Galadriel ha scritto:
Come si riconosce il senso di colpa costruttivo dall'altro?
Il senso di colpa non costruttivo nasce dal nostro "giudice interiore" che ci mette di fronte agli insegnamenti che abbiamo ricevuto dai nostri genitori e dalla regole sociali, come se si dovesse pagare un prezzo in termini di sofferenza interiore per avere osato desiderare qualcosa di vietato, quindi il primo elemento che lo distingue da quello costruttivo è la sofferenza. Basta solo aver pensato di violare una "regola" per vivere una sensazione di disagio, per non sentirsi più la coscienza pulita. Il bambino impara molto presto a sentirsi in colpa in questo modo per non aver soddisfatto le aspettative degli altri e spesso quando è spettatore di sofferenze intra famigliari e disgregazioni.
L'altro elemento distintivo è il senso di onnipotenza ( es.
"è tutta colpa mia!"), una specie di volontà di controllo sugli altri e su ciò che si vive, un meccanismo perverso che ci costringe a vivere nella dipendenza, lasciando agli altri il potere di liberarci. La maggior parte delle persone che si sentono "colpevoli" soffrono, in qualche modo la paura dell'abbandono, il timore di perdere un amore o l'approvazione degli altri. Il sentimento di colpevolezza infatti induce ad adottare una certa condotta in funzione della fedeltà al gruppo di riferimento rinunciando a se stessi e alla propria vera identità.
Un'altra differenza sta quindi nel livello di "autenticità" della persona.
Infine, questo senso di colpa è in relazione con i fatti in modo simbolico: può non essere accaduto nulla ed esserci, o essere acccaduto addirittura qualcosa di positivo, ed esso emerge per bloccarci, e così via.