depressi già a vent'anni
I ragazzi di oggi hanno ansie da prestazione e senso
di soffocamento, ma sono più pronti a ricominciare
MILANO - Altro che crisi di mezza età. Oggi già a 20 o 30 anni si cominciano a fare i conti con una miriade di scelte di vita che scatenano un autentico panico e mandano in cortocircuito tutte le nostre sicurezze. Risultato: ansia da prestazione (professionale), senso di soffocamento (che sia per un lavoro o per un matrimonio che non piacciono più) e, nei casi più gravi, perfino depressione.
LA CRISI DEL QUARTO DI VITA - Insomma, tutti i sintomi classici del disagio tipico dei 40-50enni e che, non a caso, gli esperti della Greenwich University, con a capo il dottor Oliver Robinson, hanno definito “crisi del quarto di vita”: un fenomeno che è assai più comune di quanto si potrebbe pensare. «Adesso si è molto più liberi di fare dei cambiamenti all’inizio dell’età adulta rispetto a quanto succedeva in passato – ha spiegato il ricercatore all’annuale conferenza della British Psychological Society – perché c’è una maggior fluidità nel mondo del lavoro, nel matrimonio o nelle alternative allo stesso. E questa fluidità fa sì che i grandi cambiamenti della vita siano più accettabili. Nel passato, se cambiamento doveva esserci, questo avveniva nel periodo della mezza età. Oggi, invece, si va in crisi molto prima e le cause sono da individuare nella ricerca frenetica di un lavoro, nella necessità di fare soldi e avere successo in fretta e nell’ansia di voler soddisfare le aspettative dei genitori».
TUTTO E SUBITO - In altre parole, i giovani di oggi vogliono tutto e subito, non accontentandosi più di una vita mediocre e convenzionale e l’idea di “poter ricominciare daccapo” dà loro un senso di libertà, come hanno confermato le 50 persone fra i 25 e i 35 anni intervistate da Robinson per la sua ricerca. Ma c’è una buona notizia: coloro, infatti, che hanno sofferto della “crisi del quarto di vita” non patiranno poi le ansie e le inquietudini della mezza età, perché le loro scelte di vita “post crisi” sono assolutamente più sane di quelle fatte in precedenza e che li avevano mandati in tilt. «Oggi, i 20enni possono fare almeno cinque lavori prima di arrivare ai 35 anni – ha detto al Daily Mail il professor Cary Cooper, psicologo della Lancaster University – ma tutte queste possibilità di scelta rischiano di renderli insicuri. Solo coloro che hanno un’attitudine imprenditoriale e sono più flessibili riescono ad emergere, mentre gli altri vanno in difficoltà».
http://www.corriere.it/salute/11_maggio_05/crisi-quarto-vita-marchetti_1b6831e2-7700-11e0-a006-4d571262b3cd.shtml