vanth ha scritto:Un gatto di pochi mesi, di un paio di anni al massimo, ridotto allo stremo, spesso in fin di vita a causa della crudelta' umana, cui vengono prestate le cure necessarie, in attesa di adozione.
Quale cappottino? Qui si parla si sussistenza e sopravvivenza
se le cose stessero così, in nome della natura, probabilmente saresti già morto da un bel pezzo...
Brava!...
Questa volta hai detto una cosa veramente saggia!... "saresti morto da un bel pezzo".
Si, o forse, più probabilmente, non sarei nemmeno mai nato!
Naturalmente la cosa non mi sfagiola per niente, perché amo la vita e sono contento di esserci, di campare bene, di avere il frigo la birretta ed in soggiorno cioccolatini e cognac...
Ma è tutto da dimostrare che il mio personale benessere sia il bene dell'universo, ed il fine creativo di Madre Natura.
Forse, e nel nostro discorso dobbiamo tenerlo presente, le cose stanno diversamente, per Madre Natura.
La mia sopravvivenza, questo mio benessere va scontato con la sovrappopolazione mondiale della specie umana, con l'inquinamento ed il progressivo degrado dell'intero sistema Terra, del ricorso a sempre più numerosi farmaci e vaccini, alla peste della monoculura, all'esigenza dell'OGM, a centinaia di specie costrette ad estinguersi, o vivere schiave, o essere snaturate e mostrificate per servire da sostentamento dell'uomo e dei suoi schiavi Golem (gatti, pescirossi, bulldog e chiwawa, mastini ipertrofici e soriani indifesi come topolini e vittime designate delle pantegane, canarini che non sapranno mai volare, e simili larve animali...) e le sue piante sterili, cloni di altri abomini di laboratorio.
Si, hai ragione, io non esisterei affatto, o probabilmente sarei già morto, e solo forse vivrei ancora...
ma in questo caso da uomo, esemplare sano e vitale di una specie vincente e dominante, non pallido e tremolante otre di grasso attaccato a una manciata di bombe chimiche ed un aereosol solo per sperare di arrivare a domani ticchettando stronzate su una tastiera di plastica, che di voce non ce ne è abbastanza nemmeno per gridare in piazza il proprio saggio punto di vista sui destini dell'universo e gli immancabili vittoriosi traguardi riservati dal Fato alla superiore Razza Privilegiata dal Creratore:
L'Uomo!... e le sue compresse di Viagra, quelle sempre più indispensabili per tirarglielo su!
Scusami lo sfogo, certo eccessivo, vanth!... ma a volte la misura mi si colma, per accumulo di scorie, e devo per forza vomitare tutta la mia amarezza.
Ma davvero pensi, pensate di dire cose ragionevoli?... Io capirei benissimo (e giustifico chi lo sente davvero) se tu dicessi:
"Io me ne frego dell'Universo intero, andasse pure in malora, purché stia bene io!".
Questo infatti è nell'ordine naturale delle cose, è il sano egoismo, lo spirito di conservazione ed autodifesa che Natura ha voluto come difesa di ogni singolo individuo, dal lombrico che nella sua cella sotterranea nascendo per prima cosa mangia le uova ancora non schiuse ed i suoi fratelli più deboli per crescere in fretta, al grassatore che ammazza la vecchietta per scippargli la pensione.
"Mors tua vita mea" è certamente crudele, ma è parte delle regole.
Ma che si pretenda che il proprio comodo sia "il bene" degli altri, questo è solo ipocrisia... ed è tipico dell'uomo, solo dell'uomo "intelligente" che così si squalifica, mostrandosi come l'esperimento vitale peggio riuscito.
Il più gran fallimento della Creazione, almeno fino ad oggi!