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È obbligatorio confrontarsi con Dio?

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Dedalo
Dedalo
Viandante Residente
Viandante Residente
Confrontarsi con il concetto di Dio penso sia inevitabile. E' un aspetto che pervade la società contemporanea, ed anche se non sei e non sei mai stata una persona riflessiva, qualcuno nominerà Dio in tua presenza. Il catechismo, una risposta molto superficiale alle tue domande, la chiesa vicino casa, il Papa in televisione, il nostro stesso linguaggio ed i modi di dire. Il concetto esiste e, in un modo o nell'altro (a meno che tu non viva dentro una grotta) dovrai confrontarti con esso. Da cosa dipende poi se questo confronto porta a mera indifferenza piuttosto che a sentite prese di posizione? Non è facile rispondere perché per me è stato un "viaggio" (viaggio che continua, chiaramente) molto variegato e sono passato per quasi tutti i punti di vista. Sono stato credente praticante, poi ateo convinto e sbandieratore del proprio non-Dio, poi sono tornato ad essere credente con più consapevolezza, mi sono ritirato per qualche periodo nell'agnosticismo fino al punto che, ora come ora, il problema neanche me lo pongo. Se è di Dio ebraico-cristiano che si parla, allora sono decisamente ateo, ma non sento il bisogno di farlo notare, non è più un argomento che mi sta molto a cuore. Se parliamo di Dio in senso lato invece, cercando di non lasciarsi influenzare (per quanto possibile) da quello che è la filosofia occidentale, allora la mia posizione si fa più nel mezzo.

Per me, quindi, il confronto è stato "obbligatorio", ma attualmente la questione è irrilevante. Penso che vedere la cosa da più punti di vista, come ho fatto io inconsapevolmente, non faccia male. Meglio confrontarsi, che non farlo, perché alla fin fine il pensiero non è statico e nessuno ti obbliga ad avere questo punto di riferimento soltanto perché c'è stato in un periodo della tua vita.

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xmanx
xmanx
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
"Dobbiamo per forza definirci in relazione a Dio?"

Mah...per quanto mi riguarda, la domanda che hai fatto è mal posta. Nel senso che è intrappolata in uno schema di pensiero, per me, insignificante.
Io preferisco dire: dobbiamo per forza definirci in relazione alla verità?

Posta in questo modo la domanda, per me, ha più senso. Si..io voglio definirmi in relazione alla verità. Perchè voglio sapere e voglio comprendere.
D'altra parte è ciò che fanno tutti gli scienziati: definirsi in relazione alla verità e definire la verità. Tutta la scienza si basa su questo presupposto.

Per carità....è lecito anche vivere nell'ignoranza.
Ognuno vive come può e come sa.

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SergioAD
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Viandante Storico
Viandante Storico
Ciao Dedalo,

Dal percorso di riscoperta e identificazione della divinità che hai dato sembri avere delle certezze. Potresti descrivere oggettivamente la tua divinità per favore? Cosa ha fatto per meritarsi quel rango?

Sono due domande puntuali che faccio solo a te, per quanto riguarda il mio interesse.

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Dedalo
Dedalo
Viandante Residente
Viandante Residente
SergioAD ha scritto:Ciao Dedalo,

Dal percorso di riscoperta e identificazione della divinità che hai dato sembri avere delle certezze. Potresti descrivere oggettivamente la tua divinità per favore? Cosa ha fatto per meritarsi quel rango?

Sono due domande puntuali che faccio solo a te, per quanto riguarda il mio interesse.

No, per quanto riguarda la divinità in senso lato non ho delle certezze. Penso che l'uomo corri sempre il rischio di antropomorfizzare fenomeni per lui troppo distanti ed incomprensibili. Io mi limito semplicemente a non sottovalutare la cosa ed a vedere determinati fenomeni quali la nascita dell'Universo ed il suo destino per quello che sono o per quello che si sa di essi a livello scientifico. Se esiste un Dio, l'uomo non se ne accorgerebbe per lo stesso motivo per cui il verme non si accorge degli esseri umani. La cosa più vicina ad un Dio che io conosco è l'essere umano, quindi attualmente sono interessato a seguire i suoi sviluppi, e la mia unica certezza, il mio unico atto di fede è che, salvo imprevisti, non ci sarà un limite a quello che l'uomo potrà fare e/o diventare. Al di sopra dell'essere umano, ora come ora, non metto nulla.

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SergioAD
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Viandante Storico
Viandante Storico
Dedalo ha scritto:
SergioAD ha scritto:Ciao Dedalo,

Dal percorso di riscoperta e identificazione della divinità che hai dato sembri avere delle certezze. Potresti descrivere oggettivamente la tua divinità per favore? Cosa ha fatto per meritarsi quel rango?

Sono due domande puntuali che faccio solo a te, per quanto riguarda il mio interesse.

No, per quanto riguarda la divinità in senso lato non ho delle certezze. Penso che l'uomo corri sempre il rischio di antropomorfizzare fenomeni per lui troppo distanti ed incomprensibili. Io mi limito semplicemente a non sottovalutare la cosa ed a vedere determinati fenomeni quali la nascita dell'Universo ed il suo destino per quello che sono o per quello che si sa di essi a livello scientifico. Se esiste un Dio, l'uomo non se ne accorgerebbe per lo stesso motivo per cui il verme non si accorge degli esseri umani. La cosa più vicina ad un Dio che io conosco è l'essere umano, quindi attualmente sono interessato a seguire i suoi sviluppi, e la mia unica certezza, il mio unico atto di fede è che, salvo imprevisti, non ci sarà un limite a quello che l'uomo potrà fare e/o diventare. Al di sopra dell'essere umano, ora come ora, non metto nulla.
Dicevo perché -

Se il senso delle cose che si conoscono poco sia dovuto a cose che conoscono per nulla allora qual è la disputa e per quale primato?

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Dedalo
Dedalo
Viandante Residente
Viandante Residente
Credo di non aver capito bene la domanda. Se ti riferisci a me, non c'è nessuna disputa per nessun primato. Non voglio trovare un senso alle cose, mi interessa più conoscerle oggettivamente. Poi eventualmente, visto che come tutti non vivo di solo pane, attribuirò a queste cose anche un senso, un senso che è creato ex novo ed è personale.

Se invece ti riferivi alle persone in generale, ho bisogno che tu mi ripeta la domanda.

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SergioAD
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Viandante Storico
Viandante Storico
Dedalo ha scritto:Credo di non aver capito bene la domanda. Se ti riferisci a me, non c'è nessuna disputa per nessun primato. Non voglio trovare un senso alle cose, mi interessa più conoscerle oggettivamente. Poi eventualmente, visto che come tutti non vivo di solo pane, attribuirò a queste cose anche un senso, un senso che è creato ex novo ed è personale.

Se invece ti riferivi alle persone in generale, ho bisogno che tu mi ripeta la domanda.
Probabilmente ho capito male io. Avevo capito che eri diventato ateo e poi hai ripreso coscienza di Dio e che questa volta non è più quello delle religioni Abramitiche che detiene il seguente primato: "Io sono il Signore, tuo Dio... Non avere altri dei di fronte a me... Perché io il Signore tuo Dio sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione"

Ad ogni modo la mia era una semplice curiosità quella di avere la descrizione della tua Divinità di riferimento e sapere quello che essa abbia fatto, per cui vale ciò che ho scritto prima ovvero non sappiamo nulla.

Dedalo vai tranquillo, a casa mia i credenti di ogni religione possono venire e pregare quello in cui credono che non ho nulla da vendere e sono equidistante rispetto a tutte nei paesi secolaristi.

Il lato pratico dico che metodi, le operazioni, della religione Cristiana sono divenute usanze e consuetudini di quasi tutti i paesi del mondo, derivanti pertanto dal Nuovo Testamento.

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