E' anche vero che non c'è miglior nutrimento emotivo ed intellettuale che quello del confronto, quindi il giudizio altrui, fondamentalmente può avere una sua importanza.
Insomma, a voi la parola.
PS: Luciooooooo....
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herbaemme ha scritto:Penso che possiamo essere i giudici più spietati di noi stessi (e spesso lo siamo) ma, a seconda delle circostanze, anche i più benevoli.
Per un buon vivere, secondo me dovremmo usare una buona dose di indulgenza quando sbagliamo, ed un pizzico di criticismo quando abbiamo fatto un bel lavoro. Come dire, mai prendersi troppo sul serio...
Per il resto, al giudice interiore (cioè, quell'intima voce che emana sentenze e non ammette difese) non si sfugge, per cui, sì, credo che quel che noi pensiamo di noi stessi sia enormemente più importante di quel che gli altri pensano di noi.
herbaemme ha scritto:Penso che possiamo essere i giudici più spietati di noi stessi.
Ospite ha scritto:Da diversi anni oramai sono dell'idea che il giudizio più importante e più influente non sia tanto quello che gli altri hanno su di noi, ma quello che noi abbiamo su noi stessi, questo perchè se il giudizio che abbiamo della nostra persona non è favorevole di conseguenza saremo molto sensibili al giudizio altrui, in caso contrario il giudizio altrui lascerà il tempo che trova.
E' anche vero che non c'è miglior nutrimento emotivo ed intellettuale che quello del confronto, quindi il giudizio altrui, fondamentalmente può avere una sua importanza.
Insomma, a voi la parola.
PS: Luciooooooo....
Dovrebbero essere gli altri ad essere sicuri che è morto se non vogliono seppellirlo vivo, quel corpo morto non è più nulla, forse era sicuro un attimo prima di morire che ciò che stava per fare era sicuro.hakimsanai43 ha scritto:
"Un uomo sicuro di sè è un uomo morto."
J.Krishnamurti.
hakimsanai43 ha scritto:krishnamurti stava criticando un luogo comune:"L'uomo sicuro di sè"e spiegava che tale uomo è sicuro in quanto non deve mai pensare,gli basta obbedire agli ordini del suo superiore cioè di quello che ha più soldi di lui.
L'uomo socuro di sè ha venduto l'anima e pertanto è un cadavere ambulante.
Ma alle donne piacciono molto tali cadaveri.
Candido ha scritto:Il "non giudicare" è giusto, perché per me la parola "giudizio" equivale a condanna inappellabile. Ed è diversa dalla parola "opinione", perché l'opinione può cambiare ed è soggetta ad una conoscenza più approfondita della persona. Ovviamente non possiamo vivere senza opinioni, ed è difficile per tutti liberarsi dal giudizio.
hakimsanai43 ha scritto:Candido ha scritto:Il "non giudicare" è giusto, perché per me la parola "giudizio" equivale a condanna inappellabile. Ed è diversa dalla parola "opinione", perché l'opinione può cambiare ed è soggetta ad una conoscenza più approfondita della persona. Ovviamente non possiamo vivere senza opinioni, ed è difficile per tutti liberarsi dal giudizio.
Qui dentro non siamo in due: io e il giudice.
Perchè se così fosse,andrei a farmi esorcizzare per farmi estrarre il giudice.
Qui dentro ci sono solo io e nessun giudice.
Io sono l'Essere perfettissimo creatore e Signore di me stesso e di tutto l'Universo.
Domanda molto difficile:chi la pensa così potrebbe un giorno essere colpito da una malattìa?
Candido ha scritto:hakimsanai43 ha scritto:Candido ha scritto:Il "non giudicare" è giusto, perché per me la parola "giudizio" equivale a condanna inappellabile. Ed è diversa dalla parola "opinione", perché l'opinione può cambiare ed è soggetta ad una conoscenza più approfondita della persona. Ovviamente non possiamo vivere senza opinioni, ed è difficile per tutti liberarsi dal giudizio.
Qui dentro non siamo in due: io e il giudice.
Perchè se così fosse,andrei a farmi esorcizzare per farmi estrarre il giudice.
Qui dentro ci sono solo io e nessun giudice.
Io sono l'Essere perfettissimo creatore e Signore di me stesso e di tutto l'Universo.
Domanda molto difficile:chi la pensa così potrebbe un giorno essere colpito da una malattìa?
Se si serve del PENSIERO sicuramente sì, ed una delle peggiori.
Chi lavora alla catena non ha la minima idea di come funzioni l'insieme, conosce solo il pezzo che monta. Spesso noi come quegli operai conosciamo solo parte dei nostri pensieri, e non come far funzionare l'insieme.hakimsanai43 ha scritto:Io direi che i meccanici della FIAT che costruiscono i motori sono anche in grado di aggiustarli se hanno difetti vero?
hakimsanai43 ha scritto:krishnamurti stava criticando un luogo comune:"L'uomo sicuro di sè"e spiegava che tale uomo è sicuro in quanto non deve mai pensare,gli basta obbedire agli ordini del suo superiore cioè di quello che ha più soldi di lui.
L'uomo socuro di sè ha venduto l'anima e pertanto è un cadavere ambulante.
Ma alle donne piacciono molto tali cadaveri.
Giglio Bianco ha scritto:hakimsanai43 ha scritto:krishnamurti stava criticando un luogo comune:"L'uomo sicuro di sè"e spiegava che tale uomo è sicuro in quanto non deve mai pensare,gli basta obbedire agli ordini del suo superiore cioè di quello che ha più soldi di lui.
L'uomo socuro di sè ha venduto l'anima e pertanto è un cadavere ambulante.
Ma alle donne piacciono molto tali cadaveri.
Che io sappia la sicurezza in se stessi e l'obbedienza cieca non vanno un granche' d'accordo.
Chi e' sicuro di se non e' che non pensa, e' che pensando non si attribuisce un valore inferiore al suo valore effettivo.
In tutti i campi e in qualsiasi situazione, senza nessun "comando".
Quali basi ha krishnmurti per sostenere che si tratta di cadaveri ambulanti o persone che han venduto l'anima?
E a chi avrebbero venduto quest'anima, da dove si riconoscerebbe, cosa lega la sicurezza in se stessi a un concetto di cieca schiavitu'?
hakimsanai43 ha scritto:
Un uomo sicuro di sè era Heinrich Himmler.
Un giornalista gli chiese:"Ma perchè tanto accanimento contro questi Ebrei ?
Di che cosa sono colpevoli?"
E Himmler rispose:"Di esistere!Gli Ebrei sono colpevoli di esistere!"
Ecco un uomo sicuro di sè !Un cane che abbaia esattamente come il suo padrone Hitler.
Giglio Bianco ha scritto:hakimsanai43 ha scritto:
Un uomo sicuro di sè era Heinrich Himmler.
Un giornalista gli chiese:"Ma perchè tanto accanimento contro questi Ebrei ?
Di che cosa sono colpevoli?"
E Himmler rispose:"Di esistere!Gli Ebrei sono colpevoli di esistere!"
Ecco un uomo sicuro di sè !Un cane che abbaia esattamente come il suo padrone Hitler.
Ho come idea che ci sia un grossolano errore di valutazione che confonde un uomo stupido/chiuso mentalmente e incapace di ragionare sulle cose che ha davanti con un uomo sicuro di se'.
Sono due cose diverse, che possono essere trovate nella stessa persona, come anche no.
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