco e di un po’ di fortuna (Sculli poteva benissimo salvare), in mezzo ad una galleria degli orrori. Inutile, molle e asfaltato per quasi tutta la partita. Solo dopo il gol si anima un poco e riesce a tenere e a giocare qualche palla.
Kakà 6: Voto moooolto generoso, perché di fatto combina nulla di significativo, Però premio l’abnegazione e l’assenza di giocate testarde. Fa quel che può, che in partite così è poco.
Taarabt 6: Il gol se lo inventa, ed è lui a lanciare Honda per il 2-0. Quindi uomo-partita. Ma a parte queste due giocate, dal suo frullar di gambe non esce niente di niente, e in fase di copertura è molto volonteroso ma altrettanto inefficace.
Pazzini 6,5: Sperso nella difesa del Genoa, si adopera a recuperare palloni improbabili e anche sui calci piazzati in difesa si fa valere. Non è colpa sua se non ha una palla che sia una da tirare in porta.
Balotelli 5,5: Venti minuti di nulla, di nervosismo, di giocate non consone al momento molto concitato della partita. Meglio che fosse in panca, perché se oggi questo era il suo atteggiamento, sarebbe finito male lui e la partita.
Birsa sv: Rileva Taarabt per dare più copertura, ma non tocca biglia.
Poli sv: Come Birsa, ma gioca pure meno.
Seedorf: Bravo Clarence, con tre vittorie adesso per un po’ non gli romperanno le palle. Però non so perché insista con Bonera, quando ha Abate recuperato. Il resto della formazione è giusto, anche se Honda è sempre un punto interrogativo. Sicuramente la trasformazione dalle prime partite è evidente, ma oggi quasi eccessiva: va bene non essere tutti avanti scriteriatamente, ma nemmeno difendersi come una provinciale sul campo del Genoa. Ma sono commenti in libertà… Voglio lui a costruire il Milan dell’anno prossimo.