Rupa Lauste ha scritto:Boh non so, immagino che ogni film, per forza di cose, debba fare affidamento a simboli, immagini, segni o anche banali luoghi comuni che accompagnati alle parole ne rafforzano o quantomeno chiariscono alcuni concetti. Forse quei capelli, quel trucco erano questo secondo me. Rappresentavano il suo passato e l'origine del suo allontanamento dal padre.
Non so io ho avuto la sensazione che trattasse di una uomo che vivesse un po' "in sospeso" a disagio in quella veste che non gli apparteneva piú ormai. Del resto della rock star in un certo senso gli era rimasta solo l'apparenza. E se rimane solo l'apparenza ha poi questa cosí senso?
Boh non so, ripeto secondo me quei capelli, quella maschera era una rappresentazione del suo essere bloccato da qualche parte. sbloccarsi ha portato a quella "normalizzazione".
Non so, se così fosse, troverei ridicolo l'intero film, non solo il finale.
Per me il trucco è semplicemente il modo di manifestarsi della sua fragilità, ovvero della alterità del suo sguardo rispetto alle sicurezze altrui. Tutte le parti prima dell'inizio del viaggio (con la moglie, con la ragazza) non mi sembra raccontino del suo essere in sospeso, ma del suo sentirsi in colpa. Se la risoluzione del suo senso di colpa è rappresentato come un togliersi il trucco che era non solo la sua modalità da "senso di colpa", ma presumibilmente anche quella precedente, in scena e fuori scena quando suonava, allora di nuovo è semplicemente un abdicare al suo essere.
Sono ultraconvinta che sarebbe stato possibile trovare eventualmente tante altre modalità, simboliche o pratiche, per sottolineare la maturazione emotiva e la risoluzione del senso di colpa. Se è stata scelta la strada più ovvia (la "normalizzazione") io credo sia stata una scelta consapevole, non obbligata. E in quanto tale a me non piace.
Che poi secondo me é solo apparente (se noti il sorrisino alla fine resta)
Non mi convinci tanto, il sorriso a me sembra più un sorriso di ricerca di consenso rivolto alla donna alla finestra che lo osserva, stile "hai visto, eccomi qui nella mia nuova versione consapevole e matura".
Forse é stata piú una esigenza di copione, un espediente.
Un espediente che a me non convince per niente, allora. E, ripeto, sicuramente non un espediente obbligato.
Comunque bisogna avere una camicia di flanella per considerarsi grunge? e se guardassimo al finale in questo modo?
Possiamo guardarci in tutti i modi che vuoi, però bisognerebbe tenere conto di quello che viene mostrato e detto contestualmente, credo.
Sennò allora io posso pensare che nell'ultimo taglio di montaggio Sean Penn sia stato rapito dagli alieni che lo hanno clonato e lobotomizzato, ma poi lui è riuscito a fuggire, riprendendo possesso del suo corpo e che tornerà a essere un darkettone rughettoso, basta solo dar tempo ai capelli di ricrescere. Però di questa interpretazione, nei segni filmici che Sorrentino ha scelto, non c'è traccia, mi sembra...
vabé comunque sorrentino con i finali ha sempre avuto forti problemi secondo me.
A quali film pensi in particolare? (lo chiedo perché può essere benissimo, ma in genere i finali tendo a rimuoverli, a meno che non mi colpiscano particolarmente - nella maggior parte dei casi in modo negativo, sigh)