Sì a tratti è veramente troppo descrittivo, molto impegnativo, però confermo, è da leggere.
Inizio stasera il capitolo 6.
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paolo iovine ha scritto:il padre di Hitler era lo zio della madre; inoltre Hitler aveva una relazione con la nipote ( molto prima di conoscere Eva Braun ), che teneva gelosamente segregata in casa; tant' è che alla fine la nipotina si suicidò.
paolo iovine ha scritto:
non è da escludere che la sua concezione di razza ariana sia stata influenzata anche da questi fatti. Volendo fare della psicologia spicciola, direi che una componente degli elementi che hanno portato all' elaborazione dei suoi concetti di razza, sia la sublimazione dell' anomalo nucleo familiare rispetto agli altri.
Arwen ha scritto:Capitolo 6
Il giardino profumato
L'associazione tra il naso e i genitali nell”antichità non si limita all'adulterio e all'amputazione, ma attraversa secoli di arte, letteratura e scienza. Nella Fisiognomica lo Pseudo Aristotele sosteneva che vi è un legame tra lussuria e forma del naso, e in epoca romana il naso era considerato un simbolo dei genitali. Negli uomini un naso grande era indice di un pene altrettanto grande, e questo nesso trova ancora oggi qualche eco. Per alcuni la struttura fallica del naso maschile e l'aspetto scrotale della fessura del mento non sono una coincidenza. Sembra che il licenzioso imperatore romano Eliogabalo (che regnò tra il 218 e il 222 d.C.) ammettesse nel suo ristretto circolo sessuale solo uomini “nasuti”, ritenendo evidentemente che il loro pene sarebbe stato all'altezza delle aspettative femminili: il loro naso era, dal punto di vista genitale, all'altezza. Non è sorprendente che le antiche caricature dessero ai nasi maschili una forma decisamente fallica. Dal Medioevo in poi divenne un luogo comune riconoscere nella forma del naso un indizio della taglia del pene. Tale convinzione perdurò fino al XVII secolo nonostante gli sforzi di anatomisti come Reinier de Graaf per smentirla. Nella sua opera intitolata De virorum organis generationi, Graaf sosteneva che non esiste alcuna corrispondenza tra dimensioni del naso e degli organi genitali, e affermava addirittura: “Nella dissezione di cadaveri gli anatomisti hanno spesso osservato la situazione opposta”. Aggiungeva poi, a ulteriore chiarimento:“Anche se fosse così [...] la potenza sessuale non dipende da un pene enorme”. Oltre a rendere visibile la dimensione dell'organo genitale, si pensava che il naso fosse indicativo della virilità. Ma non tutti gli esperti di fisiognomica concordavano sull'interpretazione delle diverse forme del naso. Alcuni ritenevano che un naso molto sporgente segnalasse un grande vigore sessuale, mentre per altri il marchio più sicuro di un uomo lascivo era un naso camuso.
Un po' come la prova delle dita indice e pollice...uomo alto uguale pene corto e viceversa, dimmi che naso hai e si calcola la la grandezza del membro!
Come dire...lo portavano scritto in faccia!
Però terribile l'amputazione del naso!
Così lo vedevano tutti chi era stato adultero.
Miss.Stanislavskij ha scritto:Allora... Mi manca l'ultimo capitolo e lo finisco questa sera.
Ho una proposta per te Arw,visto che stiamo leggendo entrambe Potocki, ovvero a me l'edizione integrale arriverà a giorni, rimanderei il prossimo giro e aprirei un topic su "Manoscritto trovato a Saragozza".
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La Valle dell' Eco Forum » Orizzonti » Il Segno e il Simbolo » Gruppo di Lettura - ideato da Miss. Stanislavskij » II TURNO - 3 giro - Biografie/ storia del'arte/ saggistica si legge :Storia di V. Biografia del sesso femminile - Blackledge Catherine
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