La ragione per cui lo sguardo altrui fisso su di noi è tanto imbarazzante è che il contatto visivo con altre persone risveglia consapevolezza del nostro corpo, rendendo il cervello immediatamente più cosciente delle sensazioni che si stanno scatenando dentro di noi. Quello che potrebbe sembrare un concetto un po' astratto è stato dimostrato sperimentalmente dai ricercatori della Université de Vincennes a Saint-Denis, Francia.
Lo psicologo Matias Baltazar ha chiesto a 32 volontari di osservare una serie di immagini di situazioni positive o negative proposte in sequenza su uno schermo, e di riferire le loro emozioni riguardo a ciascuna. Per verificare l'attendibilità delle loro risposte, tutti i partecipanti sono stati collegati a un dispositivo per misurare la conduttanza cutanea, cioè la reazione emotiva suscitata da ogni immagine, rilevata attraverso la sudorazione delle mani.
Ogni foto positiva o negativa è stata preceduta da un'altra immagine, questa volta di un volto maschile o femminile: alcune facce fissavano i volontari al di là dello schermo direttamente negli occhi, altre avevano lo sguardo rivolto altrove. I ricercatori hanno scoperto che, dopo aver guardato le facce che li fissavano negli occhi, i soggetti si sono dimostrati più efficaci nel descrivere, con precisione, le loro reazioni fisiologiche alle foto positive o negative.
Voi avvertite questo disagio sempre? solo in alcune circostanze? oppure ne siete immuni?