è ottobre, dalle mie parti, vicino al mare, fa buio intorno alle otto; sono le sei e mezzo quando accendo il fuoco; un fuoco fatto di legna di pino abbattuto due anni fa perché troppo grosso per quanto era vicino alla casa di campagna. La graticola è un po' incrostata; la adagio sulla fiamma e tra un po' la strofinerò con dei fogli di giornale fino a renderla lucida; Lara apre una bottiglia di vino e riempie due bicchieri; sul tavolo un largo vassoio di sughero è colmo di carne cruda e speziata che aspetta il calar della brace.

Lara era figlia di un ricco imprenditore, non aveva mai mangiato niente senza le posate prima di conoscermi, ma le piaceva camminare scalza, anche là dove le pietre al suolo acuminate avrebbero scoraggiato il più ardito dei latitanti.

paolo iovine ha scritto:è ottobre, dalle mie parti, vicino al mare, fa buio intorno alle otto; sono le sei e mezzo quando accendo il fuoco; un fuoco fatto di legna di pino abbattuto due anni fa perché troppo grosso per quanto era vicino alla casa di campagna. La graticola è un po' incrostata; la adagio sulla fiamma e tra un po' la strofinerò con dei fogli di giornale fino a renderla lucida; Lara apre una bottiglia di vino e riempie due bicchieri; sul tavolo un largo vassoio di sughero è colmo di carne cruda e speziata che aspetta il calar della brace.

Lara era figlia di un ricco imprenditore, non aveva mai mangiato niente senza le posate prima di conoscermi, ma le piaceva camminare scalza, anche là dove le pietre al suolo acuminate avrebbero scoraggiato il più ardito dei latitanti.

Garibaldi ebbe liberato il meridione d' Italia, ma qualcosa ancor non tornava. Viaggiava sempre con appresso un sacco di fave secche, di cui era ghiotto, mentre noi ancora ignoravamo che i francesi ci avrebbero sbarrato la strada.

bellissima questa storia... continua!

noi si viveva per la guerra e solo per il sapore che questa sa dare alla vita; noi eravamo repubblicani convinti e incalliti; ma da qui a poco ci avremo attirato l' odio di una popolazione impreparata a dover badare a sè stessa, mentre il Re sbavava d' innanzi a tanta abnegazione.

Lara non sembrava preoccupata del presagire degli eventi; diceva sempre che tutto quel che deve succedere era già successo; era storicamente, politicamente e culturalmente avanti a noi; sognavamo un mondo per cui il mondo non era all'altezza.

ma ora non era il momento della filosofia, bisognava affrontare Vittorio Emanuele, un contadino col debole per le libere professioniste, che evidentemente era assai scarso in fatto di vigne.

Vittorio Emanuele era un uomo di assai bassa statura, morale e intellettuale, circondato da una cerchia di gran leccaculo, capostipite fra tutti il conte di Cavour, uomo ( si fa per dire ) ignaro di dignità, che era in perfetta linea con la cristiana linea romana per cui un porco è per sempre.

Lucio Musto ha scritto:bellissima questa storia... continua!

Che ci trovi di bello poi

mah... a me il 16 ottobre alle 21.01, mi sembrava un ottimo incipit.
O forse perché a piace il cappello alle storie che non ti fanno intuire dove andranno a parare...

Ma lasciamolo almeno finre, prima di giudicare, no?...

Lucio Musto ha scritto:mah... a me il 16 ottobre alle 21.01, mi sembrava un ottimo incipit.
O forse perché a piace il cappello alle storie che non ti fanno intuire dove andranno a parare...

Ma lasciamolo almeno finre, prima di giudicare, no?...

Ok