PAPA FRANCESCO HA IL SUO BEL DA FARE
2046(01/07/2015)
Ero piccin e non c'era Francesco
il prete ti chiedeva chi era il Duce
e tu gli rispondevi ad alta voce
“il salvator della Patria” (in cagnesco).
Alla prima messa andavi in Paradiso
chi andava alla seconda in Purgatorio
alla terza all'Inferno col sudario
ché le gnocche ostentavan fianchi e viso.
Andare a messa era 'na passerella
dove le mamme mettevano in mostra
la loro figlia era sempre la più bella.
Bisognava cercargli il marito
la terza messa è quella che lo incastra
ché il maschio rischia di far il cornuto.
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D'altra parte anche i giovini preti
erano sempre tanto irrequieti
e volevan celebrar la terza messa
e farsi guardare ad ogni mossa.
A quei tempi fra preti ed arcipreti
solo i parroci eran obsoleti.
Il giusti messaggi di cotesti versi
sono dentro 'sì sparsi e 'sì dispersi
ma uno ne voglio far risaltare
Papa Francesco ha il suo “bel” da fare.
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Il sorriso alla vita è scontato
guai se non sorridi ogni momento
rischi di rimanere incastrato
nel giro vorticoso di un lamento.