L'essere umano e', come altri animali, onnivoro, puo', cioe', nutrirsi sia di vegetali che di sostanze animali, a differenza di altre specie classificate come carnivore o vegetariane.
La catena trofica (catena alimentare) e' l'elemento principale di un ecosistema, ma questi ultimi sono molteplici e creano cosi la rete alimentare.
Nella rete alimentare, alla base ci sono gli erbivori, cioe' i vegetariani, vengono poi gli animali carnivori che si cibano di animali erbivori, successivamente i carnivori che si cibano di animali carnivori ed infine gli onnivori.
Posso comprendere che lo sfruttamento intensivo di colture animali sia una degenerazione innaturale che debba essere ampiamente rivista e corretta, (non so se avete mai visitato un allevamento ovicolo [pollicoltura] dove le galline vivono 6 ore di luce artificiale, seguite da 6 ore di buio affinche' il loro organismo recepisca che la giornata e' di sole 12 ore e non di 24). La stessa correzione deve avvenire anche per le colture vegetali in serra (Per produrre ortofrutticoli in stagioni diverse da quelle naturali, come avviene, ad esempio, per i pomodori da insalata, reperibili tutto l'anno).
Posso anche comprendere che la 'dieta' umana debba venir modificata ed adeguata alle effettive necessita' energetico/caloriche di ogni individuo e posso anche consigliare di ridurre ulteriormente il consumo di carni, benche' questo sia diminuito vertiginosamente nell'ultimo decennio per le maggiori conoscenze da parte dei consumatori e per l'insostenibile, per molte famiglie, spesa per le carni, siano esse rosse o bianche, ma escluderle completamente, non mi vede affatto d'accordo.