Un Milan poco brillante, piuttosto sulle gambe e forse tra i peggiori visti quest’anno è comunque sufficiente per ottenere tre dei quattro punti che lo separavano dallo scudetto matematico.
Partita sbloccata quasi subito, poi la consueta serie di occasioni malamente sprecate, anche se è stato confortante vederne la quantità contro un Bologna molto chiuso come aveva annunciato Malesani, e che solo nella seconda metà del secondo tempo di decide a mettere la testa fuori, riuscendo in un paio di occasioni a sfiorare il pareggio-beffa. Sempre per ribadire che non basta correre e fare i dribbling se non si segna e non si chiudono le partite quando c’è l’occasione, perché un episodio sfigato può costare due o tre punti in ogni momento.
Comunque non posso che essere felice, perché sono sette anni che aspetto il momento che (ormai ci credo) arriverà sabato prossimo o al massimo sabato 14.
Abbiati 6: Quasi da senza voto, come spesso accade ultimamente ai portieri del Milan. Le occasioni pericolose del Bologna vengono entrambe da calcio d’angolo, e colpi di testa fuori.
Abate 6: Brillante a tratti quando si spinge in avanti nonostante la doppia cerniere Cherubin-Rubin oppostagli da Malesani. Niente di estremamente concreto, comunque, e un paio di palloni persi male dietro nel finale.
Nesta 6,5: Se la difesa del Milan è la meno battuta del campionato dei motivi ci saranno. E uno di questi è Sandro, sempre attento e preciso negli interventi. Nonostante il Bologna giochi col solo Di Vaio di punta, il lavoro della coppia centrale è meno semplice di quel che si possa pensare.
Thiago Silva 7: E lui è un altro motivo. Impeccabile, sempre (e intendo sempre) primo sul pallone di testa e di piede. Non voglio ancora proporre paragoni con i grandi del passato, ma mi sa che presto lo farò.
Zambrotta 6: Quello più impegnato tra i terzini, perché Meggiorini è attaccante vero. Lui a volte vince, a volte perde i duelli. Ma nel complesso gioca con padronanza ed esperienza.
Flamini 6: Molto bello lo spunto che porta al gol decisivo. Poi spreca un’altra grande occasione su assist di Robinho. Qualche sbavatura a centrocampo e pochissima inventiva per il resto della partita.
Ambrosini 6: Non può essere al meglio dopo la lunghissima assenza, e soprattutto all’inizio si vede la differenza con Van Bommel. Pesca comunque benissimo Cassano da solo in area, e potrebbe essere il 2-0. Poi comincia a carburare e si rende utile, pur senza lasciare tracce degne di grande nota.
Seedorf 6: Al piccolo trotto per il primo tempo, comincia piano anche nel secondo, tra l’altro sprecando un bel contropiede guidato da Robinho. Paradossalmente cresce molto nell’ultima mezz’ora, quando più che altro il Milan tiene palla, e si fa apprezzare per alcune iniziative.
Boateng 6: Grinta fatta persona, lotta, ruba palla e si propone. Ma altrettanto spesso sbaglia comodi dialoghi. Suo il pressing che porta al contropiede Cassano-Robinho, nel primo tempo sfiora di testa un cross di Robinho e si fa vedere molto in avanti. Esce azzoppato, ma non dovrebbe essere nulla di che preoccuparsi.
Robinho 6: Entra in tutte le azioni più pericolose del Milan, imbeccando Flamini sul 1-0, invitando il francese al possibile 2-0, crossando appena troppo alto per Boateng nel primo tempo, poi nel secondo si mangia il suo gol quotidiano lanciato da solo da Cassano, imposta un altro contropiede sprecato da Seedorf e infine incespica sul pallone portato avanti da Beretta nel finale. Solita croce e delizia. Deve essere più concreto.
Cassano 5,5: Il meno in palla. Sarà il caldo? Fatto sta che giocherella senza grandi lampi. Quando Ambrosini lo libera davanti a Viviano, gli tira addosso come il peggior Robinho. Nella ripresa imbecca il brasiliano per un perfetto contropiede, ma quello sbaglia (ma va?). Ultimi minuti da prima punta, non è cosa. Lascia il campo a Beretta.
Pirlo 6: Inserito al posto di Boateng infortunato, contribuisce al possesso palla degli ultimi minuti.
Beretta 6: Dieci minuti al posto di Cassano, da centravanti. Sembra un bel torello, fisico e grintoso. L’emozione gli impedisce di concretizzare due contropiede che lui stesso si crea, anche se sul secondo la palla buona a Robinho alla fine arriva, ma lui sbaglia (ma va?).
Allegri 5,5: La squadra appare molle e poco rapida, rispetto a quanto visto nelle ultime settimane. Lui ci mette un’eternità a operare qualche cambio. Quando lo fa è solo perché Boateng zoppica, ma Ambrosini, Seedorf e Cassano erano sulle ginocchia da tempo. Così si corre il rischio di subire il pari, e non è possibile in una partita così delicata.
Partita sbloccata quasi subito, poi la consueta serie di occasioni malamente sprecate, anche se è stato confortante vederne la quantità contro un Bologna molto chiuso come aveva annunciato Malesani, e che solo nella seconda metà del secondo tempo di decide a mettere la testa fuori, riuscendo in un paio di occasioni a sfiorare il pareggio-beffa. Sempre per ribadire che non basta correre e fare i dribbling se non si segna e non si chiudono le partite quando c’è l’occasione, perché un episodio sfigato può costare due o tre punti in ogni momento.
Comunque non posso che essere felice, perché sono sette anni che aspetto il momento che (ormai ci credo) arriverà sabato prossimo o al massimo sabato 14.
Abbiati 6: Quasi da senza voto, come spesso accade ultimamente ai portieri del Milan. Le occasioni pericolose del Bologna vengono entrambe da calcio d’angolo, e colpi di testa fuori.
Abate 6: Brillante a tratti quando si spinge in avanti nonostante la doppia cerniere Cherubin-Rubin oppostagli da Malesani. Niente di estremamente concreto, comunque, e un paio di palloni persi male dietro nel finale.
Nesta 6,5: Se la difesa del Milan è la meno battuta del campionato dei motivi ci saranno. E uno di questi è Sandro, sempre attento e preciso negli interventi. Nonostante il Bologna giochi col solo Di Vaio di punta, il lavoro della coppia centrale è meno semplice di quel che si possa pensare.
Thiago Silva 7: E lui è un altro motivo. Impeccabile, sempre (e intendo sempre) primo sul pallone di testa e di piede. Non voglio ancora proporre paragoni con i grandi del passato, ma mi sa che presto lo farò.
Zambrotta 6: Quello più impegnato tra i terzini, perché Meggiorini è attaccante vero. Lui a volte vince, a volte perde i duelli. Ma nel complesso gioca con padronanza ed esperienza.
Flamini 6: Molto bello lo spunto che porta al gol decisivo. Poi spreca un’altra grande occasione su assist di Robinho. Qualche sbavatura a centrocampo e pochissima inventiva per il resto della partita.
Ambrosini 6: Non può essere al meglio dopo la lunghissima assenza, e soprattutto all’inizio si vede la differenza con Van Bommel. Pesca comunque benissimo Cassano da solo in area, e potrebbe essere il 2-0. Poi comincia a carburare e si rende utile, pur senza lasciare tracce degne di grande nota.
Seedorf 6: Al piccolo trotto per il primo tempo, comincia piano anche nel secondo, tra l’altro sprecando un bel contropiede guidato da Robinho. Paradossalmente cresce molto nell’ultima mezz’ora, quando più che altro il Milan tiene palla, e si fa apprezzare per alcune iniziative.
Boateng 6: Grinta fatta persona, lotta, ruba palla e si propone. Ma altrettanto spesso sbaglia comodi dialoghi. Suo il pressing che porta al contropiede Cassano-Robinho, nel primo tempo sfiora di testa un cross di Robinho e si fa vedere molto in avanti. Esce azzoppato, ma non dovrebbe essere nulla di che preoccuparsi.
Robinho 6: Entra in tutte le azioni più pericolose del Milan, imbeccando Flamini sul 1-0, invitando il francese al possibile 2-0, crossando appena troppo alto per Boateng nel primo tempo, poi nel secondo si mangia il suo gol quotidiano lanciato da solo da Cassano, imposta un altro contropiede sprecato da Seedorf e infine incespica sul pallone portato avanti da Beretta nel finale. Solita croce e delizia. Deve essere più concreto.
Cassano 5,5: Il meno in palla. Sarà il caldo? Fatto sta che giocherella senza grandi lampi. Quando Ambrosini lo libera davanti a Viviano, gli tira addosso come il peggior Robinho. Nella ripresa imbecca il brasiliano per un perfetto contropiede, ma quello sbaglia (ma va?). Ultimi minuti da prima punta, non è cosa. Lascia il campo a Beretta.
Pirlo 6: Inserito al posto di Boateng infortunato, contribuisce al possesso palla degli ultimi minuti.
Beretta 6: Dieci minuti al posto di Cassano, da centravanti. Sembra un bel torello, fisico e grintoso. L’emozione gli impedisce di concretizzare due contropiede che lui stesso si crea, anche se sul secondo la palla buona a Robinho alla fine arriva, ma lui sbaglia (ma va?).
Allegri 5,5: La squadra appare molle e poco rapida, rispetto a quanto visto nelle ultime settimane. Lui ci mette un’eternità a operare qualche cambio. Quando lo fa è solo perché Boateng zoppica, ma Ambrosini, Seedorf e Cassano erano sulle ginocchia da tempo. Così si corre il rischio di subire il pari, e non è possibile in una partita così delicata.