LO SDEGNO NEL BIANCO VOLTO
Corteggiata da l'aure e dagli amori,
siede sul trono de la siepe ombrosa,
bella regina dè fioriti odori,
in colorita maestà la rosa.
Superbo anch'ei per gli odorati onori,
mirasi il giglio al piè turbe odorosa
d'ossequiosi e di devoti fiori,
e lo scettro ne vuole e non ha posa.
S'arman di spine e d'archi, e dànno segno
fra lor di guerra; alfin prendon consiglio
d'esser consorti a la corona, al regno.
Così nel volto tuo bianco e vermiglio,
Filli, cangiato in imeneo lo sdegno,
veggio la rosa maritarsi al giglio.
CLAUDIO ACHILLINI
E' la metafora di una donna apparentemente altezzosa e superba come una rosa, che alla fine sceglie il più candido dei suoi pretendenti: un giglio, simbolo di purezza. Mi ci rivedo pienamente!