Brutta partita, tesa, nervosa, sempre sull’orlo di finire in rissa.
Una di quelle partite dove la tecnica non conta quanto il carattere, e dove gli episodi diventano decisivi.
A tre giorni dalla partita di Barcellona il Milan gioca decisamente con meno convinzione del Genoa che deve salvarsi, e molti hanno evidentemente paura di farsi male. Paura che è giustificata dall’aggressività dei genoani, che sembrano anzi alimentarla arrivando quasi all’intimidazione.
Merito del Milan avere sfruttato le occasioni cinicamente, e avere mostrato cuore e carattere anche 10 contro 11, resistendo all’assalto genoano, non senza affanni.
Ora tutti con la testa al Camp Nou. E sia quel che sia.
Abbiati 6,5: Nel primo tempo il Genoa aggredisce ma non tira mai. Ben diversa la storia nella ripresa, dove diventa assedio. Granqvist e Jorquera lo impegnano in belle parate, la punizione di Bovo lo batte ma va sul palo. Altre prese sicure e uscite alla Geronimo, per dare coraggio alla squadra.
De Sciglio 6: E’ tutto un altro giocatore rispetto al ragazzino timido di 6 mesi fa. Non si fa spaventare dal clima di guerriglia e gioca la sua partita con alti e bassi. Da un suo cross nasce l’1-0, bravo in difesa quasi sempre.
Zapata 6,5: Con Borriello è lotta di gomiti e spinte. Lui non vince, ma non soccombe, mantenendo sempre la sua maschera tribale di assoluta tranquillità. La perla è il tocco per Balotelli da cui il 2-0.
Mexes 6,5: Forse è un bene che nella ripresa sia rimasto fuori, perché con l’aria che tirava era decisamente a rischio di “sclero”. Finchè è in campo il Genoa trova pochi spazi dalle sue parti.
Constant 6,5: Bella e solida presenza sulla fascia sinistra, dove Cassani viene ridotto ai minimi termini. Gioca con padronanza e sicurezza, ed è bellissimo il suo assist per Flamini che spreca. Non lo condanno per la reazione. In una partita così può succedere che saltino i nervi.
Flamini 6,5: Pur essendo piccolino rispetto alla media, è uno che non ha mai paura. Nel casino generale non si tira mai indietro, e anche se fa una cosa orrenda su assist di Contant (brutto controllo e simulazione), poco dopo si riscatta con un bell’inserimento e tiro, e fino alla fine morde gli avversari.
Montolivo 6,5: Deve giocare molto basso., perché il Genoa pressa alto, e ha poca collaborazione dai compagni di reparto. Ciò nonostante fa bella figura, dimostrandosi ormai maturo anche per essere la prima diga davanti alla difesa. Unico lampo in avanti un lancio per Niang nel finale.
Muntari 5: Malissimo nel primo tempo: lento, disattento, macchinoso. Non migliora nella ripresa.
Niang 4: Il ragazzo corre come un matto, ma il calcio non è solo corsa. Inizia con un bel tiro da fuori parato da Frey, ma resta l’unica cosa positiva. Parte e non arriva mai, fermato in dribbling o da se stesso. Quando si resta in 10 cerca di farsi in due, ma si sfianca e così non riesce più a tenere una palla che sia una, impedendo alla squadra di rifiatare.
Pazzini 6,5: Finchè è in campo fa una partita sufficiente. Poi viene azzoppato di brutto, e prima che sia pronto il cambio scaraventa in porta la sua incazzatura con un missile che Frey neanche vede. Non averlo a Barcellona sarà un problema non da poco.
El Shaarawy 6,5: Non è partita da fronzoli in avanti, e infatti lo si vede poco nel primo tempo. Molto meglio nella ripresa, dove dialoga con Balotelli e si fa vedere nei suoi ormai proverbiali recuperi.
Balotelli 6,5: In precarie condizioni, gli tocca entrare e viene picchiato subito. Temo il peggio, ossia crisi di nervi, reazioni, anche perché di fatto nel primo tempo non fa nulla. Nel secondo invece partecipa e gioca come può, e poi mette il gol del 2-0 con grande sicurezza.
Yepes 6,5: Se c’è uno che non può aver paura del Genoa è lui, per quante ne ha viste. Sembra ancora non al meglio, ma nella fase finale di vera sofferenza la sua personalità si sente, e molto.
Abate 6: Buona partecipazione alla barricata finale, non aiutato sulla sua fascia da Niang che ormai è totalmente scoppiato e in confusione.
Allegri: Risultato soffertissimo, ma portato a casa. La cosa più bella è il carattere. La fortuna aiuta, ma senza carattere non serve nemmeno lei. I cambi sono obbligati ma fino a un certo punto: quando si fa male Pazzini può scegliere anche Robinho, ma rischia Balotelli e fa bene. Quando è espulso Constant e entra Abate, io avrei tolto Niang e non El Shaarawy. Ma tant’è. Va bene così.
Una di quelle partite dove la tecnica non conta quanto il carattere, e dove gli episodi diventano decisivi.
A tre giorni dalla partita di Barcellona il Milan gioca decisamente con meno convinzione del Genoa che deve salvarsi, e molti hanno evidentemente paura di farsi male. Paura che è giustificata dall’aggressività dei genoani, che sembrano anzi alimentarla arrivando quasi all’intimidazione.
Merito del Milan avere sfruttato le occasioni cinicamente, e avere mostrato cuore e carattere anche 10 contro 11, resistendo all’assalto genoano, non senza affanni.
Ora tutti con la testa al Camp Nou. E sia quel che sia.
Abbiati 6,5: Nel primo tempo il Genoa aggredisce ma non tira mai. Ben diversa la storia nella ripresa, dove diventa assedio. Granqvist e Jorquera lo impegnano in belle parate, la punizione di Bovo lo batte ma va sul palo. Altre prese sicure e uscite alla Geronimo, per dare coraggio alla squadra.
De Sciglio 6: E’ tutto un altro giocatore rispetto al ragazzino timido di 6 mesi fa. Non si fa spaventare dal clima di guerriglia e gioca la sua partita con alti e bassi. Da un suo cross nasce l’1-0, bravo in difesa quasi sempre.
Zapata 6,5: Con Borriello è lotta di gomiti e spinte. Lui non vince, ma non soccombe, mantenendo sempre la sua maschera tribale di assoluta tranquillità. La perla è il tocco per Balotelli da cui il 2-0.
Mexes 6,5: Forse è un bene che nella ripresa sia rimasto fuori, perché con l’aria che tirava era decisamente a rischio di “sclero”. Finchè è in campo il Genoa trova pochi spazi dalle sue parti.
Constant 6,5: Bella e solida presenza sulla fascia sinistra, dove Cassani viene ridotto ai minimi termini. Gioca con padronanza e sicurezza, ed è bellissimo il suo assist per Flamini che spreca. Non lo condanno per la reazione. In una partita così può succedere che saltino i nervi.
Flamini 6,5: Pur essendo piccolino rispetto alla media, è uno che non ha mai paura. Nel casino generale non si tira mai indietro, e anche se fa una cosa orrenda su assist di Contant (brutto controllo e simulazione), poco dopo si riscatta con un bell’inserimento e tiro, e fino alla fine morde gli avversari.
Montolivo 6,5: Deve giocare molto basso., perché il Genoa pressa alto, e ha poca collaborazione dai compagni di reparto. Ciò nonostante fa bella figura, dimostrandosi ormai maturo anche per essere la prima diga davanti alla difesa. Unico lampo in avanti un lancio per Niang nel finale.
Muntari 5: Malissimo nel primo tempo: lento, disattento, macchinoso. Non migliora nella ripresa.
Niang 4: Il ragazzo corre come un matto, ma il calcio non è solo corsa. Inizia con un bel tiro da fuori parato da Frey, ma resta l’unica cosa positiva. Parte e non arriva mai, fermato in dribbling o da se stesso. Quando si resta in 10 cerca di farsi in due, ma si sfianca e così non riesce più a tenere una palla che sia una, impedendo alla squadra di rifiatare.
Pazzini 6,5: Finchè è in campo fa una partita sufficiente. Poi viene azzoppato di brutto, e prima che sia pronto il cambio scaraventa in porta la sua incazzatura con un missile che Frey neanche vede. Non averlo a Barcellona sarà un problema non da poco.
El Shaarawy 6,5: Non è partita da fronzoli in avanti, e infatti lo si vede poco nel primo tempo. Molto meglio nella ripresa, dove dialoga con Balotelli e si fa vedere nei suoi ormai proverbiali recuperi.
Balotelli 6,5: In precarie condizioni, gli tocca entrare e viene picchiato subito. Temo il peggio, ossia crisi di nervi, reazioni, anche perché di fatto nel primo tempo non fa nulla. Nel secondo invece partecipa e gioca come può, e poi mette il gol del 2-0 con grande sicurezza.
Yepes 6,5: Se c’è uno che non può aver paura del Genoa è lui, per quante ne ha viste. Sembra ancora non al meglio, ma nella fase finale di vera sofferenza la sua personalità si sente, e molto.
Abate 6: Buona partecipazione alla barricata finale, non aiutato sulla sua fascia da Niang che ormai è totalmente scoppiato e in confusione.
Allegri: Risultato soffertissimo, ma portato a casa. La cosa più bella è il carattere. La fortuna aiuta, ma senza carattere non serve nemmeno lei. I cambi sono obbligati ma fino a un certo punto: quando si fa male Pazzini può scegliere anche Robinho, ma rischia Balotelli e fa bene. Quando è espulso Constant e entra Abate, io avrei tolto Niang e non El Shaarawy. Ma tant’è. Va bene così.